rificolona
rificolóna (o fierucolóna) s. f. [prob. der. di fiera1], fior. – Tipo di palloncino di carta simile a quelli alla veneziana, con lumicino nell’interno, modellato nelle fogge più svariate e [...] varî, volti orridi o ridanciani, ecc.). Per tradizionale usanza popolaresca i giovani e i ragazzi di Firenze le portano illuminate, in cima a un lungo bastone, in giro per la città la sera del 7 settembre, vigilia della festa della Natività di Maria ...
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temere
temére v. tr. e intr. [lat. timēre] (io témo, ecc.). – 1. tr. a. Aspettarsi, con timore, che avvenga, o sia avvenuta, cosa considerata un danno, un pericolo, o comunque un fatto spiacevole: temo [...] . intr. (aus. avere) a. Con uso assol., provare un sentimento di timore (di fronte a un pericolo determinato o vago): ond’io lasciai la cima Cadere, e stetti come l’uom che teme (Dante); Pace non trovo, e non ho da far guerra, E temo, e spero; e ardo ...
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stenografia
stenografìa s. f. [comp. di steno- e -grafia, sul modello dell’ingl. stenography]. – 1. Scrittura manuale abbreviata rispetto alla grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune [...] passato, per molti anni obbligatoria in scuole tecnico-professionali (l’insegnamento in Italia è stato sostanzialmente basato su quattro sistemi riconosciuti: Gabelsberger-Noë, Meschini, Cima, Stenital Mòsciaro): frequentare un corso di stenografia. ...
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spugnare2
spugnare2 v. tr. – Aferesi ant. e rara di espugnare: andò a campo a Monselice; dove ... spugnò il secondo dì la fortezza situata in su la cima d’uno alto sasso (Guicciardini). ...
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frondoso
frondóso agg. [dal lat. frondosus]. – 1. a. Ricco di fronde: come a l’Euro la f. cima Piega e in un tempo la solleva il pino (T. Tasso); anche, spec. nell’uso poet., di luogo in cui vi siano [...] molte piante fronzute, o che ne sia circondato: una f. selva (Ariosto); il fonte, e la f. ara e i cipressi (Foscolo). Con sign. più tecnico, in botanica, albero f., lo stesso che pianta latifoglia. b. ...
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transito
trànsito s. m. [dal lat. transĭtus -us, der. di transire «passare» (supino transĭtum)]. – 1. Passaggio; in senso generico è raro o ant.: Come la fronda che flette la cima Nel t. del vento, e [...] poi si leva (Dante); è invece com. ed esclusivo in alcuni usi e sign. particolari: a. Con riferimento alla viabilità e al traffico su strade normali, al superamento di valichi, e sim.: il t. è ostacolato ...
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sommita
sommità s. f. [dal lat. tardo summĭtas -atis, der. dell’agg. summus «sommo1»]. – Il punto più alto, la vetta, la cima, riferito soprattutto a elevazioni naturali del terreno: la s. di un monte; [...] arrivare alla s. del colle, dell’altura. Meno com. di altre cose: la s. di un albero, del campanile; in erboristeria, la parte superiore di una pianta con foglie ed eventualmente fiori e frutti: s. di ...
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sommitale
agg. [der. di sommità], non com. – Della sommità, che è sulla sommità o costituisce la sommità (d’un rilievo): la parte s. d’un monte, la parte più alta, quindi la cima, la vetta; la cupola [...] s. del K2. Raram. d’altre cose: sulla terrazza s. [della fortezza], una sentinella ... camminava su e giù (Buzzati) ...
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sommo2
sómmo2 s. m. [dall’agg. prec., per traslato analogo a quello per cui si sono formati cima (nel sign. 4) e cavo2]. – Nelle tonnare, ognuno dei cavi del diametro di 7-8 cm, i quali, mantenuti alla [...] superficie del mare da sugheri, vengono tenuti immobili da tiranti fissati ad ancore: il tracciato da essi delimitato corrisponde alla pianta della tonnara ...
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dolce1
dólce1 agg. [lat dŭlcis]. – 1. Di sapore (di cui è prototipo quello dello zucchero) che costituisce, con l’amaro, il salato e l’acido, una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che [...] , s dolci, sonore (per es. in żelo, roṡa); c, g dolci, palatali o più propr. prepalatali (č, ǧ, per es. in cima, gelo); spirito d., segno che nella scrittura greca si pone sopra vocali iniziali non aspirate (v. spirito). 3. fig. a. Amabile, piacevole ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...