omoioideo
omoioidèo agg. [comp. del gr. ὦμος «spalla» e ioide]. – In anatomia, muscolo o. (o scapoloioideo o omoplatoioideo), muscolo pari e simmetrico, esteso, ai lati del collo, dal margine superiore [...] della scapola al corpo dell’osso ioide, e innervato dal nervo ipoglosso; la sua azione è di abbassare e di portare all’indietro l’osso ioide ...
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linfocele
linfocèle s. m. [comp. di linfo- e -cele1]. – In medicina, dilatazione regionale dei vasi linfatici, di natura displastica o parassitaria: nel primo caso si riscontra più spesso al collo, nelle [...] regioni sopraclavicolari; nel secondo, si localizza di preferenza nelle regioni inguinali e crurali, nello scroto, nella vescica urinaria ...
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filare3
filare3 v. tr. e intr. [dal lat. tardo fīlare «ridurre in fili», der. di filum «filo»]. – 1. tr. Ridurre in filo fibre tessili o altro, con operazioni opportune (per le fibre tessili, v. filatura): [...] , mollare lentamente un cavo o una catena in forza, tenendola sempre in potere, sia trattenendola a mano sia facendole prendere un collo, cioè fare un giro, su una bitta; f. per occhio (sottint. di cubia), smagliare e mollare di colpo la catena di ...
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scaleno
scalèno agg. [dal lat. tardo scalenus, che è il gr. σκαληνός, propr. «disuguale, zoppicante»]. – 1. In geometria, triangolo s., non isoscele, cioè avente i lati (e quindi anche gli angoli) a [...] s. (anche come s. m.: lo s. anteriore, medio e posteriore), i muscoli profondi della regione laterale del collo che, in determinate condizioni, innalzano le coste contribuendo ai movimenti inspiratorî, in altre inclinano la colonna cervicale dal lato ...
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scalenotomia
scalenotomìa s. f. [comp. di scaleno e -tomia]. – In chirurgia, la sezione del muscolo scaleno anteriore del collo praticata nella cura chirurgica della sindrome dello scaleno. ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] , gettare, o anche scagliare come proiettile: tirare una p. (o le p.) contro qualcuno; lo gettarono in mare con una p. al collo; per la frase evangelica, divenuta proverbiale, chi è senza peccato scagli la prima p. (Giovanni 8,7), v. peccato, n. 1 b ...
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pelliccia
pellìccia (ant. pillìccia e altre var.) s. f. [lat. tardo pellīcia, agg. femm. der. di pellis «pelle»] (pl. -ce). – 1. a. Il mantello pilifero dei mammiferi, che può essere variamente pigmentato [...] : la p. invernale e estiva dell’ermellino; animali da pelliccia; l’industria, la lavorazione delle p.; una giacca, un collo, un bavero, un manicotto di pelliccia; un cappotto foderato di pelliccia. b. L’indumento stesso di pelliccia, soprattutto ...
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lagena
lagèna s. f. [dal lat. lagena o lagoena (nel sign. 1), gr. λάγυνος o λάγηνος]. – 1. Recipiente, sorta di fiasco o boccale con collo e bocca stretti, usato dai Romani per contenere vino o altri [...] liquidi. 2. In anatomia comparata, nell’orecchio interno dei vertebrati inferiori, estroflessione del sacculo che fa parte del labirinto membranoso; nei mammiferi dà origine a una parte della chiocciola. ...
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rampante
agg. e s. m. [part. pres. di rampare]. – 1. agg. a. Che si arrampica, in atto di arrampicarsi con le zampe, riferito ad animali e alle zampe stesse: uno cimiero d’un mezzo orso con le zampe [...] politico r.; usato assol., come sost.: è un r. (o una r.) capace ma senza scrupoli. b. Nelle costruzioni, arco r. (o arco a collo d’oca), arco con le imposte ad altezza diversa (v. arco). 2. s. m. a. Lo stesso che rampa di una scala, cioè il tratto ...
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lagenaria
lagenària s. f. [lat. scient. Lagenaria, der. del lat. class. lagena «lagena» (recipiente)]. – Genere di piante cucurbitacee con poche specie, tra cui la zucca da farina o da vino (Lagenaria [...] nelle zone temperate; somiglia alla comune zucca, dalla quale però differisce per la corolla rotata, bianca, e per il frutto, con collo più o meno lungo, la cui buccia diventa alla fine legnosa, così che, seccato, serve da recipiente per farina, semi ...
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Nell’Uomo e in altri Vertebrati, la parte superiore e ristretta del tronco, su cui s’articola e si muove la testa, che il c. unisce al torace.
Nell’Uomo il c. corrisponde alla regione delimitata in alto dai confini topografici della testa, in...
collo
Domenico Consoli
. Il vocabolo - che non si trova mai adoperato nella prosa - ha normalmente senso proprio e si riferisce alla figura umana, come nell'abbraccio di Virgilio a D. (Lo collo poi con le braccia mi cinse, If VIII 43), o...