parita
parità (ant. paritade) s. f. [dal lat. parĭtas -atis, der. di par «pari1»]. – 1. Il fatto di essere pari; rapporto di uguaglianza o di equivalenza fra due o più cose: p. di grado; p. di diritti [...] di p., metodo impiegato per la segnalazione e per la correzione automatica degli errori nella trasmissione di informazioni in codice binario; tale metodo consiste nell’aggiungere un bit ridondante alla fine di ogni singola informazione, in modo che ...
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in extremis
〈in ekstrèmis〉 locuz. lat. (propr. «nei [momenti] estremi»), usata in ital. come avv. – Negli estremi momenti di vita, in punto di morte. Si usa soprattutto in alcune frasi: essere in e., [...] del linguaggio com. per indicare il matrimonio canonico celebrato in caso di imminente pericolo di morte (in mortis periculo, secondo il codice di diritto canonico, can. 1116). Anche fig.: una nomina fatta in e., da persona la cui autorità sta per ...
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unionista
s. m. e f. e agg. Seguace o sostenitore della coalizione politica dell’Unione; dell’Unione. ◆ Piero Fassino ha confessato all’«Espresso» la sua natura infiammabile. C’è chi scarica la tensione [...] » di ieri e di oggi hanno compiuto nella direzione di smontare scientificamente la «convenienza civile» a rispettare Costituzione e codice civile in materia di matrimonio. (Luca Volontè, Libero, 28 marzo 2006, p. 9, Verso le elezioni) • l’ufficiale ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] ne parla più volte nei «Discorsi»; il problema di cui s’è parlato nel capitolo precedente; che io sappia, il codice non ne parla; la legge, il regolamento, il contratto parla chiaro, non lascia dubbî sull’interpretazione di determinate frasi oppure ...
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suppletivo
agg. [dal lat. mediev. suppletivus, der. di supplere «supplire», part. pass. suppletus]. – 1. Che serve di supplemento, che è stato aggiunto come supplemento: corsi s., istituiti come integrazione [...] una volontà derogatrice del singolo, cioè in quanto il singolo non abbia diversamente disposto: per es., le norme del codice civile sulla comunione dei beni che dispongono, in mancanza di specifiche determinazioni da parte dei comproprietarî, che la ...
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massoneria
massonerìa s. f. [abbrev. di frammassoneria, che è dal fr. franc-maçonnerie, der. di franc-maçon; v. massone1]. – 1. L’associazione segreta dei cosiddetti liberi muratori (v. muratore), costituitasi [...] in Italia tra le associazioni non riconosciute come persone giuridiche, ma lecite e comunque disciplinate dal codice civile. 2. fig. Consorteria, gruppo esclusivo e privilegiato di persone che, esercitando collettivamente il proprio potere ...
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degradazione
degradazióne s. f. [dal lat. tardo degradatio -onis, der. di degradare (v. degradare); nei sign. 2 e 3 ricalca il fr. dégradation]. – 1. a. Pena prevista dal codice penale militare che comporta [...] la perdita delle decorazioni, delle pensioni per servizî precedentemente prestati e l’incapacità assoluta a servire nelle forze armate e a coprire ogni pubblico impiego. b. Nell’antica organizzazione della ...
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braille
‹bràai› (o Braille) s. m. o f. e agg. – Denominazione internazionale (dal nome dell’ideatore, l’insegnante fr. Louis Braille, 1809-1852) di un sistema di scrittura per i ciechi (scrittura o codice [...] b., ma comunem. detto alfabeto b., e nell’uso anche assol. il b. o la b., con iniziale minusc. o più spesso maiusc.), costituito dalle 64 disposizioni che può assumere, in ideali tessere contenenti ciascuna ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] csi, Comunità degli Stati Indipendenti, comprendente gran parte dell’ex URSS; S. P., Scuole Pie; P. S., Pubblica Sicurezza, ecc. Nel codice alfabetico internazionale, la lettera s viene convenzionalmente identificata dalla parola spagnola sierra. ...
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riscontrare
v. tr. [der. di contro; nei sign. del n. 1, comp. di ri- e scontrare] (io riscóntro, ecc.). – 1. a. Scontrare di nuovo, spec. nel rifl. recipr.: i due eserciti si riscontrarono il giorno [...] r. la copia con l’originale; r. una citazione col testo, la bozza di stampa con il dattiloscritto; r. un codice, un manoscritto con un altro, in filologia, collazionarli, rilevando le eventuali varianti; r. un’ipotesi con l’esperienza, per saggiarne ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso di scrittura e infine il libro manoscritto...
Vedi CODICE dell'anno: 1959 - 1994
CODICE (Codex)
Red.
Come forma di libro, il c. si può definire una collezione di fogli piegati e riuniti insieme e protetti, generalmente, da una copertina. Il c. cominciò ad entrare nell'uso nel II sec....