rischio
rìschio (ant. risco) s. m. [der. di rischiare]. – 1. a. Eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili (è quindi più tenue e meno certo che pericolo): la strada [...] e c’è il r. di scivolare; provare non è poi un gran r., non comporta gravi r.; correre il r. di ..., rischiare (per colpa tua abbiamo corso il r. di perdere il treno); r. calcolato, messo in conto, nelle previsioni; mettere, porre a r. la propria ...
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fallare
v. intr. [lat. tardo fallare (in glosse), per il class. fallĕre «ingannare» (nel medio passivo «ingannarsi, sbagliare»)] (aus. avere). – 1. Sbagliare, peccare: se ’n ciò fallassi, Colpa d’Amor, [...] non già defecto d’arte (Petrarca); posso aver fallato (Manzoni); anticam. anche con la particella pron. in funzione rafforzativa (cfr. l’uso analogo di sbagliarsi): Sì ch’è forte a veder chi più si falli ...
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s-
– Prefisso presente in molte parole italiane, soprattutto verbi e, in misura minore, aggettivi e sostantivi. Rappresenta in genere la continuazione del lat. ex, preposizione e prefisso (per la forma [...] altri verbi (s-fuggire). 4. Proprio dei composti denominali è anche il valore privativo (scolpare «liberare da colpa», svigorire «privare del vigore», e così sfamare, sfondare, ecc.), anche per significare detrazione (sbucciare, schiodare, slacciare ...
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fallire
v. intr. e tr. [dal lat. fallĕre «ingannare» (nel medio passivo «ingannarsi, sbagliare»), con mutamento di coniug.] (io fallisco, tu fallisci, ecc.). – 1. intr. (aus. avere), ant. Commettere [...] Fare fallimento: commerciante costretto a f.; la ditta è fallita; è andato fallito per la sua imprevidenza. 4. tr. Mancare: f. il colpo, non cogliere il segno; anche assol.: ha tirato molte volte senza mai f.; nel tennis, f. la palla, non riuscire a ...
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aggravare
v. tr. [lat. aggravare, der. di gravis «grave»]. – 1. a. Rendere grave, pesante: a. un carico, una soma; caricare: a. lo stomaco di cibi indigesti; a. la persona, il corpo di vestiti. Riferito [...] nei sign. fig. dell’agg.: a. la pena, aumentarne la durata o la durezza; aggravarsi la coscienza di una colpa, commetterla e sentirne rimorso; circostanze che aggravano il delitto (v. aggravante); quest’imprevista difficoltà aggrava la situazione; il ...
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aggravio
aggràvio s. m. [der. di *aggraviare, variante di aggravare modellata su alleviare]. – 1. Aggravamento, inasprimento: a. fiscali, un a. d’imposte (ant., per ellissi, aggravio senz’altro significò [...] anche imposizione fiscale). Con sign. speciali nell’uso letter.: fare a. di una cosa a uno, ascrivergliela a colpa; fare un a., recare offesa; essere d’a. a uno, cagionargli dispendio, vivere a suo carico. 2. In veterinaria, malattia dei cuscinetti ...
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infedelta
infedeltà s. f. [dal lat. infidelĭtas -atis]. – 1. a. Stato di colpa in cui si pone chi è abitualmente infedele o lo è stato in particolari casi; con sign. più astratto e generico, violazione [...] della fede, inosservanza dell’obbligo della fedeltà: i. coniugale, da parte della moglie o del marito; l’i. di un dipendente, di un funzionario; i. di un ministro, al proprio sovrano o ai principî della ...
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infelice
agg. [dal lat. infelix -icis, propr. «infecondo», comp. di in-2 e felix (v. felice)]. – 1. a. In senso soggettivo, di persona che non si sente felice, che ha lo spirito profondamente rattristato, [...] : avere, mostrare pietà per gli i.; povero i.!; stava l’i., immoto (Manzoni, parlando di don Rodrigo malato di peste nel lazzaretto); colpito dal proiettile, l’i. cadde senza una parola; è un i., non è altro che un i., di persona che conduca vita ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] restare senza parola (ma anche senza parole), non essere più capace di parlare, di dire qualcosa (per sbigottimento, sorpresa, senso di colpa, ecc.); non gli manca che la p., di un animale intelligente, o di un ritratto pieno di vita e di espressione ...
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confarsi
v. intr. pron. [comp. di con- e fare] (mi confàccio, ti confài, si confà, ecc.; coniug. come fare, ma comunem. usato solo nella terza pers. sing. e pl.; rarissimo il part. pass. confatto), letter. [...] al mio stomaco. 3. ant. Concordare, corrispondere: assai bene dimostrano confarsi in questo la pena con la colpa (Boccaccio). ◆ Part. pres. confacèntesi: ogni bellezza antica rigettano come non confacentesi a’ tempi (Carducci); come agg., confacènte ...
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Diritto
Diritto civile
La lesione di un interesse giuridicamente tutelabile implica di regola responsabilità, sia se è prodotta dolosamente sia se è cagionata per c. (art. 2043 c.c.). In tale settore del diritto la c. assume maggiore rilevanza...
colpa
Fernando Salsano
Con valore assoluto, significa il giudizio negativo o l'imputazione che ricade su di un fallo o sul suo autore, presunto o reale, come in Pg XXXIII 99 cotesta oblivïon chiaro conchiude / colpa ne la tua voglia (cfr....