gaggia1
gàggia1 s. f. [dal genov. gàgia, che è il lat. cavea: v. gabbia] (pl. -ge). – 1. Nell’ant. linguaggio marin., lo stesso che gabbia, sia come vela sia come sinon. di coffa: i marinai sopra la [...] saliti, speculano se scoglio o terra vicina scorgono (Boccaccio). 2. Sistema di uccellagione consistente in una gabbia rotonda collocata in cima a un palo e sovrastata a sua volta da un supporto sul quale posa la civetta; nella gabbia sono rinchiusi ...
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imaginario2
imaginàrio2 s. m. [dal lat. tardo imaginarius, der. di imago -gĭnis «immagine»]. – Nella legione romana, il signifero che portava le effigi degli imperatori scolpite su piccoli scudi collocati [...] in cima a un’asta (era detto anche imaginìfero). ...
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trefolo
tréfolo s. m. [lat. trĭfĭdus «diviso in tre», comp. di tri- «tre» e tema fid- di findĕre «fendere, dividere»]. – 1. Nella fabbricazione di cordami metallici, la formazione più semplice, a sezione [...] quella dei fili stessi, costituisce, con la commettitura (v.) di altri trefoli, il legnolo (l’insieme di più legnoli origina una cima o un cavo). Nell’uso merceologico, invece, il termine è usato come sinon. di legnolo, spec. nelle corde semplici di ...
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tesabase
tesabaṡe s. m. [comp. di tesare e base], invar. – Nell’attrezzatura di talune imbarcazioni a vela da diporto e da regata, t. automatico, dispositivo idraulico che, tramite una centralina oleodinamica, [...] dentro l’albero cavo, mantenendo nella giusta tensione la base della vela grazie ad opportuni rinvii disposti sul boma e nell’albero stesso. Il tipo più semplice, costituito da una cima tesata manualmente, è conosciuto più comunem. come tesabugna. ...
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tesabugna
s. m. [comp. di tesare e bugna], invar. – Nell’attrezzatura delle imbarcazioni a vela da regata e da diporto, dispositivo per la regolazione della tensione della base (bordame) di una vela [...] aurica; nella sua forma più semplice è costituito da una cima, di lunghezza variabile, che unisce la bugna dell’angolo di scotta con l’estremità (varea) del boma; il tipo più complesso, generalm. idraulico, è detto più comunem. tesabase. ...
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recere
rècere v. intr. [lat. reicĕre, der. di iacĕre «gettare» col prefisso re- nel sign. di «indietro»]. – Sinon. elevato e raro di vomitare, usato soltanto all’infinito e in qualche altra forma non [...] composta: mi veniva voglia di r. quando vedea masticare un boccone da una suora ... (Aretino); io vorrei essere sulla cima più elevata delle Cordigliere e r. sull’umanità! (Tarchetti); cose che fanno r., da far r., che fanno nausea, che suscitano ...
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cipolla
cipólla s. f. [lat. tardo cepŭlla, dim. di cepa «cipolla»]. – 1. a. Erba delle liliacee (Allium cepa), forse originaria dell’Asia occid., alta più di un metro, con foglie cilindriche, fitti fiori [...] a olio, di forma simile a una cipolla, dov’era contenuto il liquido e lo stoppino. b. Palla schiacciata e bucherellata, in cima al collo dell’annaffiatoio. c. scherz. Orologio da tasca, spec. quando è grosso e funziona male: che ora fa la tua cipolla ...
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becca2
bécca2 s. f. [der. di becco1]. – 1. Cocca d’un fazzoletto o sim. 2. Piega che si fa a un foglio d’un libro per ritrovare il segno. 3. In molti luoghi alpini, cima aguzza di monte. 4. ant. Copricapo [...] a due punte dei dogi di Venezia, comunem. detto corno (dogale), e anticam. anche cornetta: aveva poi una cornetta, che si chiama da’ Veneziani becca, di panno morello (Bandello) ...
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imbando
s. m. [dalla locuz. in bando: v. bando]. – Nel linguaggio marin., lo stato di un cavo allentato (mollare l’i., lasciare andare completamente una cima), e anche la lunghezza che bisogna tirare [...] per tesarlo (ricuperare l’imbando). Nelle costruzioni elettriche, il rapporto percentuale che ha per numeratore la differenza tra l’effettiva lunghezza di un cavo sottomarino e la distanza in linea retta ...
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uggioso
uggióso agg. [der. di uggia]. – 1. non com. Di luogo posto all’uggia e quindi ombroso, umido: il castello dell’innominato era a cavaliere a una valle angusta e u., sulla cima d’un poggio (Manzoni). [...] 2. fig. a. Che fa uggia, che causa uggia, cioè noia o molestia: tempo u., giornata u.; un libro u.; discorsi u., noiosi, tediosi; rumore u., fastidioso, molesto; vecchio u.; quanto sei uggioso!; riferito ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...