mutilo
mùtilo agg. [dal lat. mutĭlus, voce di origine incerta]. – Che presenta mutilazioni, che manca di qualche parte; è voce usata soprattutto con gli usi estens. e fig. di mutilare, in espressioni [...] quali: scultura m.; statua m. della testa, di un braccio; manoscritto m.; codice giuntoci gravemente mutilo; S’intende che neanche adesso mio fratello mi aiuta a completare un ritratto che non mi stanco di leggere nelle parti mutile o scolorite ( ...
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ipso facto
locuz. lat. (propr. «sul fatto stesso»). – 1. Espressione usata (spesso in tono scherz.) col senso di «immediatamente, sull’atto stesso, lì per lì, senza por tempo in mezzo» e sim.: lo cacciò [...] di una delle due parti provoca i. f. l’annullamento del contratto. L’espressione è usata in partic. nel codice di diritto canonico per indicare che il solo fatto di aver trasgredito una legge fa incorrere automaticamente nella relativa pena. ...
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fedecommesso
fedecommésso (ant. fidecommésso o fidecommisso) s. m. [dal lat. fideicommissum, propr. part. pass. neutro sostantivato di fidei committĕre: v. fedecommettere]. – 1. Disposizione testamentaria, [...] già in uso nel diritto romano classico, e ammessa entro limiti molto ristretti anche nel vigente codice civile (ov’è più spesso indicata con il nome di sostituzione fedecommissaria), per cui all’erede istituito è imposto l’obbligo di conservare e ...
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caro-polizza
(caro-polizze), s. m. Aumento del costo delle polizze assicurative. ◆ Nelle prossime ore l’Alitalia dovrebbe annunciare un aumento dei biglietti, a causa del caro-polizze assicurative. (Giornale, [...] 2001, p. 10, Il fatto) • [tit.] Rc-auto / Alleanza nazionale lancia una campagna contro il caro-polizze: «Costi diminuiti col nuovo codice» (Secolo d’Italia, 11 settembre 2003, p. 1, Prima pagina) • A lanciare l’allarme è il presidente dell’Isvap (l ...
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esatto2
eṡatto2 agg. [dal lat. exactus, part. pass. di exigĕre nel sign. di «condurre a termine»]. – 1. Di persona che fa le cose nel modo dovuto, senza omissione o negligenza; quindi preciso, scrupoloso, [...] e sim. ◆ Avv. eṡattaménte, con esattezza, con precisione: rispondere, interpretare, calcolare esattamente; applicare esattamente il codice, scrupolosamente, senza omissioni; mi riferisca esattamente come si sono svolti i fatti, con precisione e in ...
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presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] pagina di p. scritta da un noto critico. g. In paleografia e filologia, copia di p., bella copia di un codice manoscritto (detta anche copia di riguardo), eseguita con particolare cura dall’amanuense per essere presentata a persona autorevole. 2. L ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] ., suggerisce la lettura del numero come ordinale (un 12° = un dodicesimo, ma, al femm., la 12a parte, e, al plur., due 12i, due dodicesimi). Nel codice alfabetico internazionale, la lettera o viene convenzionalmente identificata dal nome Oscar. ...
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purgazione
purgazióne s. f. [dal lat. purgatio -onis, der. di purgare «purgare»]. – 1. L’atto del purgare, del liberare, o anche del liberarsi, da impurità; il termine, raro o ant. in senso materiale, [...] stessa, o quando il creditore rinunci ai suoi diritti o conceda una proroga al debitore. b. Nell’abrogato codice pe-nale, p. della contumacia, la cessazione dello stato di contumacia conseguente alla costituzione tardiva e volontaria del condannato ...
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quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] la q. pubblica (anche come reato, disturbo della q. pubblica, denominazione ancora com. nell’uso corrente ma sostituita nel codice vigente da «disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone», punito come contravvenzione); la q. domestica; la q ...
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n, N
(ènne) s. f. o m. – Tredicesima lettera dell’alfabeto latino, il cui valore fonetico è in tutte le lingue quello di consonante nasale. A differenza però della lettera m, che rappresenta costantemente [...] 109 (per es., 1 ng = 1 nanogrammo = 10-9 grammi; 1 nm = 1 nanometro = 10-9 metri); N è simbolo del newton e del neper. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, la lettera n viene convenzionalmente identificata dalla parola ingl. november («novembre»). ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....