lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] , ti reggo io; mi sto lasciando andare a un nuovo amore; fig., in senso morale, cedere al vizio, a una colpa, abbandonarsi senza resistenza a una condotta riprovevole (con altro senso fig., seguito da complemento, non guardarsi dal fare una cosa: s ...
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inescusabile
inescuṡàbile agg. [dal lat. inexcusabĭlis, comp. di in-2 e excusabĭlis «scusabile»]. – Che non può essere scusato, che non è meritevole di scusa: errore, ignoranza, colpa i.; il suo comportamento [...] è davvero inescusabile ...
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cosa
còsa s. f. [lat. causa «causa», che ha sostituito il lat. class. res]. – 1. È il nome più indeterminato e più comprensivo della lingua italiana, col quale si indica, in modo generico, tutto quanto [...] allegria c’è? cos’hanno di bello, tutti costoro? (Manzoni). Ripetuto, esprime stupore per quanto ci vien detto: cosa cosa? la colpa sarebbe mia? 7. Locuz. particolari: per prima c., innanzi tutto; sopra ogni c., più di tutto; fra l’altre c., oltre ...
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inespiato
inespïato agg. [dal lat. tardo inexpiatus]. – Non espiato, detto soprattutto di colpa o delitto che non ha avuto la giusta punizione. ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con [...] coscienza più intima; avere qualcosa, avere un peso sulla c., sentirsi colpevole; mettersi qualcosa sulla c., commettere un torto, una colpa; levarsi un peso dalla c., adempiere a un obbligo, riparare al mal fatto; avere la c. netta, pulita, non aver ...
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condegno
condégno agg. [dal lat. condignus, comp. di con- e dignus «degno»]. – 1. ant. Degno: io non son c. d’essere apostolo (Cavalca). 2. a. Adeguato, proporzionato al merito o alla colpa: premio c.; [...] un c. castigo; una retribuzione c.; fine c. delle sue scelleratezze (Guicciardini). b. Nel linguaggio teol., detto di quelle opere che meritano la grazia secondo una stretta e piena giustizia ...
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ultraintegralista
s. m. e f. e agg. Chi o che è fautore di un integralismo intransigente. ◆ Afghanistan, [Ahmed Shah] Massud pronto al dialogo con i talebani. Ieri a Dushanbe, capitale del Tagikistan, [...] 2001, p. 4, Apocalisse) • [Oliviero] Diliberto è convinto che se al comando dell’Iran c’è oggi un presidente «ultraintegralista» la colpa è di George Bush. (Monica Guerzoni, Corriere della sera, 1° novembre 2005, p. 8, Politica).
Derivato dal s. m. e ...
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poveraccio
poveràccio s. m. (f. -a) [pegg. di povero] (pl. f. -ce). – Persona sventurata, misera, che si trova in tristi o cattive condizioni; per lo più adoperato come espressione (anche generica) di [...] commiserazione: è un p., come può pagare un affitto simile?; che colpa ne ha lui, p.?; poveracci, non si meritavano una simile disgrazia! ...
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mancamento
mancaménto s. m. [der. di mancare]. – 1. tosc. o letter. Con sign. generico, il fatto di mancare o di scarseggiare: grande sciocchezza era porre ne’ sogni alcuna fede, perciò che o per soperchio [...] di cibo o per m. di quello avvenieno (Boccaccio). 2. fig. a. Difetto morale, colpa, peccato: Dio conosce i miei m., e quello che ne conosco anch’io, basta a confondermi (Manzoni). b. Mancanza di riguardo, offesa: Se ignun de’ miei t’ha fatto m. ( ...
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peso2
péso2 s. m. [lat. pē(n)sum: v. penso]. – 1. a. In fisica, la forza (forza peso) che agisce su qualsiasi corpo di massa non nulla posto in un campo gravitazionale; sulla superficie terrestre il [...] hai levato un p. di dosso, mi hai liberato di un grave p.; avere un p. sulla coscienza, per essersi macchiato di una colpa. c. Fastidio, impiccio, noia: fannullone com’è, per la famiglia è soltanto un p.; non voglio essere di p. a nessuno. d. letter ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del diritto la c. assume maggiore rilevanza...
colpa
Fernando Salsano
Con valore assoluto, significa il giudizio negativo o l'imputazione che ricade su di un fallo o sul suo autore, presunto o reale, come in Pg XXXIII 99 cotesta oblivïon chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia (cfr....