luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] : quassù, quaggiù, lassù, laggiù, accanto, altrove, dirimpetto, indietro, dappertutto, per di qua, per di là, ecc. Complementi di luogo: i complementi che esprimono una relazione di luogo, e sono comunem. distinti secondo che indichino il luogo nel ...
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notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, [...] cui si danno le notizie più recenti (nelle edizioni della sera), adottato in passato anche come grido degli strilloni. In complementi di tempo, in alcuni casi indica l’intero periodo notturno, in altri solo un determinato momento di esso; preceduto ...
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complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un [...] In grammatica, proposizioni c., quelle che, oltre agli elementi essenziali (soggetto, predicato, compl. oggetto), hanno anche complementi indiretti. 2. Nel diritto, atto c., atto giuridico risultante dalle manifestazioni di volontà di più soggetti i ...
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mangiare
1. MAPPA Il verbo MANGIARE indica in primo luogo l’azione di ingerire alimenti solidi o semisolidi, a sua volta articolata in tre azioni successive: presa degli alimenti, masticazione, deglutizione [...] luogo l’azione di consumare un pasto (m. a casa, al ristorante; a che ora mangiamo?). 3. MAPPA Usato senza complementi, mangiare indica il nutrirsi (è stato tre giorni senza m.). 4. Dal significato materiale deriva quello figurato di fare guadagni ...
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nutrire
(ant. o letter. nudrire, nodrire, ant. notrire) v. tr. [lat. nūtrīre] (io nutro, ecc.; meno com. io nutrisco, tu nutrisci, ecc.). – 1. a. Fornire a un organismo vivente (uomo, animale, pianta) [...] alimentarsi, assumere il cibo, il nutrimento: bisogna nutrirsi per vivere; per lo più con avverbî o con complementi che indicano la quantità o qualità del cibo, il tipo dell’alimentazione: nutrirsi bene, male, poco, sufficientemente, abbondantemente ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] affettivo: p. uno in odio, in simpatia o antipatia; p. a ben volere. 5. a. Trattare una persona nel modo determinato dal complemento: p. uno con le buone; so ben io come prenderlo; bisogna prenderlo per il suo verso; p. a schiaffi, a pugni, a ...
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sparare2
sparare2 v. tr. e intr. [per sviluppo semantico dal verbo prec.] (come intr., aus. avere). – 1. a. Azionare un’arma da fuoco, facendo esplodere e partire uno o più colpi: s. con la rivoltella, [...] ; e con uso più ampio, riferito a persone: lo tenevano per le braccia, ma lui continuava a s. calci; anche con altri complementi: m’ha sparato un pugno nello stomaco che per poco non me lo sfondava; la mezzala avversaria ha sparato il pallone in rete ...
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presa
présa s. f. [der. (propr., femm. sostantivato) di preso, part. pass. di prendere]. – 1. a. Genericam., l’atto e il modo di prendere, di afferrare: stringere, allentare la p.; lasciare la p.; spec. [...] . c. Appiglio: una condotta che dà p. alle critiche, che dà motivo, occasione alle critiche. 3. Seguito da complementi, serve a formare locuzioni corrispondenti ad altre analoghe formate col verbo prendere: presa in giro (non com. presingiro), il ...
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qui
avv. [lat. eccu(m) hīc] (radd. sint.). – 1. In questo luogo, in questo posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla (e talvolta anche da chi ascolta) e con più esattezza dell’avv. [...] c’è nessuno; se tocchi qui, ti pungi; tu rimani qui!; reggiti qui!; è venuto qui da noi stamattina. Specificato da avverbî e complementi: qui vicino, qui accanto, qui sopra, qui dentro, qui fuori; qui sotto il tavolo, qui a sinistra, qui a due passi ...
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quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] stato di moto; in grammatica e nella lessicografia, verbi di q. e verbi di moto, soprattutto con riguardo alla reggenza di complementi di luogo. Nell’uso corrente, con valore relativo (più vicino a calma): la q. dell’aria, quando non spira vento; il ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso particolare e condiviso, ed è a questo...
COMPLEMENTI
Nell’analisi logica, i complementi sono quegli elementi che completano la frase, aggiungendosi al ➔soggetto e al predicato (che ne costituiscono la parte essenziale) e agli eventuali ➔attributi e ➔apposizioni.
Una distinzione fondamentale...