diffalta
(o difalta) s. f. [dal fr. ant. defaute], ant. – Difetto, sia nel senso di mancanza, scarsità: per d. di vittuaglia si rendeo (G. Villani); di farina non vi fu diffalta (D’Annunzio); sia nel [...] senso di fallo, colpa: Piangerà Feltro ancora la difalta De l’empio suo pastor (Dante). ...
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temerario
temeràrio agg. [dal lat. temerarius, der. dell’avv. temĕre «alla cieca, avventatamente»]. – 1. a. Che si espone a un pericolo senza necessità e senza riflessione, con un comportamento sconsiderato [...] sospetto t. in quanto questo è solo un atteggiamento che non giunge a formulare un giudizio) è considerato grave colpa; lite t., in diritto, azione giudiziaria intentata senza validi e sufficienti fondamenti giuridici o con la consapevolezza di avere ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] perderne una; è stato malato e ha perduto molte lezioni; p. un punto, in lavori a maglia, far cadere una maglia. P. colpi, anomalia che si verifica in una macchina per difettosa alimentazione, in partic. nel motore a scoppio a causa di un difetto di ...
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perdonanza
s. f. [dal fr. ant. pardonance, der. di pardoner (mod. pardonner) «perdonare»], ant. – 1. Perdono (di offesa recata o di colpa commessa): piagnendo gli si lasciò cadere a’ piedi e umilmente [...] d’ogni oltraggio passato domandò p. (Boccaccio); talora ripreso nell’uso letter. mod., anche con il sign. di scusa, venia: se ho detto mal, domando p. (Goldoni); chiese di nuovo p. alla madre, d’aver taciuto ...
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perdonare
v. tr. e intr. [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare «condonare» per sostituzione di prefisso] (io perdóno, ecc.). – 1. tr. a. Non tenere in considerazione il male ricevuto [...] la città senza p. né a donne né a bambini; è una lingua maledica che non perdona a nessuno; anche di malattie che colpiscono in modo grave o contagioso e spesso mortale (come sinon., meno com., di risparmiare): il colera non perdonò né a poveri né a ...
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incorrere
incórrere v. intr. [dal lat. incurrĕre, comp. di in-1 e currĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere). – 1. Andare incontro, cadere, incappare in cosa che reca danno o pregiudizio, [...] e per lo più per colpa o negligenza propria: i. in un errore; i. in una pena, in una multa, nel rigore delle leggi, nella scomunica; quanto sofferse, in quanti E di terra e di mar perigli incorse (Caro). Anticam. anche trans.: i. un errore, una pena. ...
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sgabellare
v. tr. [der. di gabella, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sgabèllo, ecc.). – 1. ant. Sdaziare, pagare la gabella. 2. Come intr. pron., sgabellarsi, fig., non com., liberarsi di una persona [...] incombenze non gradite: non riesco a sgabellarmi di quel seccatore; ora, per sgabellarsi d’ogni rimorso, voleva gettar la colpa addosso a lui (Pirandello); assol. sgabellarsela, sottrarsi a qualcosa di pericoloso o di spiacevole: anche questa volta è ...
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castigo
(tosc. gastigo) s. m. [der. di castigare] (pl. -ghi). – Punizione che si infligge a chi ha commesso una colpa, una trasgressione, una disubbidienza, con lo scopo di correggerlo: dare un c.; meritare [...] un c.; c. leggero, aspro, severo, esemplare, efficace, salutare; c. corporali, attuati con punizioni fisiche; è un vero c., è un bel c., parlando di persona molesta e noiosa; un c. di Dio, una calamità ...
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casto
agg. [lat. castus, prob. connesso con carere «esser privo» (e quindi propr. «esente da colpa»)]. – 1. a. Che si astiene, con gli atti e con la mente, dai piaceri sessuali, sia in modo assoluto [...] (una fanciulla c.; le c. vergini) sia con l’osservanza di precise norme morali (come per es. la fedeltà coniugale: sposa, moglie c.; la c. Penelope): mantenersi c.; serbarsi c.; fare il c. Giuseppe o la ...
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rifritto
agg. e s. m. [part. pass. di rifriggere]. – 1. agg. Fritto di nuovo: pesce r., olio r.; in usi fig., argomenti r., già detti o scritti mille volte, risaputi fino alla noia; scuse fritte e rifritte; [...] La colpa non è mia Se troverai descritte Cose fritte e rifritte (Giusti), dette e ridette a sazietà. 2. s. m. Nell’uso ant., soffritto. Ora com. solo nella frase saper di rifritto, riferendosi al cattivo odore che mandano i tegami o le padelle in cui ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del diritto la c. assume maggiore rilevanza...
colpa
Fernando Salsano
Con valore assoluto, significa il giudizio negativo o l'imputazione che ricade su di un fallo o sul suo autore, presunto o reale, come in Pg XXXIII 99 cotesta oblivïon chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia (cfr....