incolpare
v. tr. [dal lat. tardo inculpare, comp. di in-1 e culpare «incolpare»] (io incólpo, ecc.). – Ritenere o dichiarare colpevole; attribuire a una persona la responsabilità diretta o indiretta [...] si è incolpato di tutto quello che è accaduto (si è attribuita cioè la colpa); rifl. recipr.: s’incolpavano l’un l’altro. Differisce da accusare, in quanto la colpa può essere soltanto attribuita, anche tacitamente, senza un’espressa accusa; e non ha ...
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sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] mia vita s. i libri. c. Di cosa o animale che, scendendo o cadendo dall’alto, va a posarsi su una superficie o la colpisce: la pioggia batteva monotona s. i tetti; due bombe caddero s. il ponte della nave; il falco piombò s. i pulcini; fig.: le ombre ...
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scusare
scuṡare v. tr. [lat. excūsare, der. di causa «causa, colpa», col pref. ex-; v. anche escusare]. – 1. a. Scagionare, discolpare, giustificare in tutto o in parte una persona dalla colpa, dalla [...] per il regalo, scusate se è poco! 2. rifl. a. Giustificarsi, scagionarsi: è inutile che cerchi di scusarti, lo so che è colpa tua; scusarsi per il ritardo, per il disturbo; non stare a scusarti tanto, è proprio inutile!; prov., chi si scusa si accusa ...
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pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. [...] condannare a morte). 2. a. Patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa; in partic., dolore, sofferenza morale: mi raccontò tutte le sue p.; Non avere da scrivere nulla Dà quella p. infantile ...
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discolpare
v. tr. [der. di colpa, col pref. dis-1] (io discólpo, ecc.). – Difendere dall’accusa di una colpa, sia dimostrando l’inesistenza della colpa stessa, sia adducendo ragioni che attenuino la [...] colpevolezza: d. un collega; fig.: la sua stessa condotta lo discolpa. Nel rifl., discolparsi, addurre argomenti in prova della propria innocenza, giustificare il proprio operato: discólpati!; non volle ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] averci a che fare, entrarci in qualche modo: avere p. in un’impresa, in un affare, in un intrigo; avere p. nel merito, nella colpa; ho anch’io avuto p. in quest’opera; io non ho avuto nessuna p. in tutta questa faccenda; non voglio avere p. in questi ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), [...] sim.) in penitenza dei proprî peccati; e in senso ampio, fare penitenza, espiare i proprî errori, ravvedersi, fare ammenda di una colpa, e sim.; prov., chi ha fatto il peccato, faccia la p., ne sconti le conseguenze. Per estens., le pene che soffrono ...
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scandalo
scàndalo (pop. scàndolo) s. m. [dal lat. tardo scandălum, gr. σκάνδαλον «ostacolo, inciampo, insidia»]. – 1. a. Turbamento della coscienza e della serenità altrui, provocato da azione, contegno, [...] che dà scandalo; azione o omissione riprovevole in sé o in apparenza, che è, al prossimo, incitamento o occasione di colpa; più genericam., parola, azione o fatto che offende la coscienza e i sentimenti morali, suscitando sdegno e riprovazione: il ...
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veniale
agg. [dal lat. tardo venialis, der. di venia (v. la voce prec.)]. – Meritevole di venia, di perdono, riferito a mancanza e colpa, in quanto ritenuta non grave: è una colpa v., una bugia veniale. [...] Si usa ormai quasi esclusivam., anche nella lingua corrente, nell’espressione della teologia morale cattolica peccato v., trasgressione di una legge d’importanza secondaria, che costituisce pur sempre ...
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ingiusto
agg. [dal lat. iniustus, comp. di in-2 e iustus «giusto»]. – 1. Di persona, che non osserva, abitualmente o in singoli casi, i principî della giustizia e dell’equità nell’operare o nel giudicare: [...] un provvedimento i.; per estens., immeritato: un rimprovero i.; immotivato, privo di fondamento: un sospetto i.; o sproporzionato alla colpa: una i. punizione; talora anche ingiustificato, fatto senza adeguato motivo: sono i. lagnanze. Come s. m. con ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del diritto la c. assume maggiore rilevanza...
colpa
Fernando Salsano
Con valore assoluto, significa il giudizio negativo o l'imputazione che ricade su di un fallo o sul suo autore, presunto o reale, come in Pg XXXIII 99 cotesta oblivïon chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia (cfr....