cambiare
v. tr. e intr. [lat. tardo cambiare, voce di origine gallica] (io càmbio, ecc.). – 1. Sostituire una persona, una cosa, con altra simile o diversa: c. cuoco, cameriere, fattorino, assumerne [...] la cosa cambia aspetto; c. colore, impallidire improvvisamente; c. città, c. casa, trasferirsi in un’altra; c. strada, ). Diventare diverso da quello di prima, trasformarsi, passare da uno stato a un altro: tutte le cose cambiano col tempo; il tempo ...
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morire
v. intr. [lat. *mŏrīre per il lat. class. mŏri] (pres. muòio, muòri, muòre, moriamo, morite, muòiono [pop. mòio, mòri, mòre ..., mòiono; ant. o dial. mòro ..., mòrono]; cong. pres. muòia ..., [...] di che morte devo m., che cosa mi aspetta, che cosa è stato deciso nei miei riguardi, e sim.). Indicando insieme la causa e lo aver fine, uscire dall’uso, estinguersi e sim.: Muoiono le città, muoiono i regni (T. Tasso); con partic. riferimento a ...
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anticarbonchio
(anti-carbonchio), agg. inv. Che previene lo sviluppo di epidemie di carbonchio. ◆ Le fonti scientifiche a cui si rifà la rivista [«Citizen Soldier»] sono talmente convinte dell’esistenza [...] serie di scatole) proviene da un produttore italiano e da una città del nostro paese. I carabinieri di Ascoli e l’Arpam, dell’azienda che ha eseguito l’esame di qualità è stato sottoposto a profilassi anticarbonchio, a scopo precauzionale. (R. ...
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tremendo
tremèndo agg. [dal lat. tremendus, der. di tremĕre «tremare» (propr. gerundivo: «di cui si deve tremare»)]. – 1. Che fa tremare di spavento, che incute (o è tale da incutere) grande paura o [...] spesso, in senso estens. o iperb., in modo assai grave o doloroso, estremamente, straordinariamente: la città è stata tremendamente bombardata; mi sento tremendamente colpevole, o stanco; mi riesce tremendamente antipatico (ma anche, per antifrasi ...
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sereno
seréno agg. e s. m. [dal lat. serenus, propr. «asciutto, secco», quindi «sgombro di nuvole, limpido», detto del cielo]. – 1. agg. Senza nuvole; limpido, terso, riferito propriam. al cielo e, per [...] lo più spiacevole: il fallimento di una ditta così ben avviata è stato per tutti un fulmine a ciel sereno. 2. agg., fig. In diventato di pratica di banchettare alla serena per tutta la città, Rovani); anche, il freddo pungente della notte (più ...
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antiomofobia
(anti-omofobia), agg. inv. Che tende a contrastare ogni forma di discriminazione nei confronti degli omosessuali. ◆ Una mano tesa contro ogni discriminazione per gli orientamenti sessuali. [...] a Roma - da chi li vuole discriminare. Nessuna città italiana di media o elevata grandezza risulta avere un romano, 30 dicembre 2007, p. 3) • E dire che c’è stato chi non ha voluto inserire la norma antiomofobia nel pacchetto sicurezza. Ma questo ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] (m. di fango), che si applica sul viso allo scopo di migliorare lo stato della pelle. d. fig. Simulazione, finzione ipocrita: sotto la m. dell’amicizia regione, oggi rimasto solo come figura simbolica di una città o di una regione (per es., il dottor ...
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corrispondente
corrispondènte agg. e s. m. [part. pres. di corrispondere]. – 1. agg. a. Che corrisponde: premendo uno di questi tasti, si abbassa la leva c.; le impronte digitali sono perfettamente c.; [...] agg. Socio c. di un’accademia, accademico che abita in città diversa da quella in cui ha sede l’accademia; più spesso però di cronaca relative al luogo in cui risiede o in cui è stato appositamente inviato: il c. da Londra del «Corriere della sera»; ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] i più apprezzabili: non u. causa delle sue disgrazie è stata la sua prodigalità; Iacopo Nardi, non u. tra gli altri; che vale meno degli altri: quello è l’u. avvocato della città, non lo voglio come difensore; merce di u. qualità, scadente. Talora ...
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pianificazione
pianificazióne s. f. [der. di pianificare, ricalcato sull’ingl. planning]. – 1. In senso generico, formulazione di un piano o programma, spec. di carattere economico: p. aziendale, commerciale; [...] e più corrente, il complesso di interventi organici dello stato nell’economia, realizzati sulla base di un piano pluriennale, P. urbanistica, organizzazione dei centri di insediamento (città e nuclei rurali), volta a controllare e programmare le ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, che forma l'oggetto di questo articolo,...
Conferenza Stato-città Istituita con decreto del presidente del Consiglio dei ministri 2 luglio 1996, la Conferenza costituisce sede di discussione e di esame dei problemi relativi all'ordinamento e al funzionamento degli enti locali e dei problemi...