gladiolo
gladìolo (nel sign. 1 anche gladiòlo) s. m. [dal lat. gladiŏlus, dim. di gladius «spada»]. – 1. Genere di piante della famiglia iridacee (lat. scient. Gladiolus), con oltre 150 specie, la maggior [...] comune è il gladiolo dei campi (Gladiolus italicus), con foglie lineari, lanceolate, e infiorescenza a spiga all’apice dello scapo. 2. Coltello con la lama a forma di lancia e il manico a forma di croce, usato nella liturgia orientale per tagliare la ...
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sgozzare
v. tr. [der. di gozzo1, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sgózzo, ecc.). – 1. Uccidere un animale tagliandogli la gola, recidendo la carotide e la trachea; scannare: s. un agnello, un tacchino; [...] i lupi hanno sgozzato due vitelli; per estens., riferito (come compl. oggetto) a persone, uccidere squarciando la gola con un coltello, un rasoio, un pugnale: è stato sgozzato nel sonno da un ignoto assassino. 2. fig. Fare condizioni da strozzino, ...
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sgranatoio2
sgranatóio2 s. m. [der. di sgranare3]. – Nell’allestimento navale, specie di coltello a cuneo, di cui sono muniti gli argani o i mulinelli, per facilitare il distacco della catena dalle impronte [...] del barbotin ...
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enervazione
enervazióne s. f. [dal lat. tardo enervatio -onis, der. di enervare, propr. «togliere i nervi»]. – 1. Intervento chirurgico con cui, per mezzo di sezione, recisione, strappamento o schiacciamento [...] disturbi sensitivi. 2. Metodo di mattazione dei bovini (detto anche metodo spagnolo o napoletano), mediante sezione del midollo allungato, operata con un acuminato coltello che viene conficcato tra l’osso occipitale e la prima vertebra cervicale. ...
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diliscare
v. tr. [der. di lisca, col pref. di-1] (io dilisco, tu dilischi, ecc.), raro. – Togliere le lische: lo coltello con che si diliscano i pesci (Buti). ...
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israelopalestinese
(israelo-palestinese), agg. Che coinvolge i governi e le popolazioni israeliana e palestinese. ◆ Amara ironia, che rovescia su ebrei, vittime millenarie della cristiana calunnia del [...] è la morte da lontano – i lacrimogeni, i missili dal cielo), ravvicinato di là, a tiro di sasso e di fionda, a portata di coltello e di mano che affonda nelle interiora e se ne esalta. (Adriano Sofri, Repubblica, 19 ottobre 2000, p. 1, Prima pagina ...
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raschietto
raschiétto s. m. [der. di raschiare]. – Piccolo arnese che serve a raschiare o nettare raschiando la superficie di un corpo (anche raschiatoio e raschino). In partic.: 1. Piccolo arnese da [...] e inoltre r. vibranti, comandati da un cavetto flessibile rotante. b. Nella tecnologia del legno, attrezzo (detto anche coltello americano) costituito da una piastrina di acciaio fissata a un manico, che serve per asportare piccoli trucioli di legno ...
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mobber1
mobber1 s. m. e f. e agg. inv. Chi o che sottopone un dipendente o un collega di lavoro a vessazioni e pressioni psicologiche. ◆ Eppure, nonostante spesso col manico del coltello in pugno, le [...] aziende «mobber» non hanno di che ridere: né bene, né ultime. Un «mobbizzato» medio riduce i tempi della sua prestazione del 60 per cento. E, il restante 40, se lo spende dallo psicologo. (Francesca Paci, ...
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rasoio
rasóio s. m. [lat. rasōrium, der. di radĕre «radere», part. pass. rasus]. – 1. a. Utensile per radere barba, capelli e altri peli, costituito da una lama rettangolare d’acciaio, con punta arrotondata [...] a un solo taglio. b. Di uso frequente l’espressione iperb. tagliare come un r. o essere un r., essere molto tagliente: questo coltello, o quel trincetto, taglia come un r., è un r., e fig. avere una lingua che taglia come un r. (o semplicem. una ...
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Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale può essere dello stesso materiale della lama e far corpo con essa oppure di altro materiale (corno, legno, avorio ecc.). Sono...
coltello
Andrea Mariani
Abbastanza frequente nel Convivio (sette volte); una sola occorrenza nell'Inferno e due nel Fiore.
È da osservare che la parola è usata quasi sempre in senso proprio (Fiore CVII 11, If XXIX 83, Cv I XI 11, XIII 4 [due...