vetta /'vet:a/ s. f. [lat. vitta "benda intorno al capo"]. - 1. [il punto più alto: salire sulla v. del monte] ≈ cima, picco, sommità, (lett.) sommo, vertice. 2. (fig.) [posizione di prestigio e autorità: [...] raggiungere la v. della carriera] ≈ acme, apogeo, cima, culmine, sommo, top, vertice, zenit. ...
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colmo² s. m. [lat. cŭlmen "cima, sommità"]. - 1. [il punto più alto d'una prominenza: il c. di un monte] ≈ cima, cocuzzolo, culmine, sommità, sommo, vertice, vetta. 2. (fig.) [il punto più alto, il grado [...] massimo di qualcosa: arrivare al c. della felicità] ≈ apice, culmine, sommo. ‖ massimo ...
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punta¹ s. f. [lat. tardo puncta "colpo dato con un oggetto appuntito", der. di pungĕre "pungere", part. pass. punctus]. - 1. [parte terminale aguzza di un oggetto, di una struttura o di qualsiasi cosa: [...] montuosa o costiera a forma di punta: scalare una p. rocciosa; doppiare una p.] ≈ [di una costa] capo, [di un monte] cima, [di una costa] sporgenza, [di un monte] vetta. ‖ promontorio. 4. (alp.) [ciascuno dei ganci con i quali i ramponi si conficcano ...
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cresta /'kresta/ s. f. [lat. crista]. - 1. (zool.) [escrescenza carnosa di varie parti del corpo propria di molti vertebrati] ● Espressioni (con uso fig.): abbassare (o mettere giù) la cresta ≈ abbassare [...] → □. 2. a. (milit.) [ornamento di piume sulla cima dell'elmo] ≈ ciuffo, pennacchio. b. (abbigl.) [copricapo (estens.) [il punto più alto, spumeggiante, di un'onda] ≈ ⇑ cima, sommità, sommo, vertice. ● Espressioni: fig., essere sulla cresta dell'onda ...
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rapa s. f. [dal lat. rapa]. - 1. (bot.) [pianta erbacea bienne della famiglia crucifere, coltivata sia quale ortaggio sia come foraggera] ● Espressioni: cima di rapa → □; fig., fam., testa di rapa → □. [...] 2. (fig., fam.) [testa rasata completamente: guarda che r. ti sei fatto!] ≈ (fam.) pelata, testa (o zucca) pelata. □ cima di rapa [ortaggio costituito dagli steli fiorali della rapa] ≈ broccoletto (o broccolo) di rapa. □ testa di rapa [persona di ...
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spuntare¹ [der. di punta¹, col pref. s- (con varie funzioni)]. - ■ v. tr. 1. [rompere la punta a un oggetto acuminato: s. la penna, le forbici] ≈ ‖ arrotondare, smussare. ↔ acuminare, aguzzare, appuntire. [...] s. i capelli; s. un sigaro] ≈ accorciare, scorciare. b. (agr.) [con riferimento a piante, accorciare sulla cima] ≈ cimare, scapezzare, scoronare, svettare. 3. (fig.) [rendere innocuo: s. una difficoltà] ≈ neutralizzare, smussare, sormontare, superare ...
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Fabio Rossi
fine. Finestra di approfondimento
Problemi di genere - Il sign. principale di f., parola dall’area semantica molto estesa, è quello temporale di «stadio terminale di un evento o momento preciso [...] più o meno allungata (l’estremità di una strada, di un dito, di un foglio, di un ramo). Apice, cima e sommità si riferiscono a oggetti allungati, disposti verticalmente, soprattutto alle montagne, così come vetta. Sono possibili tuttavia, specie per ...
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sartia /'sartja/, non corretto /sar'tia/ s. f. [dal gr. tardo (tà) eksártia, pl. di eksártion "attrezzatura della nave"] (pl. sartie, ant. sarte). - (marin.) [cavo fisso che serve di rinforzo agli alberi [...] verticali delle navi e delle imbarcazioni a vela: mollare le s.] ≈ ‖ canapo, corda, fune, paterazzo, strallo. ⇑ cima. ...
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toupet /tu'pɛ/ s. m., fr. [propr. "ciuffo", dal franco ✻top "cima"]. - 1. [ciuffo di capelli naturali o artificiali, pettinati in modo vario, usato per completare le acconciature] ≈ posticcio. 2. (fig., [...] non com.) [caratteristica di chi è sfacciato, sfrontato] ≈ (fam.) faccia tosta (o di bronzo, o, volg., di culo), insolenza, sfacciataggine, sfrontatezza, spudoratezza, (non com.) tupé. ↔ discrezione, riguardo, ...
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In botanica, c. di un albero o di un ramo è la parte terminale del fusto o del ramo, cui si attribuisce funzione di equilibrio riguardo all’assorbimento e alla distribuzione della linfa ( funzione di c.).
Ramificazione a c. Tipo di ramificazione...
cima
. Compare solo in poesia, con 25 occorrenze, di cui 2 nelle Rime, le altre nella Commedia.
Col valore di " sommità di una pianta " in diversi esempi, con uso proprio e metaforico: in Pd XIII 135 si ha il prun che rigido e feroce nell'inverno...