banda3
banda3 s. f. [dal fr. bande, che è dal franco binda (cfr. benda)]. – 1. Striscia, lista in genere. In partic.: a. In araldica, pezza onorevole posta diagonalmente nello scudo, di cui occupa la [...] successive righe trasversali (righe di banda), con un numero vario di fori la cui configurazione corrispondeva, secondo un codice prefissato, ai diversi caratteri alfanumerici, serviva come supporto per l’introduzione dei dati nel calcolatore, con la ...
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monco
mónco agg. [prob. incrocio di manco1 e tronco1] (pl. m. -chi). – 1. a. Di persona che, per amputazione subìta o per difetto di nascita, sia mutila di un arto o di una sua parte (si dice soprattutto [...] sua parte, incompleto: si esprimeva con frasi m., con parole m.; le notizie giungevano m.; istruzione, cultura, educazione m.; il codice ci è giunto m. delle ultime pagine (più com. mutilo); Quella ancor monca piange a capo chino, Spargendo or acqua ...
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cadavere
cadàvere (ant. cadàvero) s. m. [dal lat. cadaver]. – Il corpo umano, dopo la morte: lo trovò già c.; comporre il c. nella bara; seppellire, cremare il c.; imbalsamazione di un c.; bianco, freddo [...] fig., essere un c. ambulante, un c. che cammina, di persona assai magra, sfinita; vilipendio di c., sottrazione, occultamento, distruzione di c., reati previsti dal codice penale. ◆ Dim. cadaverino, per indicare soprattutto il cadavere di un bambino. ...
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vilipendio
vilipèndio s. m. [dal lat. mediev. vilipendium, affine a vilipendere (v. la voce prec.)]. – Il vilipendere o l’esser vilipeso; disprezzo, disistima espressi con parole, scritti o atti gravemente [...] agendo così, ti esponi al v. di tutti. In diritto penale, reato di v., figura di reato prevista dal codice penale, consistente nell’offendere con parole, scritti o atti di grave e offensivo disprezzo valori ritenuti particolarmente degni di rispetto ...
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assoluzione
assoluzióne s. f. [dal lat. absolutio -onis, der. di absolvĕre «sciogliere, assolvere»]. – L’atto dell’assolvere, in accezioni specifiche: 1. Proscioglimento dell’imputato nel dibattimento [...] ); a. per insufficienza di prove (o a. con formula dubitativa), formula assolutoria abolita nel 1989 con l’adozione del nuovo codice di procedura penale (ma l’espressione continua a essere usata nel linguaggio comune); chiedere l’a. di un imputato; a ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] legislazione penale, r. molesti, quelli che disturbano la pubblica quiete, i cui autori sono perciò perseguibili con le pene previste dal codice. b. Voce, o insieme di voci, in quanto percepite come un suono più o meno confuso o indistinto: non fate ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui [...] analogica (la variazione di una tensione, di una corrente, ecc.), e di s. digitale quando il messaggio è trasmesso in codice binario. Nella tecnica televisiva, s. d’immagine è il segnale d’uscita di un tubo da ripresa televisiva (iconoscopio, orticon ...
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segnalimite
segnalìmite s. m. [comp. di segnare e limite]. – Nel regolamento del Codice della strada, s. (o delineatore) stradale, denominazione dei dispositivi (prismi di pietra o cemento o di plastica [...] con catarifrangenti, palettati, ecc.) posti lungo i margini della carreggiata stradale o della banchina allo scopo di accrescere la visibilità del ciglio e conseguentemente rendere evidente, anche a distanza, ...
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messaggio
messàggio s. m. [dal fr. message, der. del fr. ant. meis, che è il lat. mĭssus (s. m.) «messo, inviato»]. – 1. a. Notizia, annuncio, comunicazione e sim., che si trasmette ad altri a voce o [...] di informazioni e di segnali, di vario genere e contenuto, che, comunque espresso, viene tradotto in un determinato codice secondo precise regole di combinazione e trasmesso attraverso opportuni canali da un soggetto, ente, organo, sistema (emittente ...
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cartulazione
cartulazióne (o cartolazióne; anche cartulatura o cartolatura) s. f. [der. di cartulare]. – Atto, effetto, modo del cartulare: provvedere alla c. di un codice, per lo più segnando numeri [...] progressivi sul recto di ciascuna carta ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....