rituale
ritüale agg. e s. m. [dal lat. ritualis, der. di ritus -us «rito»]. – 1. agg. a. Che appartiene al rito, è conforme o si svolge secondo il rito religioso: preghiere, formule r.; linguaggio r.; [...] a. La struttura di un determinato rito (per es. messa, battesimo, matrimonio, esequie, ecc.) considerato nel suo i varî ministri che compiono, ciascuno, la loro parte e con e stereotipa di atti compiuti in modo ripetitivo allo scopo di ridurre l’ ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] dare sulla v. a qualcuno, contraddirlo, riprenderlo vivacemente; fare, rifare la v. a qualcuno, imitarne la voce, il modo di parlare; la v voce, ciascuno degli elementi, o gruppi e classi di elementi, da cui è costituita la tariffa nel suo complesso: ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In [...] casi l’aggettivo, per il suo valore determinativo, è parte a guardare la televisione; non fa niente tutto il s. giorno. 3. a. agg. e s. m. Nella teologia cattolica, ciascunoa dire: non ci sono forze che possano impedire la cosa, o fare in modo ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] sim.); non c’era nel suo sguardo alcun s. di a ciò che avviene (e similmente tenere la testa a s., comportarsi in modo da non perderla, farsi guidare dalla ragione); al contrario: non ha più la testa a Fermava il piè ciascun di questi segni Sopra ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene [...] e in modo indeterminato, il singolare ha valore collettivo); Nasce l’u. a fatica, suo salvataggio. 2. a. Essere umano di sesso maschile (in contrapp. espressa o tacita a d’àncora, nel tiro alla fune, ciascuno dei due tiratori avversarî che si trovano ...
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mantello
mantèllo s. m. [lat. mantellum «velo», in epoca mediev. «mantello»] (pl. ant. anche le mantèlla). – 1. a. Indumento maschile e femminile, lungo e ampio, privo di maniche, spesso con cappuccio, [...] m. (Boccaccio); modo prov.: il sarto fa il m. secondo il panno, ciascuno opera secondo i mezzi che ha a disposizione. Di né ghibellin m’appello, A chi mi dà rivolterò il mantello, dichiarerò opportunisticamente d’essere del suo partito. 3. L’insieme ...
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riga
s. f. [dal longob. rīga]. – 1. Linea, immaginata per lo più diritta e più o meno sottile, che sia comunque segnata, oppure incavata o rilevata, su una superficie: tirare, tracciare una r. (col lapis, [...] o significato: mi ha regalato il suo ultimo libro con alcune r. di dedica è espresso in modo esplicito. Con sign. specifici, in tipografia: a. In tipografia, della fila; serrare le r., stringendosi ciascuno al proprio compagno di fianco; mettersi in ...
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compensazione
compensazióne s. f. [dal lat. compensatio -onis]. – In generale, l’atto di compensare, di ristabilire un equilibrio; ogni operazione che serva in qualche modoa bilanciare una differenza, [...] ; in partic.: 1. In diritto: a. Modo di estinzione delle obbligazioni che si verifica nella quale è incorso ciascuno degli autori del danno. che trattenga o prenda l’equivalente del suo credito, stabilendo così una compensazione all’insaputa ...
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sette e mezzo
sètte e mèżżo locuz. usata come s. m. – Gioco d’azzardo italiano che si gioca con un mazzo di quaranta carte e con la partecipazione di un numero qualunque di giocatori, uno dei quali (il [...] dato una carta coperta aciascuno degli avversarî e a sé stesso, ognuno degli avversarî punta una somma a piacere sulla propria il banchiere, scoprendo la propria carta, fa il suo gioco allo stesso modo degli avversarî: se fa sette e mezzo, tutti ...
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partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] (Petrarca); Sponda che Arno saluta in suo cammino Partendo la città [di Firenze] Fare le parti di qualche cosa assegnando aciascuno la sua: che molta in serbo Vi partito), o anche a cosa che si sia rotta, rovinata in modo tale da risultare inservibile ...
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Commedia (1924) in tre atti di L. Pirandello. Fa parte, con Sei personaggi in cerca d'autore (1921) e con Questa sera si recita a soggetto (1930), della trilogia del "teatro nel teatro", che assume la rappresentazione scenica a specchio o...
Attore italiano (Milano 1930 - Fregene 1994). Dopo il debutto con A. Gandusio (1949), lavorò in compagnie di prestigio (Adani-Cimara-Volonghi-Volpi; Buazzelli-Volonghi-L.); nel 1960 fu scritturato al Teatro Stabile di Genova, confermandosi attore...