zerozerosette
żèrożèrosètte (o żèro żèro sètte; propr. 007), s. m. e f., invar. – Nome, o più esattamente codice di riconoscimento, come agente del Servizio segreto britannico, di un personaggio, James [...] Bond, nato dalla fantasia dello scrittore inglese Jan Fleming (1908-1964) che a lui dedicò una serie di romanzi d’avventure e di spionaggio, da cui poi varî registi americani ricavarono film molto fortunati, ...
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trasmettere
trasméttere v. tr. [dal lat. transmittĕre, comp. di trans- «trans-» e mittĕre «mandare», rifatto su mettere] (coniug. come mettere). – 1. Trasferire, far passare quanto è in sé, o è proprio, [...] ; il radiotelegrafista della nave, o dell’aereo, ha trasmesso l’S.O.S.; t. un messaggio in chiaro, o in cifra, in codice (con accezione partic., t. il pensiero, in metapsichica: v. trasmissione, n. 1 a); con uso assol.: la nave, l’aereo, il quartier ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] cui forma, reale o schematica, ricorda una L maiuscola: antenna a L in radiotecnica, filtro a L in elettrotecnica, ferri a L, edificio a L, ecc. Nel codice alfabetico internazionale, la lettera l viene convenzionalmente identificata dal nome Lima. ...
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trasmissibile
trasmissìbile agg. [dal fr. transmissible, der. del lat. transmissus «trasmesso»]. – Che si può trasmettere: caratteri biologici t. ereditariamente; diritti, beni t., non t.; malattie t. [...] per contagio; messaggi segreti t. solo in cifra o in codice. ...
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trasmissione
trasmissióne s. f. [dal lat. transmissio -onis, der. di transmittĕre «trasmettere», part. pass. transmissus]. – In genere, l’operazione, l’azione, il fatto di trasmettere. 1. a. Trasferimento, [...] satellite; la t. è stata bruscamente interrotta; inizio, fine della t.; intercettare, decifrare una t. in cifra, in codice; t. dati, trasmissione a distanza di dati, soprattutto per la loro elaborazione elettronica. Al plur., il complesso dei varî ...
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compilare
v. tr. [dal lat. compīlare «saccheggiare», quindi «comporre uno scritto prendendo qua e là»] (io compìlo, meno corretto còmpilo, ecc.). – 1. Scrivere, comporre, raccogliendo e ordinando materiale [...] tratto da altre opere o fonti: c. un vocabolario, una grammatica, un’antologia, un codice di leggi; c. un giornale. Più genericam., scrivere, stendere, redigere, ma sempre di opere che non richiedono originalità e in cui si debbano raccogliere e ...
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napoleonico
napoleònico agg. (pl. m. -ci). – Dell’imperatore Napoleone I: vittorie, campagne n.; codice n.; impero n.; strategia n., degna di Napoleone, simile alla sua; spesso scherz., posa, attitudine [...] n., peculiari di Napoleone o di suoi imitatori. Anche, che si riferisce a Napoleone: letteratura n., dedicata alla sua figura, alle sue vicende; oppure dei tempi di Napoleone: il periodo n.; stile n., ...
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compilazione
compilazióne s. f. [dal lat. compilatio -onis]. – Attività svolta per compilare: la c. di un’antologia, del codice, di un giornale; è solo un lavoro di c., esprimendo un giudizio limitativo [...] sull’originalità di un’opera. In senso concr., l’opera stessa compilata: una buona c.; una c. accurata. ◆ Dim. compilazioncèlla; spreg. compilazionùccia ...
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moralita
moralità s. f. [dal lat. tardo moralĭtas -atis]. – 1. Qualità, condizione di ciò che è conforme a principî morali: la m. di un’azione; m. di costumi; libro, spettacolo, film di scarsa m., persona [...] ’attuazione pratica delle leggi morali: m. pubblica, privata; delitti contro la m. pubblica e il buon costume, previsti dal codice penale. 3. Non com., in luogo di morale, per indicare la conclusione morale, l’insegnamento pratico che può trarsi da ...
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dot
〈dòt〉 s. ingl. (propr. «punto»), usato in ital. al masch. – 1. Unità di misura della velocità di trasmissione telegrafica nei sistemi con codice Morse, espressa dal numero di punti successivi trasmessi [...] in un secondo. 2. In informatica, dot per inch (sigla DPI) «punti a pollice», grandezza che misura il potere risolutore di una stampante su carta, espressa dal numero di punti che la stampante è in grado ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....