ciceronianismo
(o ciceronismo) s. m. [der. di ciceroniano]. – La tendenza a modellare la lingua e lo stile latino sull’esempio di Cicerone, affermatasi nella pratica e nella teoria durante l’età umanistica, [...] e oggi in parte ancora vigente come canone grammaticale nell’insegnamento scolastico del latino ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] . della patria, titolo attribuito dai Romani a persone particolarmente benemerite nei confronti della patria (per es., Romolo e Cicerone), usato anche in età moderna: Vittorio Emanuele II, p. della patria. c. Maestro, fondatore, iniziatore di un’arte ...
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topico
tòpico agg. [dal lat. tardo topĭcus, gr. τοπικός, der. di τόπος «luogo»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica antica, che riguarda l’invenzione degli argomenti, cioè dei mezzi dialettici con cui condurre [...] : arte t., lo stesso che topica s. f. (v. topica2, nel sign. 1); gli scritti t. di Aristotele, di Cicerone, di Boezio (sostantivato, i Topici, traduz. del titolo greco, Τὰ τοπικά, dell’opera aristotelica); luogo t., tema generale o schema ...
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proporzione
proporzióne s. f. [dal lat. proportio -onis, ricavato dalla locuz. pro portione «secondo la porzione», e coniato prob. da Cicerone per tradurre il gr. ἀναλογία (v. analogia)]. – 1. a. Corrispondenza [...] di misura fra due o più cose che siano fra loro legate funzionalmente o comunque in stretta relazione: la p. dei varî ingredienti per fare un dolce; la giusta p. del premio al (o col) merito; c’è esatta ...
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summum ius summa iniuria
〈... ini̯ùria〉 (lat. «il sommo diritto è somma ingiustizia»). – Aforisma giuridico con cui si vuol dire che l’uso rigoroso e indiscriminato di un diritto o l’applicazione rigida [...] di una norma può diventare un’ingiustizia. Nella forma citata, si trova in Cicerone (De Officiis I, 10); ma è sentenza più antica (cfr. Terenzio, Heautontimoroumenos IV, 5: ius summum saepe summa est malitia). ...
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atticismo
s. m. [dal lat. atticismus, gr. ἀττικισμός, nel sign. retorico]. – 1. Vocabolo, forma o espressione particolare del dialetto attico, in quanto si ritrova in opere di antichi scrittori greci. [...] ’imitazione della lingua usata in età classica dai grandi prosatori attici. 3. Indirizzo dello stile oratorio, sorto ai tempi di Cicerone, che (in contrapp. all’asianesimo) tendeva a dare all’eloquenza il carattere di sobrietà e di eleganza ch’era ...
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catilinaria
catilinària s. f. [v. catilinàrio]. – 1. Ciascuna delle quattro orazioni pronunciate da Cicerone contro Catilina, l’uomo politico romano (108-62 a. C.) da lui accusato di avere ordito una [...] congiura contro la Repubblica. 2. estens., letter. Violenta e acerba invettiva scritta o pronunciata contro qualcuno (cfr. filippica). 3. Come nome proprio, titolo dato comunem. alla monografia di Sallustio ...
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indifferente
indifferènte agg. [dal lat. indiffĕrens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di differre «differire» (v. differente); voce coniata da Cicerone per calco del gr. ἀδιάϕορος]. – 1. ant. Non [...] differente, non diverso, identico: Rimase al fin con gli occhi e con la mente Fissi nel sasso, al sasso indifferente (Ariosto), non diverso dal sasso, perché impietrito quasi dal dolore; di natura E d’arme ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] cioè al vivere pratico, in quanto comporta una scelta consapevole tra azioni ugualmente possibili, ma alle quali compete o si attribuisce valore diverso o opposto (bene e male, giusto e ingiusto); libertà ...
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introdurre
v. tr. [dal lat. introducĕre, comp. di intro- e ducĕre «guidare, condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Riferito a cose: a. Mettere dentro, far entrare o penetrare, portare dentro un luogo: [...] invitato. b. Nelle narrazioni o nell’azione scenica, far partecipare all’azione, al dialogo: nel «De senectute» Cicerone introduce Catone a parlare della vecchiezza. c. Avviare, guidare nell’apprendimento di qualche cosa: i. allo studio delle ...
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Nome, dato per antonomasia nel 18° sec. alle guide che conducevano i visitatori nella visita artistica di Roma, e poi passato a indicare anche i libri che illustrano opere d’arte. In questo senso il termine ha avuto particolare fortuna nel mondo...
Vedi CICERONE dell'anno: 1959 - 1994
CICERONE (v. vol. II, p. 579)
P. Zanker
Tutti i ritratti di C. pervenutici sono da ricondurre a un unico originale e le copie più attendibili per la sua ricostruzione sono i ritratti degli Uffizi (G.A....