ridare1
ridare1 v. tr. e intr. [comp. di ri- e dare2] (io ridò, tu ridài, ecc.; coniug. come dare). – 1. tr. a. Dare di nuovo: r. lo smalto alle unghie; mi ridai un momento la tua matita, per favore?; [...] nella malattia, o nella povertà, nell’avvilimento; e nelle espressioni ormai rare r. nella rete, nella pania (e assol. ridare: ci ha ridato, ci ridà sempre), ricascarci, anche in senso fig., ricadere in un errore, in una colpa, in un tranello. ...
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caduta
s. f. [der. di cadere, part. pass. caduto]. – 1. L’atto, il fatto di cadere, con le varie accezioni che ha il verbo nel sign. proprio: ha fatto una brutta c. dalla bicicletta; una c. da cavallo, [...] ; la c. di Napoleone. c. Insuccesso nella rappresentazione di un’opera teatrale: la c. della commedia fu clamorosa. d. Il cadere in colpa, in peccato: la c. di Adamo ed Eva; chiese perdono a Dio delle sue frequenti cadute. e. Il cadere malato, quasi ...
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fregare
v. tr. [lat. frĭcare] (io frégo, tu fréghi, ecc.). – 1. a. Passare più volte la mano o un oggetto condotto dalla mano sulla superficie d’un corpo, premendo con più o meno forza: f. il pavimento [...] da sé, fregarsi con le proprie mani, procurare a sé stesso un danno, una perdita, o un malanno fisico, per propria colpa o trascuratezza: ha tardato troppo a concludere l’affare, e s’è fregato; ho voluto uscire senza soprabito con quel ventaccio, e ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] più obbligatorio); fig., scherz., di cosa da trattare con cura perché è l’ultima che resta; Molte fïate già pianser li figli Per la colpa del padre (Dante); i f. dei f., i lontani discendenti; i figli d’Adamo, i f. d’Eva, gli uomini, l’umanità: il ...
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gastrogaudente
s. m. e f. (scherz.) Chi ama godere della buona tavola. ◆ Domanda: che cos’è una fiorentina senz’osso? Risposta: un falso storico. Gli amanti della carne, della buona carne, sono arrabbiati. [...] , controverso divieto a carico della bistecca con l’osso (alla fiorentina) ha cancellato pudori, azzerato sensi di colpa, fatto riemergere l’orgoglio dei veri gastrogaudenti. (Licia Granello, Repubblica, 10 febbraio 2001, p. 29, Cronaca) • Vittorio ...
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paparazzopoli
s. f. inv. Scandalo suscitato dalla diffusione non autorizzata di fotografie scattate da paparazzi. ◆ Tutta colpa di una bionda. Una showgirl platino parla di quel che succede nel «giro» [...] milanese delle veline e aspiranti tali, delle foto e di quegli scambi di favori che passano per il letto, e fu «paparazzopoli». (Maria Corbi, Stampa, 8 dicembre 2006, p. 9, Cronache Italiane) • Forse gli ...
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menda1
mènda1 s. f. [lat. mĕnda, forma parallela a mĕndum (dello stesso sign.: v. mendo), di etimo ignoto], letter. – Difetto non grave, soprattutto in opere d’arte o di letteratura, o anche in prodotti [...] del lavoro e della tecnica: rilevare, correggere le m.; opera piena di mende. Meno com. riferito a persona: ognuno di noi ha qualche m.; anticam., colpa morale, peccato: Facendo celebrargli offici e messe, In remission de le passate m. (Ariosto). ...
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rio1
rio1 agg. e s. m. [lat. reus: v. reo1], poet. – 1. agg. Reo, colpevole; soprattutto negli usi fig., avverso, perverso, malvagio: Sì che fortuna od altro tempo rio Non ci potesse dare impedimento [...] a beltà periglio (Foscolo); dalle stanche ceneri Sperdi ogni ria parola (Manzoni). 2. s. m. Nell’uso ant., con valore neutro, reità, colpa, peccato: ma sente Che glie despiace onne rio (Iacopone); per null’altro rio Lo ciel perdei che per non aver fé ...
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voratore
voratóre s. m. (f. -trice) [dal lat. vorator -oris, e voratrix -icis, der. di vorare], ant. o letter. – Divoratore, mangiatore; in senso proprio: nome acquista D’illustre voratore (Parini); [...] e fig., che annienta, distrugge: fracasso di guerra voratrice (V. Monti); Devoti essi a la livida Colpa ed al vorator morbo son già (Carducci). ...
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sporco
spòrco agg. e s. m. [lat. spŭrcus; la -ò- tonica aperta deriva dall’accostamento paretimologico a pòrco] (pl. m. -chi). – 1. Detto di oggetto (o della superficie di un oggetto) la cui nettezza [...] essere incensurato; avere la coscienza s., essere consapevole di aver commesso qualche mancanza, qualche cattiva azione, di essere in colpa o in difetto. d. Riferito ad alcuni colori, indica tonalità non pura, mescolanza con il grigio o con il nero ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del diritto la c. assume maggiore rilevanza...
colpa
Fernando Salsano
Con valore assoluto, significa il giudizio negativo o l'imputazione che ricade su di un fallo o sul suo autore, presunto o reale, come in Pg XXXIII 99 cotesta oblivïon chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia (cfr....