programmare
v. tr. [der. di programma]. – 1. a. Formulare, stabilire un programma: p. un lavoro; p. la produzione; p. i tempi di esecuzione di un’opera; p. l’educazione dei figli. b. Mettere in programma, [...] n. 3); istruzione programmata (v. istruzione, n. 1 a); numero programmato, espressione talvolta usata in luogo della più com. numero chiuso (v. numero, nel sign. 5 a); per estens., previsto, preordinato, preorganizzato e sim.: mi piace l’imprevisto e ...
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rush
〈rḁš〉 s. ingl. (propr. «impeto, foga»; pl. rushes 〈rḁ′ši∫〉), usato in ital. al masch. – Corsa precipitosa, per es. di folla che cerca di accaparrarsi i posti in mezzi di trasporto, in locali pubblici [...] , ecc., in prossimità del traguardo, per ottenere la vittoria (quasi sempre in riferimento a competizioni, anche in usi fig.: i concorrenti sono pronti per il rush finale; si è chiuso in casa per studiare, lo aspetta il rush finale prima dell’esame). ...
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colpomicroscopio
colpomicroscòpio s. m. [comp. di colpo- e microscopio]. – Strumento per l’esame microscopico della superficie della vagina e del collo dell’utero; consiste di un tubo chiuso al fondo [...] da una lastra di cristallo, in cui viene immesso il sistema ottico composto di lenti e dell’apparato d’illuminazione, collegati a un oculare ...
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bloccare
v. tr. [dal fr. bloquer, der. di blocus: v. blocco2] (io blòcco, tu blòcchi, ecc.). – 1. Porre il blocco, tagliare le comunicazioni con un luogo (in origine, occupare le vie d’accesso a una [...] di viveri o rinforzi): b. una città, b. un porto; quindi, esser bloccato, rimanere bloccato, restare isolato, restare chiuso, essere messo nell’impossibilità di uscire: il nemico era bloccato nella fortezza. In usi estens., impedire l’accesso, il ...
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alvo
s. m. [dal lat. alvus]. – 1. letter. Ventre, intestino: Morti di caldo e di profluvio d’a. (Ariosto); utero: Dieci e nove di questi eran d’un solo Alvo prodotti (V. Monti). Fig., ant., cavità, parte [...] ). 2. In medicina, il canale intestinale nel suo complesso, soprattutto con riferimento alla funzione espulsiva: a. stitico, a. diarroico, a. chiuso, a. libero; il beneficio dell’a., locuz. con cui nel linguaggio aulico dei medici si usa (ormai raram ...
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interno
intèrno agg. e s. m. [dal lat. internus, der. di inter «entro, tra»]. – 1. agg. a. Di dentro, che è dentro: le parti i. del corpo umano; tasche i., d’una giacca, d’un soprabito, ecc.; scala i., [...] dallo spazio ambiente nel quale la figura è immersa (è tale, per es., per una curva spaziale, la proprietà di essere chiusa o aperta). 3. agg. In chimica, di fenomeno che avviene all’interno di una molecola. Con altre accezioni: composto i., composto ...
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diedro
dïèdro agg. e s. m. [comp. di di-2 e -edro]. – 1. In geometria, d. (o angolo d.), ciascuna delle due parti in cui lo spazio è diviso da due semipiani uscenti da una stessa retta (v. angolo). 2. [...] due pareti verticali o più o meno inclinate: la tecnica più frequentemente adottata per la cosiddetta arrampicata in diedro è quella di opposizione (v. opposizione, n. 8); d. aperto, quando l’angolo è superiore a 90°; d. chiuso, nel caso contrario. ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] dentate, da un motore elettrico, le quali trascinano i gradini (articolati e mobili) e i corrimani scorrevoli con movimento ad anello chiuso, con velocità di 0,4-0,5 m/s; è adibita al trasporto di persone da un piano all’altro nelle metropolitane ...
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cassa
s. f. [lat. capsa, voce di etimo incerto (la connessione con capĕre «prendere» è da ritenersi paretimologica) che indicava in genere le scatole o cassette per conservare vestiti, profumi, oggetti [...] , che contiene vestiti; la c. delle munizioni, destinata a contenerle; c. da morto (o soltanto cassa), quella in cui viene chiuso il cadavere. Per meton., quanta roba può esser contenuta in una cassa: ho venduto due c. di libri. b. Nell’arredamento ...
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ruttore
ruttóre s. m. [dal lat. ruptor -oris «chi rompe, rompitore», der. di ruptus, part. pass. di rumpĕre «rompere»]. – In elettrotecnica, tipo speciale di interruttore che in assenza di comando mantiene [...] chiuso un circuito, mentre lo apre soltanto quando è sollecitato da un comando elettromagnetico o meccanico; un ruttore è impiegato nello spinterogeno nei motori a scintilla. ...
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Linguistica
In fonetica, suono c., suono la cui articolazione comporta un restringimento o un’occlusione del condotto vocale; rientrano in questo tipo di suoni tutte le consonanti; vocale c., vocale nella cui pronuncia la distanza tra la superficie...
chiuso
chiuso [agg. Der. del part. pass. clausus "non aperto, dotato di un confine" del lat. claudere "chiudere"] [ALG] Campo algebricamente c.: → campo. ◆ [ALG] Curva c.: curva priva di estremi, cioè tale che un punto, muovendosi sempre in...