elasticità s. f. [der. di elastico]. - 1. [proprietà di un corpo, di un tessuto, ecc., di subire, sotto l'azione di determinate sollecitazioni, deformazioni che scompaiono, più o meno completamente, al [...] circostanze, ecc.: l'e. della mente] ≈ adattabilità, apertura, duttilità, flessibilità, malleabilità, versatilità. ↔ chiusura, rigidezza, rigidità. ↑ grettezza, ottusità. c. [arrendevolezza morale: l'e. della coscienza] ≈ disinvoltura. ↑ lassismo ...
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introversione /introver'sjone/ s. f. [der. di introvertere]. - (psicol.) [atteggiamento di chi è concentrato sul proprio mondo interiore e ignora la realtà esterna] ≈ Ⓖ chiusura. ↔ Ⓖ apertura, estroversione. ...
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tirare [lat. ✻tirare, di etimo incerto]. - ■ v. tr. 1. a. [applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento, spostarlo o portarlo verso di sé: t. un carro] ≈ trainare, trarre. ‖ trascinare. ↔ [...] il cane] ≈ portare, portarsi (appresso), trascinarsi. 2. [riferito a porte e sim., muovere verso di sé fino a completa chiusura: tirati dietro il cancello, quando esci] ≈ accompagnare, chiudere. 3. (fig.) a. [procurarsi qualcosa, come effetto di un ...
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saldo² s. m. [der. di saldare nel sign. di "chiudere, pagare un conto"]. - 1. (econ.) a. [il pareggiare il dare e l'avere di un conto e sim.: fare il s.] ≈ chiusura, estinzione, liquidazione, regolamento. [...] ↔ apertura, [di un mutuo e sim.] accensione. b. [ciò che resta ancora da pagare per estinguere un conto o un debito] ≈ Ⓖ differenza, Ⓖ residuo, Ⓖ resto, Ⓖ rimanente. ↔ ‖ acconto, caparra. c. (estens.) ...
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invetriata s. f. [part. pass. femm. di invetriare]. - [chiusura formata da una o più lastre di vetro o di cristallo, sostenute da apposita intelaiatura] ≈ invetriatura, vetrata. ...
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Linguistica
In fonetica, restringimento o occlusione del condotto vocale che si determina durante l’articolazione di un suono chiuso.
C. di un dittongo Processo detto anche monottongazione, per il quale le due vocali di un dittongo si contraggono...
chiusura
Emilio Pasquini
Sostantivo che figura unicamente in Fiore XXV 14, e precisamente nel sonetto in cui Paura rimbrotta lo Schifo per aver consentito ad Amante l'accesso al fiore attraverso il giardino, e aggiunge: Con ciaschedun de'...