complementocompleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] il grado di tenente colonnello nell’esercito e di capitano di fregata nella marina. 4. In matematica, c. di un angolo, l’angolo complementare, cioè l’angolo la cui somma con l’angolo dato è un angolo retto; c. all’unità, c. a 360°, la differenza tra ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra [...] di stretta m., in competizioni sportive, con piccolissimo vantaggio: ha ottenuto una vittoria di stretta misura. e. Complemento di misura, in grammatica, il complemento che indica in quale misura una persona o cosa differisce da un’altra, di quanto è ...
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luogo
1. MAPPA È un LUOGO una parte delimitata di spazio, considerata in senso generale o astratto (Dio è in ogni l.; gli infiniti luoghi del cosmo; i luoghi in cui vaga la mente). 2. MAPPA In senso [...] la stessa distanza dal centro).
Parole, espressioni e modi di dire
avere luogo
complemento di moto a luogo
complemento di moto da luogo
complemento di moto per luogo
complemento di stato in luogo
dare luogo
fuori luogo
in luogo di
in primo luogo ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] a qualcuno; f. il solletico. Con sign. anche più ampio: non so che f. stasera; che cosa fai lì tutto solo? Senza complemento, può indicare attività, operosità in genere: è smanioso di fare; o un operare attivo, in contrapp. al subire: L’un disposto a ...
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complementare
agg. [der. di complemento, sull’esempio del fr. complémentaire]. – 1. a. Che serve di complemento, cioè di completamento, di integrazione: disposizioni c. di una legge; corsi c. di lingue [...] dinanzi a ogni altro tipo di fonema. 3. a. In matematica, dato un insieme e un suo sottoinsieme, si dice complementare l’insieme formato dagli elementi dell’insieme di partenza che non appartengono al sottoinsieme; per es., nell’insieme degli interi ...
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finire
1. MAPPA Quando è usato con il complemento oggetto, il verbo FINIRE può significare condurre qualcosa alla fine, portarlo a compimento (f. un lavoro, un articolo, un disegno), 2. MAPPA o arrivare [...] un libro), 3. MAPPA o anche consumare completamente (f. un patrimonio; f. le scorte di viveri). 4. Spesso il complemento oggetto è sottinteso (ancora poche parole e ho finito, cioè ho finito di parlare), oppure può essere rappresentato dal pronome la ...
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oggetto
1. MAPPA Un OGGETTO è qualsiasi cosa solida e inanimata che può essere vista, toccata, percepita (non conosco l’uso di questo o.; un o. di lusso; ufficio degli oggetti smarriti; è vietato toccare [...] senza preposizioni) l’azione indicata dal verbo e svolta dal soggetto (individuare l’o. e il soggetto in una frase; complemento o.). 4. A partire da questi significati specialistici, la parola ha preso a indicare comunemente la cosa o la persona su ...
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predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] p., aggettivo o sostantivo che si riferisce al soggetto (complemento p. del soggetto, per es., in «vivi felice») o al complemento oggetto (complemento p. dell’oggetto, per es., in «lo hanno eletto rettore»), completando il significato del verbo ...
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genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] genitivo, confusasi, per la 1a e 2a declinazione, con quella dell’antico caso locativo, serviva a esprimere anche il complemento di stato in luogo (v. locativo1, n. 1). Limitatamente al greco, g. assoluto, sintagma ottenuto dalla concordanza di un ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al [...] . a prezzo di, a costo di, in cambio di: ci sono riuscito a p. di innumerevoli sacrifici. 3. In grammatica, complemento di p., il complemento che esprime il prezzo di acquisto o di vendita di qualche cosa: nell’uso sintattico ital., si esprime con un ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante nelle reazioni immunitarie, influenzando...
complemento
compleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un angolo è lo stesso che angolo complementare,...