villeggiare
v. intr. [der. di villa] (io villéggio, ecc.; aus. avere). – 1. ant. o letter. Stare, vivere in villa, in una residenza padronale di campagna. 2. Passare un determinato periodo di tempo, [...] o dal centro in cui si ha la residenza abituale: andare a v. al mare, sui laghi, in montagna, in una località di collina, in campagna; ho villeggiato per varî anni in Casentino; dove andate a v. questa estate? ◆ Part. pres. villeggiante, anche come s ...
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sparso
agg. [part. pass. di spargere]. – 1. a. Messo, collocato, o che comunque si trova qua e là: riordinare le schede s. sulla scrivania; case s. sulla collina; agenti di polizia s. un po’ dappertutto; [...] spalle, sciolti, non raccolti (con costruzione poetica: Sparsa le trecce morbide Sull’affannoso petto, Manzoni). c. letter. Cosparso: colline ridenti s. di case; avanti giorno, le strade eran di nuovo s. di crocchi (Manzoni); E di lacrime sparso ...
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arrampicarsi
v. intr. pron. [der. di rampicare] (io m’arràmpico, tu t’arràmpichi, ecc.). – 1. a. Salire aggrappandosi, detto di persone o d’animali, e per estens. di piante o altro: a. sugli alberi, [...] appoggi della roccia. 2. estens. a. Salire con lestezza, con agilità: dovevi vedere come s’arrampicava su per la collina. Nel linguaggio sport., riferito anche a chi compie un’ascensione alpinistica o a chi supera una salita nelle gare ciclistiche. b ...
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innalzare
(letter. inalzare) v. tr. [comp. di in-1 e alzare]. – 1. a. Levare in alto o più in alto, spingere o tirare verso l’alto: i. un peso; i. il piano di sostegno; i. un’insegna; in queste accezioni, [...] terra: montagne che si innalzano al cielo, che s’innalzano oltre i 4000 metri; la strada s’innalza dolcemente seguendo il pendio della collina. 2. Usi fig.: a. Volgere verso l’alto lo sguardo o la mente: i. gli occhi al cielo; Poi ch’innalzai un poco ...
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situare
sitüare v. tr. [dal lat. mediev. situare, der. del lat. situs -us «sito2»] (io sìtuo, ecc.). – Mettere in un posto determinato, dare una collocazione più o meno definitiva; com. soltanto nella [...] forma passiva: questo quadro va situato di fronte alla finestra. ◆ Part. pass. sitüato, anche come agg.: villa situata in cima a una collina; i personaggi situati sulla destra del dipinto; mobili belli e di valore ma mal situati. ...
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piantare
v. tr. [lat. plantare; v. pianta]. – 1. Mettere nella terra un seme, un pollone, o altra parte di una pianta (anche una piantina giovane tolta da un semenzaio), perché attecchisca nel suolo, [...] un’attrezzatura sul terreno, fermandoli o assicurandoli in modo che vi rimangano immobili e saldi: p. i cannoni, le batterie sulla collina; p. un baraccone nella piazza; p. una tenda, o le tende, sul campo (fig., p. le tende in un luogo, stabilirvisi ...
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ciclopasseggiata
s. f. Passeggiata in bicicletta. ◆ Alle 9.30 con partenza da corso Zanardelli, via alla pedalata attraverso la città, iniziativa aperta a tutti. Dieci chilometri di ciclopasseggiata, [...] con ristoro e tappa alla collina di S. Anna per illustrare il percorso per non vedenti in fase di realizzazione. (Gianluca Gallinari, Giornale di Brescia, 13 settembre 2003, p. 8, Cronaca) • l’amministrazione comunale ciampinese ha predisposto alcune ...
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caradociano
agg. e s. m. [dal nome della collina di Caradoc, nello Shropshire, contea dell’Inghilterra occid.]. – In geologia, uno dei piani più elevati dell’ordoviciano (siluriano inferiore), costituito, [...] nello Shropshire, da formazioni argillose o calcaree molto ricche di fossili (brachiopodi, trilobiti, coralli), nel Galles, invece, da scisti a graptoliti ...
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meranese
meranése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Appartenente o relativo alla città di Merano, nota stazione climatica e località turistica dell’Alto Adige (in prov. di Bolzano). 2. s. m. e f. Abitante, [...] originario o nativo di Merano. 3. s. m. M. o m. di collina (ted. Meraner), vino superiore da pasto, di colore rosso rubino e di media gradazione alcolica (11-12°), prodotto con uve dei vitigni Schiava e Tschaggele coltivati nella provincia di Bolzano ...
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podere2
podére2 s. m. [dalla voce prec., passata a un sign. concr.: «ciò che si possiede»]. – Fondo rustico destinato a coltura o suscettibile di coltura, lavorato da una o più famiglie coloniche in [...] proprio o per contratto di affitto o, un tempo, di mezzadria: poderi di piano, di poggio, di collina, di costa, di mezza costa; p. ricco, povero; p. che frutta, che rende, che dà poco frutto; p. coltivato (o tenuto) a grano, a vigna, a olivi; essere ...
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In geografia fisica si considera come c. un rilievo poco elevato (600 m s.l.m.) su un piano, per lo più alluvionale, costituito da roccia in sito oppure da materiali di trasporto eolico, alluvionale o morenico. Da un punto di vista geomorfologico...