disforia di genere loc. s.le f. Condizione di intensa e persistente sofferenza causata dal sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso anatomico. ♦ «Come ha appena detto la compagna [...] titoli maturati nell'esercito per l'avanzamento di grado, dopo il servizio di leva come ufficiale dicomplemento e un richiamo nel 1991. Ma quando persone, invece, al finedi ridurre la propria sofferenza hanno necessità di modificare il proprio corpo ...
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finire
1. MAPPA Quando è usato con il complemento oggetto, il verbo FINIRE può significare condurre qualcosa alla fine, portarlo a compimento (f. un lavoro, un articolo, un disegno), 2. MAPPA o arrivare [...] alla finedi un’azione (f. gli studi; f. di leggere un libro), 3. MAPPA o anche consumare completamente (f. un patrimonio; f. le scorte di viveri). 4. Spesso il complemento oggetto è sottinteso (ancora poche parole e ho finito, cioè ho finito di ...
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dirigere
1. MAPPA DIRIGERE significa avviare qualcuno o qualcosa verso una direzione o mandarlo verso una meta (d. i propri passi verso casa; d. lo sguardo verso la sommità della torre); può significare [...] malignità che avete diretto contro di me). 2. In senso figurato, dirigere significa volgere verso un fine o verso un oggetto nel caso rappresentato negli ultimi quattro esempi, il complemento oggetto può essere sottinteso: il Maestro ha diretto ...
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uccidere
1. MAPPA UCCIDERE significa causare la morte, per lo più con mezzi o in modi violenti (u. qualcuno con una pugnalata, con una fucilata, con il veleno; i rapinatori hanno ucciso il cassiere [...] di sofferenza (quest’angosciosa attesa mi uccide), 3. mentre quando il complemento oggetto è qualcosa di inanimato mia attitudine d’innanzi al cadavere, che ambedue aspettavano la finedi quella mia immobilità ansiosi. Dissi allora:
– Sapete voi chi ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] di stretta misura. e. Complementodi misura, in grammatica, il complemento che indica in quale misura una persona o cosa differisce da un’altra, di spec. nel linguaggio politico giovanile di sinistra dalla fine degli anni Sessanta, sull’esempio del ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] forse per un imbecille?; dare qualcuno per morto, presupporne (o prevederne prossimo) il decesso. Introduce insieme complementidifine e di limitazione in frasi quali: dare, versare per cauzione, per caparra, per compenso, ecc., dove equivale a ...
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mezzo2
mèżżo2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Propriam., lo spazio, il fluido o in genere la sostanza che s’interpone fra due oggetti o che un oggetto in movimento deve attraversare per [...] più opportuno o sicuro; consigliami tu il m. migliore; il fine giustifica i m. (prov.); m. buoni, cattivi, leciti, m. vostro, ecc. b. Complementodi mezzo (detto anche complementodi mezzo o strumento), il complemento che indica il mezzo, lo ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] cosa fai lì tutto solo? Senza complemento, può indicare attività, operosità in genere: è smanioso di fare; o un operare attivo, in e il cong. o, talora, l’indic.: ho fatto sì che alla fine quel seccatore se n’è andato, ho fatto in modo ecc.; con un’ ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] piuccheperfetto). Complementidi tempo, i complementi che esprimono una nozione temporale: complementodi t. determinato i] t. e le cose conforme a quello suo modo di procedere, che sempre sortì felice fine (Machiavelli); E me che i t. ed il desio d ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] finale, il fine in quanto si presenta come causa di ciò che, orientandosi irresistibilmente verso di esso, è da fa (per es. «tremare per il freddo»; «morire di fame»; «urlare dal dolore»). Complementodi c. efficiente, quello che indica la cosa, il ...
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FINE O SCOPO, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di fine o scopo è un complemento indiretto che indica appunto il fine, lo scopo di quanto si sta esprimendo.
Può essere introdotto dalle preposizioni per, a, di, da, in o da...
DI [PREPOSIZIONE]
La preposizione semplice di può presentarsi in diverse forme.
• Quando si trova prima di un articolo determinativo, si fonde con l’articolo, dando origine alle preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle
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