campiello
campièllo s. m. [lat. mediev. campitellum, dim. di campus «campo»]. – A Venezia e nelle città istriane e dalmate di impronta veneziana, piazzetta ristretta (più piccola di un campo) nella quale [...] sboccano le calli. Il Campiello, titolo di una commedia, in dialetto veneziano, di C. Goldoni (1756), e di un’opera lirica musicata da E. Wolf-Ferrari (1936). Premio Campiello, premio letterario annuale per la narrativa in lingua italiana istituito a ...
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tesi
tèṡi s. f. [dal lat. thesis, gr. ϑέσις (propr. «posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare»]. – 1. a. Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, [...] , demolire una t.; secondo la t. di ..., stando alla t. di ... ; una t. insostenibile, una t. inconfutabile, ecc. Commedia, dramma, romanzo a tesi, nel linguaggio della critica letteraria, opere nelle quali l’autore si propone programmaticamente la ...
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fabula
〈fàbula〉 s. f., lat. – Termine equivalente all’ital. favola, ma conservato nell’uso filologico e letterario nel sign. di «rappresentazione drammatica» (che nell’ital. favola è invece raro), soprattutto [...] per indicare i varî tipi di commedia e tragedia dell’età romana: fabula praetexta (o praetextata), cothurnata, fabula palliata, togata, trabeata (v. rispettivam. pretesta e gli agg. coturnato, palliato2, togato, trabeato1); si trova inoltre nelle ...
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invogliare
v. tr. [der. di voglia] (io invòglio, ecc.). – Indurre voglia, desiderio di qualche cosa, rendere voglioso: i. i clienti all’acquisto; mele così belle che invogliano a mangiarle; i. a fare [...] una cosa, ad andare in un luogo; m’ha parlato con tanto entusiasmo della commedia che mi ha invogliato a vederla; i. i ragazzi allo studio; c’è un tempaccio che non invoglia affatto ad uscire. Con sign. più particolare: lo re ch ’n suo voler ne ’ ...
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recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini. ...
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sosia
sòṡia s. m. e f. [dal lat. Sosia, nome del servo di Anfitrione nella commedia Amphitruo di Plauto (e quindi dell’Amphitryon di Molière); di lui Mercurio prende l’aspetto, generando equivoci e scene [...] comiche], invar. – Persona somigliantissima a un’altra, tanto da poter essere scambiata per questa: è proprio il suo s.; l’ho vista bene: a meno che non abbia una s., era proprio lei ...
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soso
sóso avv. – Variante dell’avv. suso (ant. per su), che si legge nella maggior parte delle edizioni della Divina Commedia, in Inf. X, 45, e già in alcuni manoscritti, per livellamento della rima [...] siciliana (Guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso, Mi dimandò: «Chi fuor li maggior tui?». Io ch’era d’ubbidir disideroso, Non gliel celai, ma tutto gliel apersi; Ond’ei levò le ciglia un poco in soso; ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] corso, la sfilata, il passaggio delle m.; le m. che escono dal veglione. b. Tipo, personaggio fisso della commedia dell’arte italiana (ma che ha i suoi precedenti nell’atellana italica), con nome, costume, atteggiamenti, qualità particolari, spesso ...
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personaggio
personàggio s. m. [dal fr. personnage, der. di personne «persona»]. – 1. Persona ragguardevole e importante per l’alto incarico che ricopre, il potere che detiene, la fama e il prestigio [...] Leopardi). 2. a. Interlocutore di una composizione drammatica: i p. di una tragedia, di una commedia; un p. che non parla; i p. dell’Alfieri, delle commedie del Goldoni; i p. di Shakespeare, di Molière; i caratteri dei p.; interpretare, rappresentare ...
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riportare
v. tr. [dal lat. reportare, comp. di re- e portare «portare»] (io ripòrto, ecc.). – 1. Portare di nuovo: speriamo che tu mi riporti fortuna anche oggi! 2. a. Portare cose o persone indietro, [...] storicamente le manifestazioni: se ti riporti alla religiosità medievale, potrai capire meglio l’allegoria della Divina Commedia. Richiamarsi, riferirsi: l’autore si riporta ad affermazioni fatte nel capitolo precedente; meno com., rimettersi ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...