testo3
tèsto3 s. m. [dal lat. textum -i o textus -us, rispettivam. part. pass. neutro e der. di texĕre «tessere»]. – 1. a. Il contenuto d’uno scritto o d’uno stampato, ossia l’insieme delle parole che [...] del t., o testuale; t. lacunoso, mutilo, guasto, alterato, scorretto, interpolato; t. emendato; t. definitivo; citazioni della «Divina Commedia» fatte dal t. della Società Dantesca; t. critico, stabilito in base ai principî e ai metodi della critica ...
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raccontare
v. tr. [der. di contare, col pref. ra-] (io raccónto, ecc.). – 1. Riferire fatti o parole, spec. a voce: gli piace r. a tutti i fatti suoi; va raccontando i discorsi che sente in casa. Più [...] letterario, sempre tuttavia fatte con tono familiare: r. una novella, una favola; r. la trama di un romanzo, di una commedia, di un film. Con compl. indeterminato: poterla r., averla scampata bella; con intonazione iron., la sa r., di chi spaccia ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] a. Che è temporalmente posteriore a tutti gli altri: l’u. scontro fu il più sanguinoso; la sua u. bricconata è di stamattina; la commedia, o la partita, era alle u. battute; l’u. parola, con varî sign. (v. parola, n. 6 a); le u. parole famose, frase ...
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zibaldone
żibaldóne s. m. [prob. voce onomatopeica, per alteraz. da zabaione]. – 1. ant. a. Vivanda composta di molti e svariati ingredienti. b. estens. Mescolanza di cose diverse; mucchio confuso di [...] compiute, ma solo alcuni z.; l’evoluzione del pensiero del Leopardi si può ricostruire dagli appunti del suo Zibaldone. b. Nella commedia dell’arte, l’insieme di «scenarî» di uno o più autori che costituiva il repertorio di una compagnia. c. estens ...
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braccio
bràccio s. m. [lat. brachium, dal gr. βραχίων] (pl. le bràccia, femm., in senso proprio e come misura, i bracci negli altri sign.). – 1. In anatomia umana, il segmento dell’arto superiore che [...] teatrale si dice recitare a braccio quando s’improvvisa la parte aiutandosi con la mimica (tipo di recitazione proprio della Commedia dell’Arte); oggi anche dell’attore svogliato e disattento o di quello non ben sicuro della parte che gli è stata ...
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anapesto
anapèsto s. m. [dal lat. anapaestus, gr. ἀνάπαιστος, der. di ἀναπαίω «ribattere, battere al contrario», per il fatto che, secondo gli antichi metricologi, è un metro ritmicamente inverso al [...] ascendente, formato da due brevi e una lunga (⌣⌣–́); in sistemi varî, fu largamente usato negli antichi canti di marcia spartani, nella parodo e nell’esodo della tragedia, nella commedia attica, e, presso i Romani, nel dramma arcaico e in Seneca. ...
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epirrema
epirrèma s. m. [dal gr. ἐπίρρημα «aggiunta», comp. di ἐπί «sopra, dopo» e ῥῆμα «detto, discorso»] (pl. -i). – Parte della parabasi dell’antica commedia attica, in cui di solito il semicoro rivolgeva, [...] in tetrametri trocaici, beffe agli spettatori (aveva come corrispondente l’anti-epirrema cantato dall’altro semicoro come finale della parabasi) ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] è suddivisa un’opera teatrale o una proiezione cinematografica (suddivisione che oggi ha per lo più sostituito quella tradizionale in atti): commedia in due t. e sette quadri; film in due t.; una volta, al cinema, si poteva entrare anche all’inizio ...
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parenetico
parenètico agg. [dal gr. παραινετικός, der. di παραίνεσις: v. parenesi] (pl. m. -ci), letter. – Che si propone di esortare o ammonire: la Commedia dunque mette in atto un concetto morale, [...] sotto la forma religiosa della visione, con allegoria, a fine p. (Carducci); letteratura p. (anche assol. parenetica, s. f.); scrivere con intento p.; tono, stile parenetico ...
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candelaio
candelàio s. m. (f. -a) [der. di candela]. – Chi fa o vende candele. Il candelaio, titolo di una commedia di G. Bruno (1582), dove peraltro la parola ha un significato allusivo equivoco. ...
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commèdia Secondo la definizione invalsa nel 16° sec., rappresentazione scenica, generalmente in versi, di una vicenda tratta dalla vita comune, che, attraverso un susseguirsi di casi divertenti, si risolve lietamente. Sopravvive oggi come forma...