antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di [...] un codice; monumento venerabile per la sua a.; nella antiquità e continuazione del dominio sono spente le memorie e le cagioni delle innovazioni (Machiavelli). 2. Età antica, in contrapp. all’età di mezzo (o medioevo) e all’età moderna: durante l’a.; ...
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z, Z
(żèta) s. f. o m. – Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino, derivata dalla zeta dell’alfabeto greco, che nella forma maiuscola ha lo stesso segno Z (svoltosi da quello originario [...] Zahl «numero») indica l’anello dei numeri interi. In metrologia, z- e Z- sono simboli dei prefissi, rispettivamente, zetto- e zetta-. ◆ Nel codice alfabetico internazionale, la lettera z viene convenzionalmente identificata dalla parola zulu o zulù. ...
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manetta
manétta s. f. [der. di mano]. – 1. Leva per il comando a mano, diretto o indiretto, di organi meccanici e spec. di dispositivi di motori: per es., l’acceleratore a mano in ciclomotori e motocicli, [...] sbarra trasversale, usate per il trasferimento dei detenuti: mettere le m.; essere in manette. Con sign. fig., non com., in frasi allusive ai metodi polizieschi di un governo o di un regime oppressore: applicare il codice, il sistema delle manette. ...
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scriptorium
〈skriptòrium〉 s. neutro, lat. mediev. (pl. scriptoria). – Termine equivalente all’ital. scrittoio (che ne deriva): nell’alto medioevo indicava l’ambiente (officina scrittoria), annesso a [...] (scriptores) si riunivano per eseguire il lavoro di trascrizione dei testi manoscritti, ma anche di manifattura del codice (preparazione della pergamena, confezione dei fascicoli, legatura): lo s. vescovile di Verona; il monastero di S. Colombano ...
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scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri [...] s., espressioni con cui si introduce o si conclude una testimonianza autorevole: è s. nel Vangelo che ...; come sta s. nel codice, e sim.; frequente, nell’uso fam., e con tono risentito: e dove sta scritto che a rimetterci debba essere proprio io? b ...
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malgoverno
malgovèrno (o 'mal govèrno') s. m. – 1. Cattiva amministrazione di beni pubblici o privati; in senso più ampio, sistema politico in cui l’esercizio del potere e il controllo amministrativo [...] o degli animali che si hanno in custodia: omessa custodia o m. di animali, contravvenzione prevista dall’art. 672 del codice penale in quanto costituisce pericolo per l’incolumità pubblica; anche maltrattamento: E ’l mastin vecchio e ’l nuovo da ...
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cronotachigrafo
cronotachìgrafo s. m. [comp. di crono-, tachi- e -grafo]. – Speciale tipo di tachimetro registratore che viene installato talora in automezzi pesanti per consentire di registrare insieme [...] la velocità a cui viaggia il veicolo e i tempi di guida e di riposo del guidatore, allo scopo, per es., di poter controllare che siano rispettate le norme del codice stradale o quelle stabilite dall’azienda proprietaria dell’automezzo. ...
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in articulo mortis
〈in artìkulo ...〉 locuz. lat. eccles. (propr. «sul punto di morte»). – Espressione usata soprattutto nelle frasi assolvere, assoluzione in articulo mortis, che risalgono al Concilio [...] tridentino, ma sono sostituite, nel codice di diritto canonico (can. 882, 884 nel vecchio, corrispondenti a 976, 977 nel nuovo) con la locuz. in periculo mortis, usata anche (can. 1098 e rispettivam. 1116) per il matrimonio contratto in extremis. V. ...
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insordescenza
insordescènza s. f. [der. del lat. tardo insordescĕre; v. la voce prec.]. – Nel diritto canonico (in base al canone 2340 del codice non più in vigore), lo stato di chi per un anno permane, [...] senza segni di pentimento, nella violazione della legge che ha causato l’irrogazione della scomunica (o della sospensione), sicché diviene sospetto di eresia ...
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h, H
(acca) s. f. o m. – Ottava lettera dell’alfabeto latino, nel quale indicava, come già originariamente in greco (dove in seguito venne sostituita dallo spirito aspro ῾), la fricativa laringale. L’aspirazione [...] ettogrammo; hm, ettometro; hl, ettolitro); nella grafia maiuscola, H è simbolo, in elettrologia, dell’henry, unità di misura di induttanza. Nel codice alfabetico internazionale, la lettera h viene convenzionalmente identificata dalla parola hôtel. ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....