gola
góla s. f. [lat. gŭla]. – 1. a. Termine generico con cui si designa soprattutto la faringe orale e la parte alta del tubo laringo-tracheale e dell’esofago: malattie della g., le affezioni morbose [...] . Per metonimia, ghiottoneria, ingordigia, golosità, considerata dalla morale cattolica uno dei sette vizî capitali: il vizio della g.; Per la dannosa colpa de la gola, Come tu vedi, a la pioggia mi fiacco (Dante); La g. e ’l sonno e l’oziose piume ...
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recidivare
v. intr. [der. di recidivo] (aus. avere). – Essere recidivo: r. in una colpa, nel peccato; r. in un reato, in diritto penale; r. in una malattia, in medicina, e, con la malattia come soggetto: [...] l’afta, o la follicolite, tende a recidivare. ◆ Part. pres. recidivante, frequente come agg. nel linguaggio medico: malattia, frattura recidivante ...
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recidivo
agg. [dal lat. recidivus, der. di recĭdĕre «ricadere», comp. di re- e cadĕre «cadere»]. – Che è ricaduto, per sua volontà o involontariamente, in una situazione di colpa o comunque negativa. [...] gli stessi peccati che già aveva confessato e per i quali già si era impegnato a emendarsi. 2. In medicina, colpito dal riacutizzarsi di un processo morboso o da una situazione patologica già risolti, almeno apparentemente, o in via di guarigione ...
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sortire2
sortire2 v. tr. [lat. sortire e sortiri, der. di sors sortis «sorte1»] (io sortisco, tu sortisci, ecc.), letter. – 1. a. Estrarre a sorte, sorteggiare: Chi de’ di voi combatter sortirete (Ariosto). [...] in sorte; destinare: Dintorno al fosso vanno a mille a mille, Saettando qual anima si svelle Del sangue più che sua colpa sortille (Dante); Perch’a sì alto grado il ciel sortillo (Petrarca); quegl’ineffabili Giorni ... Che sì fugaci e brevi il cielo ...
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involontarieta
involontarietà s. f. [der. di involontario], non com. – Il fatto di essere involontario: riconoscere l’i. di una colpa, di un danno. ...
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involontario
involontàrio agg. [dal lat. tardo involuntarius, comp. di in-2 e voluntarius «volontario»]. – Non volontario, di cosa fatta senza il concorso della volontà, senza deliberata intenzione: [...] movimento i.; fallo, errore i.; colpa, omissione i.; essere l’i. testimone, o protagonista, di una vicenda; sono stato io la causa i. del danno. Raro, in funzione predicativa, senza o contro la volontà di una persona: Non fia ch’involontari io vi ...
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sospetto1
sospètto1 agg. [lat. suspĕctus, part. pass. di suspicĕre «sospettare»]. – Che dà adito a sospetti, che dà motivo di sospettare; riferito a persone: un individuo, un figuro s., poco rassicurante, [...] che denuncia cattive intenzioni; sostantivato: la polizia tiene d’occhio i s.; determinando la colpa: un funzionario s. di concussione; anche in usi estens.: un testimone, un arbitro, un giudice s. di parzialità; uno scrittore non s. di conformismo; ...
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sospetto2
sospètto2 s. m. [deverbale di sospettare; cfr. lat. suspectus -us «il guardare in alto, dal di sotto»]. – 1. Dubbio, più o meno fondato, nei riguardi di persone e del loro comportamento, in [...] , giustificato, ingiustificato, assurdo. In partic., dubbio, presunzione che una persona sia responsabile di un delitto o di una grave colpa, o che un fatto, un comportamento rivesta carattere di reato o comunque di colpevolezza: la polizia ha dei s ...
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inemendabile
inemendàbile agg. [dal lat. inemendabĭlis]. – Non emendabile; che è impossibile o difficile emendare (soprattutto in senso morale): difetto, colpa, vizio i.; individui i.; anche con riferimento [...] all’emendazione filologica d’un testo: un passo corrotto e inemendabile. ◆ Avv. inemendabilménte, senza possibilità di correzione: un ambiente sociale inemendabilmente guasto ...
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inemendabilita
inemendabilità s. f. [der. di inemendabile], letter. – L’essere inemendabile: l’i. di una colpa, di un vizio; i. di un testo. ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del diritto la c. assume maggiore rilevanza...
colpa
Fernando Salsano
Con valore assoluto, significa il giudizio negativo o l'imputazione che ricade su di un fallo o sul suo autore, presunto o reale, come in Pg XXXIII 99 cotesta oblivïon chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia (cfr....