isteresi
istèreṡi (alla lat. isterèṡi) s. f. [dal gr. ὑστέρησις «il venire in ritardo; mancanza, privazione», der. di ὕστερος «posteriore»]. – 1. In fisica, fenomeno d’i., ogni fenomeno in cui il valore [...] , il cui funzionamento è legato a fenomeni di isteresi magnetica. 2. In citologia, i. protoplasmatica, disidratazione dei colloidi protoplasmatici, con conseguente diminuzione della dispersione colloidale; è considerata un fattore di senescenza. ...
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colloidoclasia
colloidoclaṡìa s. f. [comp. di colloide e -clasia]. – In medicina, turbamento dell’equilibrio colloidale del plasma sanguigno (detto anche emoclasia) con tendenza dei colloidi a una minore [...] dispersione e alla flocculazione spontanea; è propria di manifestazioni anafilattiche, nel corso delle quali può manifestarsi in forma acuta (crisi colloidoclasica) ...
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polverizzazione
polveriżżazióne s. f. [der. di polverizzare]. – 1. In genere, operazione con cui si polverizza una sostanza solida o anche liquida (in questo caso detta più propriam. nebulizzazione). [...] che tende a ridurre droghe o altre sostanze medicamentose in polvere. c. P. elettrica, metodo per la preparazione di colloidi metallici, consistente nel far scoccare un piccolo arco voltaico tra due elettrodi del metallo mantenuti sott’acqua. 2. Con ...
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emulsionante
agg. e s. m. [part. pres. di emulsionare]. – In chimica, di sostanza o miscuglio di sostanze che (abbassando la tensione superficiale dei liquidi da mescolare, solvatando le goccioline della [...] in acqua si scindono o no in ioni (e. ionici, e. non ionici), oppure di sostanze che agiscono da colloidi protettori, come la gomma arabica; vengono largamente usate nella smacchiatura e lavaggio dei tessuti, nella preparazione di emulsioni per uso ...
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oncometro1
oncòmetro1 s. m. [comp. di onco(tico) e -metro]. – Dispositivo per misurare la pressione oncotica di soluzioni colloidali (spec. del plasma); simile a un ultrafiltro, permette di determinare [...] la minima pressione necessaria per separare l’acqua dai colloidi. ...
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oncosi
oncòṡi s. f. [dal gr. ὄγκωσις «rigonfiamento», der. di ὀγκόω «gonfiare»]. – In chimica fisica, la capacità di fissare acqua, caratteristica dei colloidi idrofili. ...
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eucolloidita
eucolloidità s. f. [comp. di eu- e colloide]. – In medicina, il normale e armonico contenuto di colloidi nel sangue o in altro liquido organico. ...
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compatto
agg. e s. m. [dal lat. compactus, part. pass. di compingĕre «collegare, unire»]. – 1. Fitto, denso: nebbia, folla, massa compatta. Si dice soprattutto: a) di corpi solidi le cui parti componenti [...] e quindi alto rendimento calorifico; c) di terreno, di solito non lavorato, a grana molto fina e ricco di colloidi (come i terreni argillosi), quindi scarsamente poroso, per cui risultano difficili la circolazione dell’aria e dell’acqua e la ...
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intrinseco
intrìnseco (ant. intrìnsico) agg. [dal lat. intrinsĕcus, avv., «all’interno», comp. di *intrim (affine a intra «dentro») e sĕcus (v. estrinseco)] (pl. m. -ci, ant. o volg. -chi). – 1. Che [...] ; talora sostantivato: intrinseco divenni De la più vaga e cara verginella ... (T. Tasso). 4. In chimica, vengono dette colloidi intrinseci tutte quelle sostanze (per es., le proteine, l’amido, la gomma) che, poste in contatto con determinati liquidi ...
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topochimica
topochìmica s. f. [comp. di topo- e chimica]. – La parte della chimica che studia reazioni localizzate, cioè reazioni che avvengono su una parte limitata di un sistema solido, per es. processi [...] d’invecchiamento, reazioni fra solidi, fra colloidi, ecc. ...
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Stato di aggregazione caratteristico, distinto dalle soluzioni e dalle sospensioni: una sostanza è in tale stato quando è dispersa in un’altra sostanza sotto forma di particelle generalmente amorfe, di dimensioni comprese approssimativamente...