offesa
offésa s. f. [lat. offēnsa, der. di offĕndĕre «offendere», part. pass. offensus]. – 1. a. Danno morale recato alla dignità di una persona (o di un’istituzione) con atti o con parole; l’atto stesso [...] . volontaria, involontaria; o. al capo dello stato, alle pubbliche autorità, alla bandiera, alla religione, figure di reato contemplate dal codice penale; perdonare, dimenticare le o.; vendicare le o.; lavare un’o. col sangue; riparare l’o. (da parte ...
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virus
vìrus s. m. [dal lat. virus «veleno»], invar. – 1. In biologia, termine con cui si designa un gruppo di organismi, di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche, incapaci di un metabolismo [...] , i virus informatici sono oggi distinti in varie categorie (dialer, trojan horse, worm, backdoor, spyware, ecc.: v. le singole voci), globalmente riconducibili sotto l’etichetta di malware (propr. malicious software, in ital. «codice maligno»). ...
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binario1
binàrio1 agg. [dal lat. tardo binarius, der. di bini «due per volta»]. – 1. Composto di due unità, di due elementi: divisione b., nell’esercito, la divisione composta da due reggimenti di fanteria; [...] in quanto assumono due soli stati (per es., aperto e chiuso per un interruttore): sommatore b., contatore b., ecc. In informatica, codice b., che impiega due soli simboli, in genere 0 e 1. e. In metallurgia, leghe b., quelle a due componenti. f ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] (accanto al minuscolo corsivo). c. Frequente l’uso sostantivato: in paleografia come femm., intendendosi la scrittura (un codice in maiuscola insulare); nel linguaggio corrente come femm., ma sottintendendo lettera o iniziale (nome scritto con la m ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] , ossia il testo, o un passo del testo; quindi anche la variante che una parola o una frase può avere in codici diversi (sinon. cioè di lezione, nel sign. filologico): ciascuna di queste due l. si può sostenere (Boccaccio); in questa accezione, si ...
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romeo
romèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. romaeus «romano, latino; pellegrino che va a Roma» (dal gr. ῥωμαῖος «romano1»)]. – Nome con cui nel medioevo si chiamavano gli Occidentali che si avviavano [...] recarsi a Roma: le grandi strade romee; la Via Romea adriatica, che conduceva da Adria a Rimini, da dove poi i pellegrini proseguivano per Roma. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, Romeo è il nome che identifica convenzionalmente la lettera r. ...
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verso4
vèrso4 s. m. [dalla locuz. lat. folio verso «sulla parte posteriore del foglio»]. – Nello studio e nella descrizione dei rotoli di papiro e degli antichi codici, la parte posteriore di un papiro, [...] di una pergamena o di una carta (contrapp. a recto, la parte anteriore): un codice scritto sul recto e sul v.; un foglio che porta nel v. un sonetto del Petrarca; con valore attributivo, abbreviato in v, è spesso affiancato al numero d’ordine della ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] in un contratto e sim.: l’a. 1° della Costituzione; l’a. 22, comma 3° (anche a. 223); l’a. 773 del codice civile. b. Nell’uso contabile, la scrittura di un fatto amministrativo redatta nel libro giornale, e anche una suddivisione di voci di bilancio ...
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prevaricare
v. intr. e tr. [dal lat. tardo praevaricare, class. praevaricari «mancare al proprio dovere» (propriam., detto di chi, in un processo, s’intende di nascosto con l’avversario); comp. di prae- [...] un fine disonesto o per ottenere vantaggi personali; nel linguaggio giur., commettere un delitto di prevaricazione: il codice penale punisce il patrocinatore che prevarica. b. Più genericam., oltrepassare i limiti di ciò che è giusto, comportarsi ...
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prevedere
prevedére v. tr. [dal lat. praevidere, comp. di prae- «pre-» e videre «vedere»] (fut. prevedrò o prevederò; condiz. prevedrèi o prevederèi; per il resto, coniug. come vedere). – 1. Conoscere [...] prendere in considerazione un’ipotesi come possibile: il regolamento non prevede questo caso; spec. nel linguaggio giur.: il codice italiano prevede il reato di diffamazione. ◆ Non usato il part. pres. regolare prevedènte; il latinismo previdènte ha ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....