sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] del part. sedente. b. letter. o poet. Di una città, di un paese, di una regione, essere situato, stendersi: Siede la terra dove cittade in ripa al fiume (T. Tasso). Di edifici, essere posato, sorgere: il castello, la rocca, siede sulla cima del monte ...
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nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene [...] alte cariche civili e militari dello stato: una famiglia n.; essere di n. famiglia, di n. stirpe (o lignaggio); guardia n., (v. guardia1, l’aristocrazia: città, nazione, gente fra le più n.; i n. studî umanistici; al piè d’un n. castello (Dante); in ...
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ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castellodi Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva [...] politica in contrasto con altra fazione che si definiva guelfa: la cacciata dei gh. da Firenze; le città gh. della Toscana; la politica gh. di Uguccione della Faggiola; Faccian li Ghibellin, faccian lor arte Sott’altro segno (Dante); il papale furore ...
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teppa
téppa s. f. [voce dial. milan. (propr. «musco», prob. con allusione ai prati di Piazza Castellodi Milano, dove la Compagnia si radunava)]. – Termine che, dal nome della Compagnia della t., società [...] al 1817 e stroncata dalla polizia nel 1821, è passato nell’uso di tutta Italia per indicare la malavita delle grandi città, o un insieme qualsiasi di persone che facciano atti di violenza o di vandalismo: mescolarsi con la t.; s’era unito con la ...
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postierla
postièrla (o postèrla; anche pustièrla o pustèrla) s. f. [lat. tardo postĕrŭla («porticina di dietro»), dim. femm. di postĕrus «che sta dietro»]. – 1. a. Nelle fortificazioni del passato, piccola [...] di comunicazione fra l’interno e l’esterno della cinta, da utilizzarsi in speciali circostanze: uscita dalla pustierla del castello per indicare le porte di cinte fortificate (per es., quelle che si aprono nelle corone turrite dicittà e comuni). ◆ V ...
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percorrere
percórrere v. tr. [dal lat. percurrĕre, comp. di per-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; part. pass. percórso]. – 1. Attraversare, passare attraverso, riferito soprattutto a vie [...] lungo e in largo; per arrivare al castello bisognava p. a dorso di mulo un ripido sentiero; la processione si percorre il tratto fra le due città in poco più di un’ora; le rotte percorse dalle navi, dagli aerei di linea; la distanza percorsa da ...
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villano
s. m. e agg. (f. -a) [lat. tardo villanus «abitante della villa», cioè della campagna: v. villa]. – 1. s. m. a. Nel medioevo, chi risiedeva nella villa, la terra aperta che si contrapponeva al [...] borgo e al castello, nella condizione di servo della gleba. Quindi, con sign. più generico, uomo di campagna, contadino di modi, poco civile e poco educata (come venivano polemicamente considerate le persone di campagna da parte di chi viveva in città ...
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portella
portèlla s. f. [lat. tardo portĕlla (in glosse), dim. di porta «porta1»]. – 1. In genere, piccola porta (apertura e battente); il termine, che si alterna con portello o sportello, è usato per [...] stufa, quelle interne delle carrozze ferroviarie e tranviarie, quelle ricavate nelle grandi porte di un palazzo, di un castello, di una città, ecc. In partic., portelle d’organo, le due ante che, secondo un uso diffuso nell’Italia settentr. durante ...
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ingresso
ingrèsso s. m. [dal lat. ingressus -us, der. di ingrĕdi «entrare»]. – 1. a. L’atto di entrare; è sinon. di entrata, ma si usa per indicare entrata solenne o in frasi di tono enfatico, elevato: [...] ; l’i. della città; l’i. del campo sportivo; l’i. del castello, del palazzo; l’i. della banca; un i. ampio, spazioso; chiudere, sbarrare, aprire l’i.; sono arrivato in ritardo e ho trovato l’i. chiuso. In partic., delle case di abitazione: l’i. della ...
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presidio
presìdio s. m. [dal lat. praesidium, propr. «posto avanzato», der. di praesidere: v. presiedere]. – 1. a. Guarnigione militare, contingente di truppe che è di stanza, abitualmente o temporaneamente, [...] di controllo, di difesa: un p. di agenti, di partigiani, di volontarî. Per estens., difesa armata, protezione: mettere, lasciare un gruppo di volontarî di presidio alla banca; truppe poste a p. del ponte, della città e dal castellodi Porto Longone ...
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CITTÀ DI CASTELLO (Tifernum Tiberinum)
C. Pietrangeli
Antico centro degli Umbri situato nella Val Tiberina, sulla sinistra del fiume; fu municipio romano della VI Regione. Plinio il Giovane ebbe vasti possedimenti nel territorio. Nell'area...