fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] si compl. ditermine o di vantaggio, cioè «fare per sé»: farsi un caffè, una sigaretta; e nel senso di procurarsi, acquistare: fa il primo quarto. 9. Sign. svariati, determinati da un complemento, e con fare verbo trans. (solo i più caratteristici: ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] grammaticale: complementodi stato in luogo; verbi di stato (o di quiete), quelli che indicano il permanere del soggetto in ; dichiarare lo s. di insolvenza di una ditta. d. In medicina, ma anche nell’uso com., termine generico per indicare una ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] a suo t., quando sarà giunto il momento; prima del t., prima dei termini stabiliti o normali: sei venuto prima del t.; è nato prima del t. piuccheperfetto). Complementidi tempo, i complementi che esprimono una nozione temporale: complementodi t. ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e [...] con piccolissimo vantaggio: ha ottenuto una vittoria di stretta misura. e. Complementodi misura, in grammatica, il complemento che indica in quale misura una persona o cosa differisce da un’altra, di quanto è, rispetto a questa, inferiore, superiore ...
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materia
matèria (ant. matèra) s. f. [dal lat. materia]. – 1. a. Nell’accezione più generica, ciò che costituisce tutti i corpi, la sostanza fisica che, assumendo forme diverse nello spazio, può essere [...] di «legno di bosco», che nelle società primitive era il materiale da costruzione per eccellenza, il termine ferita fa materia. d. In grammatica, complementodi m., il complemento che indica la materia di cui è fatto un determinato oggetto: si ...
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denominazione
denominazióne s. f. [dal lat. tardo denominatio -onis]. – 1. Il denominare, l’essere denominato; più spesso, il nome stesso con cui una persona o una cosa viene indicata: gli oggetti prendono [...] noti con varie d. regionali. In sintassi, complementodi d., complemento costituito da un nome proprio retto da un cui caratteristiche derivano tutte dalla rispettiva zona originaria di produzione. 2. Termine con cui si designano, sull’esempio degli ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al [...] un prestito a breve termine garantito da titoli; per p. di storno, v. di, a costo di, in cambio di: ci sono riuscito a p. di innumerevoli sacrifici. 3. In grammatica, complementodi p., il complemento che esprime il prezzo di acquisto o di vendita di ...
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causa
càuṡa s. f. [dal lat. causa; cfr. cosa]. – 1. a. Fatto o avvenimento che provoca un determinato effetto, che è origine o occasione di un altro fatto: l’umidità è c. di malattie; il contatto dei [...] conseguire un medesimo scopo. 4. In statistica, il termine è usato per indicare l’antecedente o gli antecedenti, fa (per es. «tremare per il freddo»; «morire di fame»; «urlare dal dolore»). Complementodi c. efficiente, quello che indica la cosa, il ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] da evidentemente, genericamente, singolarmente, ecc.). b. Complementodi modo o maniera, complemento che indica la maniera in cui si compie ’atto, a favore del disponente o di terzi. 9. Nel linguaggio filos., il termine (dal lat. modus, in questo sign ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] scientifico il termine, pur conservando complementidi moto, quelli che esprimono le varie relazioni di movimento, distinti per solito in: complementidi m. a luogo («andare a casa» o «verso casa»), di m. da luogo («tornare dall’ufficio»), di ...
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TERMINE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Il complemento di termine può essere introdotto dalla preposizione...
In grammatica, complemento di t., il complemento che risponde alle domande a chi, a che cosa, e indica la persona o la cosa a cui è diretta l’azione espressa dal verbo (in it. il complemento è di norma introdotto dalla preposizione a; in lat....