deiscenza
deiscènza s. f. [der. di deiscente]. – 1. In botanica, la proprietà di alcuni apparati vegetali chiusi (sporangi, antere, frutti) di aprirsi spontaneamente mediante liquescenza, fenditure trasversali [...] , fori, ecc., lasciando uscire il loro contenuto. 2. In medicina: a. Rottura del follicolo dell’ovaio, con fuoriuscita dell’uovo maturo pronto per la fecondazione. b. Apertura o mancata chiusura delle labbra di una ferita o dei margini di una sutura. ...
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non-stop
‹nòn stòp› (o non stop) locuz. ingl. [comp. di non «non» e stop «fermata»], usata in ital. come agg. – 1. Senza fermata, senza scali intermedî, detto in genere di linee di trasporto passeggeri, [...] , serie di spettacoli che continuano o si susseguono senza intervallo, e anche a negozî e pubblici esercizî che non effettuano la chiusura meridiana (orario non stop). Con questo sign., è usata anche, talora, la forma (non ingl.) no-stop. ...
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lunetta
lunétta s. f. [dim. di luna]. – 1. a. In architettura, la porzione di parete verticale di chiusura di una volta (a botte, a crociera o a vela) compresa tra la volta stessa e il suo piano d’imposta, [...] di forma semicircolare o ellittica o arcuata a seconda della forma della volta; per analogia, lo spazio racchiuso tra un architrave e l’eventuale arco che lo sovrasta. Per estens., anche l’affresco (o ...
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pratico
pràtico (ant. pràctico, pràttico) agg. [dal lat. tardo practĭcus, gr. πρακτικός «attivo, pratico», der. del tema di πράσσω «fare, agire»] (pl. m. -ci; ant. o pop. -chi). – 1. a. Che si riferisce [...] o accessorî che presentino qualche vantaggio per la facilità o la molteplicità degli usi: un impermeabile p. e leggero; una chiusura lampo semplice e p.; un ombrello pieghevole molto p. da portare nella borsetta. f. Sistema p. di unità di misura ...
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gancio
gàncio s. m. [dal turco kanca 〈kanǧà〉]. – 1. In genere, ferro d’una certa grossezza, ripiegato a uncino, per afferrare o sospendere o trattenere o comunque collegare qualche cosa. In partic., [...] forma aperta, per la trazione di materiale mobile ferroviario; g. a scocco, tipo particolare di gancio munito di anello di chiusura, mantenuto a posto per solo attrito e quindi apribile di colpo con una martellata; g. automatico, così detto perché si ...
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registratore
registratóre s. m. [der. di registrare]. – 1. (f. -trice, raro) Chi registra, chi effettua o ha effettuato una registrazione: il carico e lo scarico di magazzino non tornano: ci deve essere [...] fiscali ai fini del computo dell’imposta sul valore aggiunto, predisposti a emettere scontrini fiscali e scontrini di chiusura giornaliera, e a stampare contestualmente un registro giornaliero contenente, oltre ai dati fiscali dell’emittente, i dati ...
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graffa
s. f. [voce di origine germ., affine a grappa1]. – 1. Sinon. di grappa1, nelle varie accezioni, e anche di griffa nel sign. di gancio metallico. 2. Particolare segno grafico, in queste due forme, [...] rispettivam. di apertura e di chiusura {}, che nella scrittura e nella stampa serve a unire due o più righe, oppure a racchiudere in parentesi (è detto in tale caso parentesi graffa) un’espressione letterale o numerica, spesso con valore specifico ...
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sdoppiamento
sdoppiaménto s. m. [der. di sdoppiare2]. – 1. Lo sdoppiare, lo sdoppiarsi, nel senso di rendere doppio, di divenire duplice: s. dell’immagine visiva; s. di una cattedra universitaria. 2. [...] rispetto alla viabilità e all’altitudine. 4. In medicina, s. dei toni cardiaci, l’effetto acustico prodotto dalla chiusura non sincrona delle valvole del cuore, che può avere significato patologico (per es., aumento di pressione nel piccolo circolo ...
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celosomia
celosomìa s. f. [comp. di celo- e -somia]. – Nel linguaggio medico, anomalia fetale che, nei vertebrati superiori, consiste nella mancata chiusura, parziale o anche totale, della parete ventrale [...] del corpo, per cui i visceri fanno ernia all’esterno ...
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inferriata
s. f. [propr., part. pass. di inferriare, sottint. finestra]. – 1. Grata di ferro di forme semplici, usata a solo scopo di protezione di finestre e porte-finestre, o in luoghi di detenzione [...] anche per chiusura di porte di accesso e di comunicazioni: i. inginocchiata, quando nella parte inferiore presenta un rigonfiamento verso l’esterno, così che sia possibile appoggiarsi al davanzale della finestra e sporgere la testa in fuori. 2. In ...
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Linguistica
In fonetica, restringimento o occlusione del condotto vocale che si determina durante l’articolazione di un suono chiuso.
C. di un dittongo Processo detto anche monottongazione, per il quale le due vocali di un dittongo si contraggono...
chiusura
Emilio Pasquini
Sostantivo che figura unicamente in Fiore XXV 14, e precisamente nel sonetto in cui Paura rimbrotta lo Schifo per aver consentito ad Amante l'accesso al fiore attraverso il giardino, e aggiunge: Con ciaschedun de'...