volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] (Poliziano). In espressioni ellittiche: l’ha voluto con sé in città (ha desiderato e ottenuto che venisse o restasse, ecc.); mi frase ellittica con cui si vuol significare che un fatto era stato previsto o non poteva non succedere: è di nuovo senza un ...
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vigile
vìgile agg. e s. m. [dal lat. vigil -ĭlis, der. di vigēre (v. vigere)]. – 1. agg. a. Che vigila, che segue quanto avviene, e quanto può avvenire, con attenzione particolarmente desta e pronta: [...] la v. guida del maestro. b. Nel linguaggio medico, stato v., la condizione di completa presenza a sé stessi e all prevenire gli incendî e di vigilare sulla sicurezza - soprattutto notturna - della città di Roma. b. In età moderna, v. del fuoco (ma ...
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miserabile
miṡeràbile agg. [dal lat. miserabĭlis, der. di miserari «avere pietà, commiserare»]. – 1. a. letter. Degno di essere commiserato per la sua triste sorte, per la sua infelicità, e sim.: avendo [...] , di squallore, di desolazione materiale o spirituale in cui si trova: il m. aspetto di una città bombardata, della campagna inaridita dalla siccità; il m. stato dei paesi colpiti dall’epidemia. Più comunem., di persona, di gruppo sociale e sim. che ...
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sporco
spòrco agg. e s. m. [lat. spŭrcus; la -ò- tonica aperta deriva dall’accostamento paretimologico a pòrco] (pl. m. -chi). – 1. Detto di oggetto (o della superficie di un oggetto) la cui nettezza [...] pulito dell’oggetto, quanto il fatto che questo sia già stato usato: è s. questo bicchiere?; mettere nella lavastoviglie i piatti .!; una stanza s.; scale s., pavimenti s.; in questa città le strade diventano sempre più sporche; mare s., pieno di ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] , coscienzioso: è un impiegato, un operaio o.; è sempre stato un onest’uomo; un o. studioso (spesso con valore limitativo Boccaccio); e con valore avverbiale: O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto (Dante). Spesso ...
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padrone
padróne s. m. (f. -a) [lat. patrōnus «protettore, difensore», rifatto secondo i nomi in -one]. – 1. ant. a. Patrono (che è il sign. etimologico): I’ fui de la città che nel Batista Mutò ’l primo [...] p. del podere, di un’azienda, di un negozio; il p. di un giornale; Il p. delle ferriere, titolo con cui è stato tradotto in Italia il romanzo francese Le maître des forges di Georges Ohnet (1882, successivamente ridotto a dramma nel 1883); il p. (la ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, [...] qualità e caratteristiche: operare, attuare una t.; la t. di una città, di una regione; t. fondiaria, di terreni agricoli; un disegno , termine con cui si denomina la variazione dello stato d’equilibrio termodinamico di un sistema, che si ...
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dormire
v. intr. [lat. dŏrmire] (io dòrmo, ecc.; aus. avere). – 1. Riposarsi col sonno, essere in stato di sonno: d. su un buon letto, sul divano, sulla poltrona; d. disteso, sul fianco, supino, bocconi; [...] a luoghi, essere in pace, non dar segno di vita: la città dormiva silenziosa; la campagna dorme sotto la neve. Di affare, lavoro e tutte (Boccaccio); quindici anni che io sono stato a studio dell’arte dello stato, non gli ho né dormiti né giuocati ( ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i [...] molto spessa detta zoccolo. Per la sua robustezza e agilità, è stato fin dai tempi più antichi largamente impiegato come cavalcatura e per il le porte di Troia ai compagni, provocando la caduta della città (in senso fig., essere il c. di Troia di ...
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concessione
concessióne s. f. [dal lat. concessio -onis, der. di concedĕre «concedere»]. – 1. a. L’atto, il fatto di concedere o d’essere concesso; la cosa stessa concessa: c. di un prestito, di un sussidio, [...] società commerciali di poteri e funzioni proprî dello stato o di altra amministrazione competente (gestione di i sovrani o le repubbliche sovrane permettono alle famiglie o alle città di unire alle proprie, in ricompensa di segnalati servizî o ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, che forma l'oggetto di questo articolo,...
Conferenza Stato-città Istituita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 luglio 1996, la Conferenza costituisce sede di discussione e di esame dei problemi relativi all'ordinamento e al funzionamento degli enti locali e dei problemi...