brusco1
brusco1 agg. [der. di brusca1, o da brusco3 «pungitopo»] (pl. m. -chi). – 1. Di sapore che tende all’aspro, senza tuttavia essere sgradevole, detto spec. del vino (contr. di abboccato). 2. a. [...] alla persona stessa, con valore di agg. o di avv.: se [Federigo] qualche volta si mostrò severo, anzi b., fu co’ pastori suoi subordinati che scoprisse rei d’avarizia o di negligenza (Manzoni); mi rispose brusco; «Vattene!» gli intimò brusco. b ...
Leggi Tutto
vallettaggio
s. m. (iron.) La condizione di valletta nei programmi televisivi. ◆ «Le ragazze che vengono fuori adesso non hanno idea del lungo percorso necessario per potersi affermare da sole, per evitare [...] il rischio dell’eterna “co-conduzione”, che poi non è altro che una specie di vallettaggio di lusso» [Simona Ventura intervistata da Fulvia Caprara]. (Stampa, 4 giugno 2001, p. 23, Spettacoli).
Derivato dal s. f. valletta con l’aggiunta del suffisso ...
Leggi Tutto
fedire
v. tr. – Variante ant. e poet. di ferire (con dissimilazione della -r-). Usate soprattutto le forme dell’inf. e del part. pass. fedito, oltre al pres. fedisco e al pass. rem. fedìi: più volte [...] a f. e a uccidere uomini con le proprie mani si ritrovò (Boccaccio); Cadono i biondi e grandi cavalieri Co’ destrier suoi fediti di coltella (Pascoli). Con l’oggetto interno: fedir colpi, menarli; fedir torneamenti, combattere nei tornei: sia per voi ...
Leggi Tutto
quietare
(letter. quetare) v. tr. [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus «quieto»] (io quièto, o quèto, ecc.). – 1. Porre in quiete, calmare: q. le tempeste; q. il mare, le onde; q. un [...] . Ant., mettersi in stato di pace con altri, stabilire rapporti pacifici: né era meno sollecito il re a quietarsi co’ prìncipi vicini (Guicciardini). In usi fig., trovare pace, appagarsi: Nel vero in che si queta ogne intelletto (Dante). 3 ...
Leggi Tutto
quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] quiete, v. quietismo. c. Il riposo assoluto, la pace eterna della morte: la q. del sepolcro; i sacerdoti in tanto Quïete a l’alma gli pregâr co ’l canto (T. Tasso); Forse perché della fatal quïete Tu sei l’immago a me sì cara vieni O Sera! (Foscolo). ...
Leggi Tutto
violato
agg. [der. di viola1], ant. – 1. Di colore viola; violaceo: i lunghi melloni e i gialli poponi co’ ritondi cocomeri, e gli scrupolosi cedriuoli e’ petronciani v. (Boccaccio); scegliendo i fiori [...] bianchi dai sanguigni, e i persi dai v. (Sannazzaro). 2. Profumato con essenza di viola: olio, vino, zucchero violato ...
Leggi Tutto
drogashop
(droga-shop, droga shop), loc. s.le m. Spaccio, rivendita di sostanze stupefacenti. ◆ [tit.] Al Lorenteggio droga shop con letti e servizio doccia per extracomunitari (Corriere della sera, [...] della stazione del rione «167» hanno sorpreso in flagrante ed arrestato Pasquale Marrazzo, 48 anni, […] e Alberto Rapuano, 21 anni, (Gio[vanni] Co[smo], Roma, 18 maggio 2008, Il giornale di Napoli, p. 2).
Composto dal s. f. droga e dal s. ingl. shop ...
Leggi Tutto
lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); scorrono più lente Sovra i tasti le dita (Foscolo); e tu [bove] co ’l lento Giro de’ pazïenti occhi rispondi (Carducci); respirazione l., polso l.; e di ogni azione o operazione che si fa o ...
Leggi Tutto
coabitare
v. intr. [dal lat. tardo cohabitare, comp. di co-1 e habitare] (io coàbito, ecc.; aus. avere). – Abitare insieme, nella stessa casa, nello stesso appartamento (non implica necessariamente convivenza): [...] coabitare con il proprio partner, con un compagno di università; il nonno coabita con la badante ...
Leggi Tutto
protervo
protèrvo agg. [dal lat. protervus, di origine incerta], letter. – 1. ant. Vivace, ardito: Quali si stanno ruminando manse Le capre, state rapide e proterve Sovra le cime (Dante). Altero, superbo: [...] degli anni è diventato un p. insopportabile. Per estens., di animale, feroce, minaccioso: il timido cigno a cui sovrasta Co ’l fero artiglio l’aquila p. (T. Tasso). ◆ Avv. protervaménte, con protervia, con arroganza: essere protervamente ostinato ...
Leggi Tutto
co-
co- [Lat. co-, per cum "con"] [LSF] Primo elemento di parole composte, nelle quali indica unione, funzione associata e simili (coassiale, cogenerazione, ecc.), oppure, come nella matematica, è abbrev. di complemento (coseno, colatitudine,...
co
Domenico Consoli
. Per " capo ", " estremità " di qualche cosa: quattro volte nella Commedia: If XX 76 Tosto che l'acqua a correr mette co, " cioè: capo; cioè come l'acqua comincia a correre " (Buti); XXI 64 Poscia passò di là dal co del...