limiere
limière s. m. [dal fr. limier, ant. liemier, der. di liem, mod. lien «legame, laccio»]. – Cane segugio, chiamato anche cane di s. Uberto e più noto col nome ingl. di bloodhound (v.), impiegato [...] per la caccia al cinghiale e al daino: latrarono Nella corte i molossi ed i limieri (Pascoli). ...
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scuoiare
(raro scoiare) v. tr. [lat. tardo excoriare «scorticare, spellare», der. di corium «pelle, cuoio» col pref. ex-; cfr. escoriare] (io scuòio, tu scuòi, ecc.; ormai rare le forme rizoatone senza [...] , scoiassi, scoiato, ecc.). – Togliere la pelle, scorticare; generalmente di animali macellati o uccisi: s. una pecora, un vitello, un cinghiale; un giovanotto ... rompeva a pezzi con una accetta e con le mani il corpo già scuoiato e spaccato di un ...
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solitario
solitàrio agg. e s. m. [dal lat. solitarius, der. di solus «solo»; nelle due accezioni del n. 2, dal fr. solitaire]. – 1. agg. a. Che sta solo, e soprattutto che ama star solo, che sfugge la [...] (o anche venere solitaria), la masturbazione. d. Riferito ad animali, che vive da solo, non in branchi o in gruppi: il cinghiale, da vecchio, è un animale solitario. In partic., passero s. (anche al femm., passera s.), uccello della famiglia turdidi ...
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bloodhound
‹blḁ′dhaund› s. ingl. [comp. di blood «sangue» e hound «cane da caccia] (pl. bloodhounds ‹blḁ′dhaund∫›), usato in ital. al masch. – Cane segugio inglese, dal fiuto sensibilissimo, superiore [...] a quello di qualsiasi altro cane, usato per la caccia al cinghiale e al daino; è anche chiamato limiere o cane di sant’Uberto. È di grande statura (70 cm e oltre), robusto, a pelo corto e fine, per lo più di colore nero focato; testa lunga e stretta, ...
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antracoterio
antracotèrio s. m. [lat. scient. Anthracotherium, comp. di anthraco- «antraco-» e -therium «-terio»]. – Genere di mammiferi artiodattili estinti, i cui individui, somiglianti nel complesso [...] a un suino, avevano dimensioni variabili, secondo la specie, da quelle di un cinghiale a quelle di un rinoceronte. ...
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difendere
difèndere v. tr. [lat. defendĕre, comp. di de- e -fendĕre «colpire, urtare», tema verbale che si ritrova anche in offendere e nell’agg. infensus] (pass. rem. difési, difendésti, ecc.; part. [...] ’umidità, riparata; un castello ben difeso, munito, fortificato; città naturalmente difesa, protetta dalla sua stessa posizione geografica. In araldica, attributo del cinghiale, dell’elefante, del liocorno, con i denti o il corno di smalto diverso. ...
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rampante
agg. e s. m. [part. pres. di rampare]. – 1. agg. a. Che si arrampica, in atto di arrampicarsi con le zampe, riferito ad animali e alle zampe stesse: uno cimiero d’un mezzo orso con le zampe [...] atto di arrampicarsi: è la posizione naturale del leone e del grifo e non si blasona, ma si blasona per il cane, il cinghiale, la pantera, la volpe, ecc. In senso fig., riferito a persona ambiziosa, decisa ad affermarsi e a fare carriera: un giovane ...
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suidi
sùidi s. m. pl. [lat. scient. Suidae, der. del lat. sus suis «porco»]. – Famiglia di mammiferi artiodattili a diffusione paleartica, che comprende il cinghiale (e la sua forma domestica, il maiale), [...] i babirussa, i facoceri, i potamoceri e gli ilocheri, di media statura, con corporatura massiccia, arti brevi che poggiano sul 3° e 4° dito, testa grande e muso allungato (grugno), sostenuto da due ossa ...
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porcellino
s. m. [dim. di porcello]. – 1. (f. -a) a. Maialino: la scrofa ha partorito sei p.; un p. di latte; la favola dei tre porcellini. In partic., a Firenze, il Porcellino, nome dato popolarmente [...] al cinghiale di bronzo con piccola fontana posto nel lato sud della Loggia del Mercato Nuovo (si tratta di una riproduzione compiuta da Pietro Tacca nel 1612 di un originale romano di marmo conservato nella Galleria degli Uffizi). b. fig. Bambino ...
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Genere (Sus) di Mammiferi Artiodattili Suidi. Il rappresentante tipico è Sus scrofa (v. fig.), animale tarchiato con testa lunga e stretta, orecchi eretti, pelame brizzolato di varie tonalità castane e nere. Lungo 90-180 cm. Si muove velocemente...
CINGHIALE, Pittore del (Ebermaler)
L. Banti
Ceramografo corinzio che ha dipinto un arỳballos e un cratere, databili al periodo 620-590 a. C. Il nome dato dal Benson, deriva dal cinghiale dipinto su ambedue i vasi. Due altri vasi sono vicini...