moraleggiare
v. intr. [der. di morale1] (io moraléggio, ecc.; aus. avere). – Fare osservazioni o ragionamenti di carattere morale intorno a un dato argomento: Cicerone moraleggia sull’amicizia; per lo [...] più con valore spreg., di chi si atteggia a moralista, enunciando a proposito o a sproposito sentenze morali ...
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complessione
complessióne s. f. [dal lat. complexio -onis «complesso2», poi «complessione», der. di complexus -us «complesso2»]. – 1. Termine, oggi poco com., con cui s’indica, nell’uomo, la costituzione [...] iniziale e la medesima parola finale; è quindi un procedimento che unisce l’anafora e l’epifora (o epistrofe). Per es.: quis eos postulavit? Appius; quis produxit? Appius; unde? ab Appio (Cicerone). ◆ Dim. e vezz. complessioncina, complessioncèlla. ...
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intrudere
intrùdere v. tr. [dal lat. mediev. intrudĕre, comp. di in-1 e lat. trudĕre «cacciare, spingere» (il verbo si legge anche in un passo di Cicerone di lezione incerta)] (pass. rem. intruṡi, intrudésti, [...] ecc.; part. pass. intruṡo), letter. – Introdurre, inserire (e, nell’intr. pron., introdursi, inserirsi), per lo più a forza, o indebitamente, di soppiatto: è riuscito a i. nel contratto questa clausola ...
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sicario
sicàrio s. m. [dal lat. sìicarius, der. di sica, pugnale ricurvo importato in Roma, prob. insieme al nome, dalla Tracia]. – Chi uccide, chi commette assassinio su commissione, per conto cioè [...] di un mandante: Cicerone fu ucciso dai s. di Antonio. Talvolta, con uso estens. o fig., esecutore di azioni malvagie o riprovevoli per conto di altri. ...
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nihil admirari
‹nìil ...›. – Traduzione latina della massima filosofica greca μηδὲν ϑαυμάζειν «non meravigliarsi di niente», riferita da Cicerone (Tusc. III, 14, 30) e da Orazio (Epist. I, 6, 1), e attribuita [...] da Plutarco a Pitagora: esprime l’ideale imperturbabilità d’animo che quasi tutta la tradizione filosofica greca considerò caratteristica del sapiente (v. adiaforia, apatia, atarassia) ...
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nihil difficile volenti
‹nìil diffìčile ...› (lat. «niente è difficile a chi vuole»). – Motto citato anche nelle varianti nihil volenti difficile, volenti nihil difficile, con cui si vuole affermare [...] e si superano le difficoltà. La frase, che non si trova negli autori latini, è forse esemplata su una simile di Cicerone, nihil difficile amanti puto (Orator 10), ed è stata spesso adottata come motto araldico. Si legge inoltre in Rousseau (Èmile ...
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obtorto collo
locuz. avv., lat. (propr. «a collo torto»). – Espressione presente in alcuni autori latini (per es., in Plauto e, nella forma obtorta gula, in Cicerone), usata anche in contesti italiani [...] con il sign. di malvolentieri, contro voglia, sotto l’azione di costrizione: ha dovuto obtorto collo rimettersi alle decisioni della direzione ...
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epanalessi
epanalèssi (o epanalèpsi) s. f. [dal gr. ἐπανάληψις «ripresa»]. – Figura retorica, dai grammatici latini detta conduplicatio o geminatio, che consiste nella ripetizione di una o più parole [...] nello stesso periodo, sia di seguito, sia con l’interposizione di altre parole; per es.: nos, nos, dico aperte, consules desumus (Cicerone, Cat. I, 3); Ma passavam la selva tuttavia, La selva, dico, di spiriti spessi (Dante, Inf. IV, 65-66). ...
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apposizione
appoṡizióne s. f. [dal lat. appositio -onis, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. L’atto di apporre: l’a. della firma, del timbro d’ufficio, della data, del sigillo. In diritto, azione di a. [...] e attribuirgli una proprietà particolare.
Grammatica. – L’apposizione può precedere il termine a cui si riferisce (per es.: il console Cicerone, il dottor Antonio, il cane Medoro) o seguirlo (per es.: Pietro Rossi, meccanico), ed è spesso capace di ...
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aureo1
àureo1 agg. [dal lat. aureus]. – 1. a. D’oro: un’a. collana; una corona a.; La perduta tra ’l gioco aurea moneta (Parini). Nel linguaggio economico-finanz.: divisa a., o più comunem. divise a., [...] letteratura latina secondo una divisione convenzionale che ebbe fortuna nei decennî scorsi, corrispondente pressappoco all’età di Cicerone e di Augusto; a. mediocrità, espressione che traduce quella oraziana, aurea mediocritas (v.), usata a indicare ...
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Nome, dato per antonomasia nel 18° sec. alle guide che conducevano i visitatori nella visita artistica di Roma, e poi passato a indicare anche i libri che illustrano opere d’arte. In questo senso il termine ha avuto particolare fortuna nel mondo...
Vedi CICERONE dell'anno: 1959 - 1994
CICERONE (v. vol. II, p. 579)
P. Zanker
Tutti i ritratti di C. pervenutici sono da ricondurre a un unico originale e le copie più attendibili per la sua ricostruzione sono i ritratti degli Uffizi (G.A....