rassicurazionismo
s. m. Atteggiamento teso a rassicurare; azione o comportamento che mira a creare artificialmente un clima di distensione, basato sulla sottovalutazione del pericolo. ♦ I morti di “rassicurazionismo” [...] questione simile emerge anche nel cosiddetto "rassicurazionismo": il bisogno quasi compulsivo di rassicurare a tutti i costi i cittadini (e dei cittadini di sentirsi rassicurati) di fronte ai possibili rischi naturali, anche quando non vi è nulla che ...
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ostracismo s. m. [dal gr. ὀστρακισμός, der. di ὀστρακίζω «infliggere l’ostracismo», da ὄστρα-κον: v. ostrakon]. – 1. Tipo di sanzione vigente nel 5° sec. a. C. ad Atene (quindi imitato da altre città greche, [...] dei diritti civili né alcuna pena di carattere pecuniario), che l’assemblea popolare poteva comminare nei confronti di cittadini la cui attività fosse ritenuta pericolosa per lo stato, ma in pratica utilizzato, per lo più pretestuosamente, per ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati [...] tutte le m. di famiglia. d. Lapide o sim. destinata a mantenere vivo il ricordo di un defunto: i cittadini riconoscenti questa m. posero. Nel linguaggio cristiano dei primi secoli, monumento funerario o iscrizione commemorativa posta sulla tomba di ...
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consumo s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto di consumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un manufatto [...] non necessarî, c. di lusso; promuovere, ridurre, restringere i c.; imposte sui c., imposte indirette che colpiscono il reddito dei cittadini al momento e nella misura in cui viene speso. Civiltà (o società) dei c., tipo di società, e relativo modo di ...
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collaborazióne s. f. [der. di collaborare]. – 1. a. Il fatto di collaborare, cioè di partecipare insieme con altri a un lavoro, a una produzione; l’opera di chi collabora, e il risultato di tale opera: [...] . 2. Partecipazione alla maggioranza governativa da parte di un gruppo tradizionalmente all’opposizione. 3. Partecipazione attiva di cittadini di una nazione occupata in appoggio all’autorità d’occupazione. 4. Nel linguaggio polit., c. triangolare ...
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divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; [...] si divise su tre fronti. c. Partirsi in varie direzioni: l’acqua del ruscello si divide in più rivoli; fig.: i cittadini si divisero in varie fazioni; divenire discorde: le opinioni si divisero; dissentire: Ma Gregorio da lui poi si divise (Dante). d ...
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rappresàglia (ant. ripresàglia) s. f. [dal lat. mediev. represalia, der. di prehendĕre «prendere»; propr., diritto di riprendere con la forza quanto bastasse a risarcire del danno patito]. – 1. Nel medioevo, [...] potenza occupante nei confronti della popolazione del territorio occupato, quando questa abbia causato qualche danno a proprî cittadini (militari o civili) dimoranti in quello stesso territorio: le feroci r. delle truppe di occupazione contro la ...
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complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: [...] un c. di persone, di cose; la cittadinanza è il c. dei cittadini; il c. delle leggi; un enorme c. di macchine; c. urbanistico; c. ospedaliero, scolastico; un c. stereofonico di perfetta riproduzione dei suoni; in senso più astratto: per un c. di ...
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sèsso s. m. [dal lat. sexus -us; il sign. 3 è influenzato dall’ingl. sex]. – 1. a. Il complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e negli organismi umani anche psicologici) che determinano [...] di s. femminile; ragazzi, alunni, operai, elettori di entrambi i s., dell’uno e dell’altro s.; tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso; proclamare la parità dei s., lottare contro la discriminazione sociale dei s ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] f. (Dante), in mezzo a un gruppo di filosofi; Dal ‘voi’ che prima a Roma s’offerie, In che la sua f. [i cittadini di Roma] men persevra (Dante); la f. italiana, anglosassone, europea, e in senso più ampio la f. umana; la f. piemontese, la f ...
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CITTADINI
Giovanna Grandi
Di questa famiglia di pittori di origine milanese operosi nei secc. XVII-XVIII, soprattutto in Emilia, l'artista più conosciuto è Pier Francesco, noto anche come il Franceschino o il Milanese. Egli condivise quest'appellativo...
Grammatico e filologo (Roma 1553 - Siena 1627); visse a Siena, ove tenne (dal 1598) la cattedra di lingua toscana. Scrisse, tra l'altro, un Trattato della vera origine e del processo e nome della nostra lingua (1601; di cui è continuazione ed...