collare1
collare1 s. m. [dal lat. collare, propr. neutro sostantivato dell’agg. collaris, der. di collum «collo»]. – 1. Striscia di cuoio o d’altro che si mette intorno al collo delle bestie, spec. cani, [...] del tronco d’albero che essa sorregge. 7. Fasciatura metallica che spesso si dispone in cima a pali allo scopo di sostenere altri elementi: per es., in cima a pali di linee elettriche per sostenere trasformatori aerei, mensole di derivazione. 8. Nome ...
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colmo2
cólmo2 s. m. [lat. cŭlmen «cima, sommità»]. – 1. Il punto più alto d’una prominenza: la casa sorge proprio sul c. del colle; in sul c. della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran [...] la portata) dell’acqua nella sezione medesima. d. In ornitologia, lo stesso che culmine. 4. ant. Covone. 5. In araldica: a. Riduzione del capo a meno del terzo superiore dello scudo. b. La parte superiore del padiglione, detta anche cappello o cima. ...
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dicima
s. f. [comp. di-2 e cima]. – In botanica, infiorescenza composta nella quale si hanno infiorescenze parziali cimose disposte a loro volta a cima, come per es. in molte euforbiacee. ...
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asta
s. f. [lat. hasta]. – 1. a. Bastone di legno, o anche di altra materia, più o meno grosso e lungo, ma comunque diritto e liscio, destinato a varî usi e in partic. a reggere qualche cosa o sulla [...] segno di lutto; a. del tram, il trolley; le a. del filobus. b. Arma formata da un lungo bastone con in cima una punta metallica tagliente e acuta; sinon. di lancia, soprattutto con riferimento al mondo classico o nel linguaggio poet.: Rupper l’aste ...
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scalare2
scalare2 v. tr. [der. di scala]. – 1. a. Salire per mezzo di una scala o di altro mezzo adatto fino alla cima di un muro o di una cinta di mura, per poter passare al di là e penetrare dentro [...] luogo cintato o fortificato: s. le mura della città, s. una fortezza. b. Per estens., in alpinismo, salire fino alla cima di una montagna, soprattutto quando l’ascensione si svolga per arrampicata: s. il Monte Bianco, la parete est del Cervino. Con ...
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scalata
s. f. [der. di scalare2]. – 1. Lo scalare le mura di una città, di un luogo fortificato, recintato o comunque protetto o difficile da raggiungere: tentare la s. del muro di cinta; di uso com. [...] posizioni e di movimenti, compiuti con tutti e quattro gli arti, per raggiungere la cima di una montagna: s. del monte Rosa; le s. della parete nord della Cima Grande di Lavaredo. S. delle cascate di ghiaccio, pratica sportiva di arrampicata eseguita ...
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sommo1
sómmo1 (ant. summo) agg. e s. m. [lat. sŭmmus, aggettivo der. con valore superlativo da sub, nel sign. di «sopra»]. – 1. agg. Assolve le funzioni di superlativo di alto e di grande. In partic.: [...] . con uso assol.: Dio ci guida dal s. del Cielo; più frequente nelle locuz. preposizionali: a sommo e al s. di, in sommo a, in cima a, nella parte più alta di: a s. della scala, in s. al colle; Queste parole di colore oscuro Vid’ïo scritte al sommo d ...
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pigna
s. f. [lat. pīnea, propr. femm. sostantivato dell’agg. pineus «di pino»]. – 1. Nome con cui è comunem. indicato lo strobilo femminile della famiglia pinacee, detto anche pina o cono, formato da [...] es., tra i dentelli di una cornice architettonica, o riproduzione di una pigna a tutto tondo (in pietra, marmo, bronzo, ecc.), collocata come fastigio in cima a una colonna, a un pilastro, a una fontana, e sim. b. Per analogia, il coronamento della ...
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apice
àpice s. m. [dal lat. apex apĭcis «punta»]. – 1. Culmine, cima, e sim.: a. della fiamma; più com. fig.: l’a. della fortuna, della felicità; essere all’a. della potenza, della gloria; raggiungere [...] localizzate le cellule meristematiche (v. meristema). 3. Presso gli antichi Romani: a. Verghetta d’olivo rivestita di lana in cima al berretto bianco del flamine; per metonimia, il berretto stesso del flamine a forma di cono, ornato della verga d ...
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frusta
s. f. [lat. fūstis (strumento di supplizio), con inserzione di r onomatopeico]. – 1. Lunga bacchetta con in cima un cordone formato da una o più funicelle intrecciate, spesso terminante con un [...] torrenti, per la cattura di scardole, cavedani, alborelle e più raram. trote; si effettua con una canna piuttosto lunga che in cima alla lenza, senza piombo e senza galleggiante, porta da tre a cinque ami, ai quali vengono attaccati come esca per lo ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...