informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare [...] di suo interesse. Agenzia d’informazioni, agenzia che fornisce a pagamento dell’esistenza di un procedimento penale, in modo da consentire loro l’esercizio del diritto di quanto successioni statistiche di eventi, aciascuno dei quali è associata una ...
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audacia
1. MAPPA L’AUDACIA è la qualità di chi ha molto coraggio e lo dimostra, esponendosi in imprese difficili o pericolose. Rispetto al più comune sinonimo coraggio, l’audacia ha, per così dire, [...] che può pertanto essere rischiosa (l’a. di un pensatore, di una Ciascuno sa come Fabio Massimo procedeva con lo esercito suo rispettivamente e cautamente, discosto da ogni impeto e da ogni audacia romana, e la buona fortuna fece che questo suomodo ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce [...] cromatica), ciascuna delle ipotesi che sono state formulate a proposito nomi di due colori per definire in modo più o meno vago tonalità intermedie: rosso dello stesso seme. 6. fig. a. Aspetto, apparenza: il suo racconto aveva il c. della sincerità; ...
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elemento
1. Nel significato più ampio del termine, che risale alle teorie filosofiche dell’antichità, si dice ELEMENTO ognuna delle sostanze semplici di cui sono formati i corpi (i quattro elementi, [...] elemento ciascuna delle parti strutturali, non divisibili in parti più semplici, che contribuiscono in modociascuno dei fattori, dei dati, dei requisiti necessari a qualche cosa (elementi di giudizio; la sua buona fede è già un e. positivo asuo ...
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articolo
1. L’ARTICOLO, in grammatica, è una parola (tradizionalmente si dice: una parte variabile del discorso) che si mette davanti al sostantivo; l’articolo precisa se il nome è un essere o un oggetto [...] ed è un modo scherzoso per dire a qualcuno che è un bel tipo (ma sai che sei proprio un bell’a.?). 5. Nel diritto, l’articolo è una delle suddivisioni (la più piccola tra quelle numerate) in cui è ripartita una legge, ed è anche ciascuno dei punti di ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] in partic. alla sala del palazzo di Montecitorio, a Roma, nota anche col nome di transatlantico. 2. estens. a. Il modo particolare, l’andatura che ciascuno ha nel camminare: lo riconobbi già da lontano, dal suo p.; ha un p. inconfondibile. b. Il ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] modo tracotante nei confronti dell’avversario, finendo perciò con l’avere torto. 5. a. Dall’uso della parola con valore distributivo («ciò che spetta o tocca aciascuno al pubblico per fargli conoscere il suo intimo pensiero, nascosto agli altri ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] lasciarsi smuovere da argomenti, detto di chi vuole assolutamente agire asuomodo, o è intestato in un’idea, in un proposito, anche tu; ciascuno, s’intende, avrà la sua parte; come risposta, è modo d’asseverare ed equivale a «certo, naturalmente ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] dell’opinare si unisce a quello del desiderare): ognuno la vuole asuomodo, chi la vuol cruda ciascuno il loro valore autonomo, e allora volere equivale a «intendere, avere attenzione»: vuoi dire che ho torto io?; ti volevo dire che ..., modo ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] a partire da ciascuno dei dodici suoni si formano due tipi di scale diatoniche procedenti per toni e semitoni, la scala di modo maggiore (o scala maggiore) e la scala di modo di un fenomeno in un sistema e nel suo modello in scala ridotta; leggi di s ...
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Commedia (1924) in tre atti di L. Pirandello. Fa parte, con Sei personaggi in cerca d'autore (1921) e con Questa sera si recita a soggetto (1930), della trilogia del "teatro nel teatro", che assume la rappresentazione scenica a specchio o...
Attore italiano (Milano 1930 - Fregene 1994). Dopo il debutto con A. Gandusio (1949), lavorò in compagnie di prestigio (Adani-Cimara-Volonghi-Volpi; Buazzelli-Volonghi-L.); nel 1960 fu scritturato al Teatro Stabile di Genova, confermandosi attore...