eta
età (ant. e poet. etade, etate) s. f. [lat. aetas -atis, dall’arcaico aevĭtas, der. di aevum «evo»]. – 1. a. Ciascuno dei periodi in cui si suole dividere la vita umana: le quattro e. dell’uomo (fanciullezza, [...] e care e benedette L’antiche età che a morte Per la patria correan le genti a squadre (Leopardi); l’e. di Cesare o di Cicerone, l’e. di Augusto; Dante e l’e. che fu sua; l’e. classica, complessivamente l’antichità, fino all’inizio del medioevo; l’e ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti [...] vizj e di virtù, delira (Foscolo). b. Nel linguaggio filosofico, il termine, provenendo dal lat. ratio come traduzione (Cicerone, Lucrezio) del greco lògos (v.), ne mantiene il duplice significato di ragione e discorso, determinandosi in vario modo ...
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unicuique suum
〈unikuìkue sùum〉 (lat. «a ciascuno il suo»). – Aforisma del diritto romano che si ispira a passi di Cicerone («Iustitia ... suum cuique distribuit», De nat. deor. III, 15) e delle Institutiones [...] giustinianee («Iustitia est constans et perpetua voluntas ius suum cuique tribuens», lib. I, tit. I, 1). È talvolta ripetuto, anche senza riferimento al diritto romano, per significare che il compito e ...
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omeoteleuto
omeotelèuto (o omoiotelèuto, meno corretto omotelèuto) agg. e s. m. [dal lat. homoeoteleuton, s. neutro, gr. ὁμοιοτέλευτον, comp. di ὁμοιο- «omeo-» e τελευτή «fine, compimento»]. – 1. agg., [...] col nome di similiter cadens); per es.: non modo ad salutem eius extinguendam, sed etiam gloriam per tales viros infringendam (Cicerone, Pro Milone II, 5); a te petatur, in te quaeratur, ad te pulsetur; sic, sic accipietur, sic invenietur, sic ...
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omnia mea mecum porto
‹òmnia ...› (lat. «tutto ciò che è mio lo porto con me»). – Frase attribuita dalla tradizione latina a diversi filosofi (soprattutto cinici e scettici) o scrittori greci (secondo [...] Cicerone, sarebbe di Biante di Priene, uno dei sette sapienti), usata talvolta per esaltare i vantaggi della povertà e affermare la superiorità delle doti dello spirito sul possesso dei beni materiali. ...
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divulgare
(ant. divolgare) v. tr. [dal lat. divulgare, comp. di di(s)-1 e vulgare «diffondere tra il volgo», der. di vulgus «volgo»] (io divulgo, tu divulghi, ecc.). – 1. Rendere noto a tutti o a molti, [...] semplice e piana, nozioni scientifiche e tecniche: d. una dottrina, una teoria, un’idea, una scoperta; d. la scienza; Cicerone divulgò fra i Romani il pensiero filosofico greco. Con sign. più concreto, ma poco com., diffondere, nel senso di rendere ...
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comedo
comèdo (ant. commèdo) s. m. [dal lat. comoedus, che è dal gr. κωμῳδός], letter. – Scrittore o attore di commedie: l’orazione di Cicerone per Quinto Roscio comedo. ...
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rabula
ràbula s. m. [dal lat. rabŭla, voce di etimologia incerta, dagli antichi connessa con rabies «rabbia» o con ravus «rauco»]. – Termine spreg. con cui, nel dibattito sull’oratoria latina dell’età [...] classica e argentea (Cicerone e Quintiliano), erano polemicamente qualificati quegli avvocati che nelle loro declamazioni mostravano scarsa misura e compostezza nel gesto e nella voce. Si usa ancora a volte, nel linguaggio letter. (anche come femm., ...
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peregrino
s. m. e agg. (f. -a) [dal lat. peregrinus «forestiero, non cittadino», der. dell’avv. peregri, peregre «fuori di città», comp. di per-1 nel sign. di «attraverso» e ager agri «campo»]. – 1. [...] , che proviene dall’estero, detto di espressioni, notizie, mode o costumi: spesso si dolevano le purgatissime orecchie di Cicerone, quando che elle udivano qualche p. vocabolo tra’ suoi nativi mescolato (C. Tolomei); il marchese Ercole portò da ...
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filippica
filìppica s. f. [dall’agg. gr. Φιλιππικός, lat. Philippĭcus]. – 1. In senso proprio, nome delle orazioni con cui Demostene incitò violentemente gli Ateniesi (tra il 351 e il 340 a. C.) alla [...] contro Filippo II di Macedonia, e attribuito poi anche, per il vigore e la violenza del tono, a quelle pronunziate da Cicerone tra il 44 e il 43 a. C. contro Marco Antonio. 2. Per antonomasia, invettiva, discorso violento e aspramente polemico; per ...
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Nome, dato per antonomasia nel 18° sec. alle guide che conducevano i visitatori nella visita artistica di Roma, e poi passato a indicare anche i libri che illustrano opere d’arte. In questo senso il termine ha avuto particolare fortuna nel mondo...
Vedi CICERONE dell'anno: 1959 - 1994
CICERONE (v. vol. II, p. 579)
P. Zanker
Tutti i ritratti di C. pervenutici sono da ricondurre a un unico originale e le copie più attendibili per la sua ricostruzione sono i ritratti degli Uffizi (G.A....