onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. [...] : il cristallo per onde passa la luce (Segneri). 2. Fa spesso le veci di un pron. relativo, in funzione di varî complementi: a. Di cui: questi I diletti, l’amor, l’opre, gli eventi Onde cotanto ragionammo insieme? (Leopardi); anche per indicare mezzo ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] mettere: p. una domanda, rivolgerla; p. un quesito, proporlo alla soluzione; p. una questione, impostarla (con avverbî o complementi che specifichino il modo: p. esattamente una questione, p. la questione nei suoi giusti termini; la questione mi pare ...
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introdurre
v. tr. [dal lat. introducĕre, comp. di intro- e ducĕre «guidare, condurre»] (coniug. come addurre). – 1. Riferito a cose: a. Mettere dentro, far entrare o penetrare, portare dentro un luogo: [...] elemento iniziale e insieme caratterizzante di un dato sintagma o costrutto sintattico: la preposizione «a» introduce molti complementi; la congiunzione «affinché» introduce una proposizione finale; con sign. più generico: i due punti servono anche a ...
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complementocompleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] il grado di tenente colonnello nell’esercito e di capitano di fregata nella marina. 4. In matematica, c. di un angolo, l’angolo complementare, cioè l’angolo la cui somma con l’angolo dato è un angolo retto; c. all’unità, c. a 360°, la differenza tra ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, [...] di un problema, ma a determinarle attraverso successivi passaggi (calcoli, costruzioni geometriche). c. Specificato da attributi, o da complementi, il termine indica un procedimento generale atto a risolvere una classe di problemi particolari (m. dei ...
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posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi [...] a. L’atto, l’operazione del posare, cioè del porre, del collocare in un luogo (in questo sign., soltanto con determinati complementi): la p. della prima pietra di un edificio; procedere alla p. dei cavi telefonici, delle tubature di un condotto; la p ...
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sentimento
sentiménto s. m. [der. di sentire]. – 1. a. La facoltà e l’atto del sentire, di avvertire impressioni esterne o interne; affine quindi a senso nel suo sign. più generale; anticam. si usò anche [...] della propria responsabilità o dignità); la pura vita, cioè a dire il semplice s. dell’esser proprio (Leopardi); e con altri complementi: avere il s. della propria forza, della propria debolezza (detto non solo di una persona, ma anche, per es., di ...
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con2
cón2 prep. [lat. cŭm]. – Esprime relazioni molteplici. Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dar luogo a prep. articolate: col (o con il), collo (più com. con [...] caso per lo più si tralascia la ripetizione del nome: puoi stare con la giacca o senza. Tra la prep. e il complemento, possono frapporsi determinazioni di luogo: esco sempre con in tasca due o tre fazzoletti; una busta con dentro poche banconote. 2 ...
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circa
prep. e avv. [dal lat. circa «intorno a»]. – 1. prep., ant. Intorno a: Così di quelle sempiterne rose Volgìensi c. noi le due ghirlande (Dante). 2. avv. A un dipresso, quasi, su per giù (preposto [...] 3. prep. Da sola o nella locuz. prepositiva circa a, significa anche «rispetto a, a proposito di, per quanto riguarda ...», in complementi d’argomento: c. quanto mi chiedi; c. al resto ne riparleremo; mi ha intrattenuto c. i suoi studî; c. al partire ...
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zeugma
żèugma s. m. [dal lat. tardo zeugma, gr. ζεῦγμα, propr. «legame, unione», der. del tema di ζεύγνυμι «unire, aggiogare»] (pl. -i). – Una delle cosiddette «figure grammaticali», consistente nel [...] far dipendere da un unico predicato due complementi o due costrutti diversi, dei quali uno solo si conviene a quel predicato, come nel noto verso dantesco: Parlare e lagrimar vedrai insieme (Inf. XXXIII, 9), dove vedrai si adatta soltanto a lacrimare ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso particolare e condiviso, ed è a questo...
COMPLEMENTI
Nell’analisi logica, i complementi sono quegli elementi che completano la frase, aggiungendosi al ➔soggetto e al predicato (che ne costituiscono la parte essenziale) e agli eventuali ➔attributi e ➔apposizioni.
Una distinzione fondamentale...