presule
prèṡule s. m. [dal lat. praesŭl -sŭlis «capo, soprastante», comp. di prae- «pre-» e salire «saltare, danzare», propriam. «chi danza davanti agli altri», con partic. riferimento al capo del collegio [...] ’antica Roma, durante le feste sacre a Marte dirigeva le processioni e le danze]. – Sinon., di tono più solenne ed elevato, di prelato o vescovo: Ecco il p. ed il clero A menarvi in processione (Carducci); il p. ha pronunciato un’omelia nel duomo. ...
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esenzione
eṡenzióne s. f. [dal lat. exemptio -onis, der. di eximĕre «esimere», part. pass. exemptus]. – Privilegio che dispensa da qualche obbligo comune: e. da un’imposta, da determinati tributi, dalla [...] l’e., concedere un’e.; ottenere l’e. dalle tasse scolastiche. In partic., uno dei privilegi che il diritto canonico riconosce al clero, in forza del quale i suoi membri sono esentati da alcuni uffici pubblici proprî dei laici e da alcuni oneri (in ...
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preteria
preterìa (o pretarìa) s. f. [der. di prete], letter., spreg. – Gruppo di preti; il complesso dei preti o, più genericam., l’insieme degli ecclesiastici, il clero, o la condizione clericale: [...] vedevo giungere strasciconi per la via di fronte e per la piazza la pretaria degli insegnanti (D’Annunzio) ...
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pretesco
pretésco agg. [der. di prete] (pl. m. -chi). – Che si riferisce ai preti, che è proprio dei preti: abito p.; che è conforme all’uso, alle abitudini, alla mentalità dei preti, per lo più con [...] tono spreg.: rispose con fare p.; avere modi p.; educazione, ipocrisia p.; per estens., dominato dai preti, dal clero: bisogna svegliarsi da questa sonnolenza di tre secoli preteschi (Bacchelli). ◆ Avv. pretescaménte, in modo pretesco. ...
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pretino1
pretino1 agg. [der. di prete]. – Pretesco, da prete, tipico dei preti: avere modi p.; anche, diretto da preti, da elementi del clero: le città delle Romagne, sotto il mal governo p. (C. Cattaneo); [...] o sostenitore dei preti, di orientamento clericale: un giornale pretino ...
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rabat
⟨rabà⟩ s. m., fr. [der. di rabattre «ripiegare»]. – 1. Colletto di lino o di pizzo, talvolta pieghettato, rovesciato sul davanti e separato nel mezzo, diffuso soprattutto nel sec. 17°, fino all’inizio [...] del 18°, da cui derivano il plastron e lo jabot: attualmente, resta in uso nell’abito del clero protestante e in quello degli accademici o dei magistrati; nella moda femm., baverina. 2. In legatoria, tipo di legatura in cui parte della coperta sporge ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] (W. Dilthey, M. de Unamuno, J. Ortega y Gasset, ecc.). g. In diritto canonico, v. comune, la convivenza di membri del clero in una stessa casa, soprattutto come forma di attuazione del voto di povertà. 4. a. Forza, capacità, impulso di vivere, come ...
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chericheria
chericherìa s. f. [der. di cherico, chierico]. – 1. ant. Ordine sacerdotale; clero. 2. spreg. Complesso dei preti di un luogo. ...
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anticlericale
agg. e s. m. e f. [comp. di anti-1 e clericale]. – Che, o chi, è contrario al clero o si oppone alla sua azione e alla sua influenza: idee a.; governo, partito, movimento a.; sostenitore [...] di una politica anticlericale; fu per tutta la vita un accanito anticlericale ...
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anticlericalismo
s. m. [der. di anticlericale]. – Ogni atteggiamento di opposizione all’ingerenza del potere ecclesiastico nella vita politica e sociale d’un paese, o di avversione a governi, partiti [...] o persone che conformano la loro azione civile ai dettami di una determinata Chiesa impersonata dal suo clero. Il termine, formatosi nel sec. 19° e riferito propriam. a quel secolo, può essere riferito nel suo valore generale a varî tempi e paesi. ...
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Complesso delle persone che appartengono all’ordine sacerdotale di una religione o di una Chiesa. In base all’ordinamento canonico (can. 232-239 e art. 4 del Nuovo concordato), fanno parte del c. cattolico diaconi, presbiteri e vescovi, ossia...
Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze di rinnovamento che hanno caratterizzato...