massiccio
massìccio agg. e s. m. [der. di massa]. – 1. agg. (pl. f. -ce) a. Di oggetto costituito da una massa compatta di materia solida (per lo più di alta densità), senza vuoti interni: sbarra d’oro [...] massiccio, costruito interamente con pezzi di noce o di ciliegio, non impiallacciato. b. Di cosa che sia o appaia particolarmente solida, quindi voluminosa e pesante, spesso a scapito dell’eleganza; si dice soprattutto di strutture architettoniche ...
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lustrino1
lustrino1 agg. [dim. dell’agg. lustro1]. – Ciliegio l.: varietà di ciliegio di facile adattamento al terreno e al clima, coltivato particolarmente negli orti casalinghi per la precocità di [...] maturazione (nell’Italia settentr. alla metà di maggio); dà frutti (ciliegie lustrine, dette anche acquaiole) della qualità «tenerina», di un bel colore rosato lucido e con poca polpa, tenera. ...
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cerambice
ceràmbice s. m. [dal gr. κεράμβυξ -υκος]. – Nome di alcune specie di cerambicidi, e in partic. del c. della quercia (Cerambyx cerdo), le cui larve crescono dappertutto nelle querce; del c. [...] (Saperda scalaris), che attacca il ciliegio; del c. del nocciòlo (Oberea linearis), le cui larve forano la corteccia di questa pianta e scavano una galleria discendente lungo il midollo. Per il c. alpino, v. rosalia; per il c. muschiato, v. aromia ...
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cerasicoltura
s. f. Coltivazione del ceraso, cioè del ciliegio; ciliegicoltura. ◆ La cerasicoltura italiana sta attraversando una fase di stasi con tendenza al regresso, pur in presenza di una domanda [...] ’anni dall’ultimo convegno nazionale organizzato sul territorio, Vignola ritorna ad essere il crocevia della ricerca sul ciliegio. Le principali innovazioni di prodotto e di processo per una cerasicoltura di qualità, sono illustrate nelle 10 sessioni ...
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scopazzo
s. m. [der. di scopa]. – In patologia vegetale, ammasso di molti rametti (detto anche scopa o scopazzo delle streghe), ravvicinati fra loro, più sottili e più deboli del normale, di norma sterili, [...] che si osserva su certe piante legnose, come ciliegio, leccio, abete bianco, e su erbacee, come l’erba medica, e che può durare anche diversi anni senza provocare serî danni alla pianta; si origina dallo sviluppo di un numero anormale di gemme ...
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mirabolano2
mirabolano2 (o mirobolano; anche mirobàlano) s. m. [dal fr. myrobolan o myrobalan, che è dal lat. myrobalănum, gr. μυροβάλανος]. – 1. Tipo di prugno (Prunus cerasifera ssp. myrobalana), detto [...] anche ciliegio-susino, amolo, originario dell’Asia ma coltivato in Europa, alto fino a 7 m, molto ramoso, con fiori bianchi e frutto globoso, rosso o giallo, con polpa aderente al nocciolo, gialliccia, succosa, acidula e buccia resistente; serve ...
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rogna
rógna s. f. [forse lat. aerugo -gĭnis «ruggine, verderame»]. – 1. a. In patologia umana, sinon. di scabbia; in veterinaria, nome di varie malattie cutanee degli animali domestici, di origine parassitaria, [...] , che attacca più spesso i tuberi; altre rogne da funghi sono quelle che attaccano visibilmente i rami del susino o del ciliegio, i frutti dell’albicocco, ecc. c. estens. Rogna (o cancro) del bronzo, alterazione del bronzo, di origine incerta, che ...
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verticillio
verticìllio s. m. [lat. scient. Verticillium, der. del lat. class. verticillus (v. verticillo), inteso come dim. di vortex -tĭcis «vortice», con allusione ai conidiofori verticillati]. – [...] Genere di funghi ifomiceti, con una quarantina di specie, alcune saprofite altre parassite, che determinano tracheomicosi (dette anche verticilliosi) su molte piante, come patata, pomodoro, cotone, ciliegio. ...
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rosellinia
roṡellìnia s. f. [lat. scient. Rosellinia, dal nome del medico F. P. Rosellini (sec. 19°)]. – Genere di funghi ascomiceti della famiglia sferiacee, con oltre un centinaio di specie; alcune [...] sono parassite delle radici di varî alberi (pesco, susino, ciliegio, vite, gelso, querce), delle quali provocano, soprattutto se giovani, il deperimento. ...
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Nome comune di parecchie forme coltivate di piante del genere Prunus (v. fig.), famiglia Rosacee, riunite nelle specie: Prunus avium e Prunus cerasus; la specie Prunus effusa proviene da incroci naturali, benché rari, fra le due specie.
Prunus...
In arboricoltura, disposizione delle branche di un albero quasi a verticillo: il fusto del ciliegio presenta tale disposizione naturalmente; in altri alberi si ottiene recidendo il tronco a una certa altezza.
Nelle costruzioni, struttura provvisoria...