custodire
(pop. costudire) v. tr. [dal lat. custodire, der. di custos -odis «custode»] (io custodisco, tu custodisci, ecc.). – 1. a. Fare oggetto di responsabile vigilanza, sorvegliare, sia un luogo: [...] nel linguaggio della morale cattolica), contro le tentazioni; seguito dal complemento: c. da insidie, da nemici, da infermità. d. ricevuti; c. intatta la propria fede. 2. tosc. Mantenere, nutrire: deve pensare a c. la famiglia. 3. rifl. Custodirsi ...
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manifestare
v. tr. [dal lat. manifestare, der. di manifestus «manifesto1»] (io manifèsto, ecc.). – 1. a. Riferito a persona, far conoscere, rendere noto in modo chiaro, a parole, per iscritto o con determinati [...] . Come rifl. e intr. pron., riferito a persona, farsi conoscere: se ne andò senza la sua forza morale; seguito da un complemento predicativo: si manifestò suo nemico, si male, all’insorgere dei primi sintomi. 2. assol. Fare una manifestazione, una ...
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uragano
s. m. [dallo spagn. huracán, adattam. di una voce indigena delle Antille]. – 1. Denominazione del ciclone tropicale usata comunem. nelle Indie Occidentali, negli Stati Uniti merid. e in Australia: [...] a una struttura di cumulonembi disposta intorno all’occhio del ciclone (il cosiddetto «muro dell’occhio»). 2 mano (Pascoli). 3. fig. Gran frastuono, scroscio impetuoso; di solito determinato da complemento: un u. di applausi, un u. di proteste. ...
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intingere
intìngere (ant. intìgnere) v. tr. [dal lat. intingĕre, comp. di in-1 e tingĕre «bagnare, tingere»] (coniug. come tingere). – 1. a. Bagnare leggermente, tuffando in un liquido: i. un biscotto [...] la mano destra (Palazzeschi); anche come metafora sessuale (con opportuno complemento, o con uso assol.). 2. tosc., e letter. ant. Usato assol., con sign. prossimo a attingere: intingevano tutti alla stessa zuppiera; soprattutto in senso fig ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; [...] distanziate. 2. agg. a. Che non ha sufficiente potenza o autorità o energia: uomo d.; avere un carattere d.; mostrarsi d.; governo d.; anche come s. m. e f.: è un d.; fa il prepotente con i d.; opprimere i deboli. b. Determinato da un complemento ...
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compimento
compiménto s. m. [der. di compiere, compire]. – 1. Il compiere o compire, esecuzione, adempimento: dar c. a un’opera, a un lavoro; nel c. del proprio dovere; condurre, portare a c., a termine; [...] , ella è nella intera indipendenza dalle altre (P. Verri). A compimento, letter., per completare, in aggiunta: a c. di quanto aveva detto; come locuz. avv., ant., compiutamente, interamente. 2. ant. Complemento, nei sign. grammaticale e matematico. ...
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dinanzi
(o dinnanzi) prep. e avv. [lat. de in antea; per la terminazione cfr. anzi]. – 1. prep. È in genere sinon., meno pop. e più ricercato, di davanti e, come questo, si unisce al complemento con [...] con da: dinanzi da li occhi d’i pennuti (Dante). Con senso temporale, non com.: d. a noi, prima di noi; Dinanzi a me non fuor cose create Se non etterne (Dante). 2. Con funzione di avv., in senso locativo o temporale: guardare d.; Taciti, soli, sanza ...
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affamato
agg. [part. pass. di affamare]. – 1. Che ha fame, che è ridotto alla fame: chi è a. non ragiona; cani, lupi a.; anche sostantivato: dar da mangiare agli a.; estens. e spreg., povero, miserabile: [...] prestare i soldi a un a. come quello lì! 2. fig. Specificato da complemento, avido, bramoso: essere a. di onori, di cariche, di ricchezze, o, in senso positivo, di notizie, di letture. ...
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possedere
possedére v. tr. [lat. possidēre, comp. del tema di potis «che possiede, padrone; che può, potente» e sedere «sedere, stare»] (io possièdo [letter. possèggo], tu possièdi, ecc.; coniug. come [...] a denaro: possiede grandi ricchezze; tutto quello che possiedo consiste in pochi euro; non possiede il becco d’un quattrino. Con uso assol., esser proprietario di beni immobili: è gente che possiede; più spesso con complemento . 2. fig. a. Dominare ...
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appositivo
appoṡitivo agg. [dal lat. appositivus, der. di apponĕre «apporre»]. – 1. Aggiunto a completamento di qualche cosa: titolo a. e non essenziale. 2. In grammatica, che funge da apposizione: proposizione [...] a.; complemento appositivo. 3. ant. Fittizio, posticcio: sotto nome a. d’altro padre, teneramente la nutricò (Boccaccio). ...
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sistema binario, implementazione del
sistema binario, implementazione del rappresentazione dei numeri scritti nel sistema binario in un automa esecutore. Si vedano le voci: → aritmetica finita (di macchina); → aritmetica in virgola mobile...
LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...