tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] . di rilassamento (v. rilassamento, n. 2 b), locuz. analoga a costante di t., utilizzata soprattutto nella fisica per es.: «Il viaggio è durato tre giorni»); altri complementi esprimono rapporti temporali diversi, come l’anteriorità (otto giorni ...
Leggi Tutto
prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] ’uso fig. dell’espressione p. con le molle, v. molla, n. 2). Con riferimento alla caccia e alla pesca: p. all’amo (fig., ingannare macchina per andare in ufficio. Con determinati complementi, serve talvolta a indicare l’inizio dell’azione che si ...
Leggi Tutto
oggettivo
agg. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto]. – 1. In contrapp. a soggettivo (e in alternativa alla variante obiettivo, che ha però assunto sign. proprî particolari), che [...] oggetto del negozio giuridico (v. oggetto, n. 2 b). 2. In grammatica: a. Proposizione o. (anche assol., una o.): a fare da solo»). b. Genitivo o., il genitivo che esprime, rispetto al sostantivo reggente, un rapporto di complemento oggetto ...
Leggi Tutto
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] dalla cui disposizione e configurazione dipendeva l’oroscopo. 2. a. Con riferimento al tempo, ciascuno dei due momenti grammatica, complemento di termine, complemento che risponde alla domanda a chi?, a che cosa?, e indica la persona o la cosa a cui ...
Leggi Tutto
pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] chi possa competere, e quindi eccellere su tutti gli altri. 2. a. Di una linea o superficie, uniforme, senza rientranze o al pari che, quando il secondo termine di paragone è un complemento indiretto: O d’avarizia al par che di grandezza Famoso ...
Leggi Tutto
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] situazione il cui carattere, per lo più eccezionale, è determinato dal complemento: s. d’assedio, ora s. di pericolo pubblico (v. Uniti d’America; Stati dell’Unione (v. unione, n. 2a); Stato Pontificio (v. pontificio); Stato Vaticano o Stato della ...
Leggi Tutto
costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] su di essa, o per altre cause. 2. fig. Struttura generale di un componimento: studiare Purgatorio dantesco. 3. In grammatica: a. Disposizione dei varî sintagmi, o ablativo», si vuole intendere che il complemento che ne dipende direttamente è posto nel ...
Leggi Tutto
specificazione
specificazióne s. f. [dal lat. mediev. specificatio -onis, der. del lat. tardo specificare «specificare»]. – 1. Lo specificare e l’essere specificato; indicazione esplicita, descrizione [...] ulteriore s. delle caratteristiche delle merci. 2. Nel linguaggio giur.: a. Con riferimento alla compravendita di cosa mano d’opera). 3. In grammatica, complemento di specificazione, complemento indiretto che specifica, ossia determina e precisa, ...
Leggi Tutto
fissazione
fissazióne s. f. [der. di fissare]. – 1. L’atto, l’operazione di fissare, nel senso di stabilire, determinare: f. dell’aliquota di un’imposta; la f. del nuovo tasso di sconto; f. della data [...] punti di un programma, delle condizioni di un accordo, e sim. 2. Operazione o processo con cui si rende stabile, permanente qualcosa (con f. (o deviazione) del complemento: v. complemento, n. 5. 3. fig. a. Riferito all’attività mentale, applicazione ...
Leggi Tutto
genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] algebriche (g. aritmetico, geometrico, superficiale, ecc.). 2. a. Nel linguaggio com., l’insieme dei caratteri essenziali per un nome in accusativo (o complemento diretto), intransitivo quando il caso o complemento è diverso dall’accusativo, oppure ...
Leggi Tutto
sistema binario, implementazione del
sistema binario, implementazione del rappresentazione dei numeri scritti nel sistema binario in un automa esecutore. Si vedano le voci: → aritmetica finita (di macchina); → aritmetica in virgola mobile...
LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...