sacro1
sacro1 (ant. sagro) agg. [lat. sacer -cra -crum]. – 1. a. In senso stretto, si definisce sacro ciò che è connesso all’esperienza di una realtà totalmente diversa, rispetto alla quale l’uomo si [...] è s.; questo è per me un s. dovere; è stato offeso nei suoi sentimenti più sacri. Spesso accompagnato da un complementoditermine: luoghi s. alla patria per il sangue versato dai suoi figli; i sentimenti, le memorie che mi sono più sacre; anche ...
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allievo1
allièvo1 s. m. (f. -a) [der. di allevare]. – 1. non com. Chi è allevato materialmente, chi è nutrito: è una balia che ha molta cura del suo a.; anche il nato di animali domestici (spec. bovini), [...] necessarî che compiono, durante il servizio militare, un corso di istruzione presso apposite scuole, al termine del quale, se dichiarati idonei, vengono nominati sottotenenti dicomplemento e inviati a prestare servizio presso enti e reparti delle ...
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paragone
paragóne s. m. [der. di paragonare]. – 1. Antico nome di una varietà di diaspro nero (oggi detta più spesso pietra di p., e scientificamente lidite) adoperata per saggiare l’oro, per determinarne [...] l’una con l’altra; terminedi p., elemento di confronto, misura di giudizio: avere, trovare un terminedi p. (con sign. simile anche la locuz. fig. pietra di p.: prendere come pietra di paragone). Complementodi p., in grammatica, quello costituito ...
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disc
〈disk〉 s. ingl. (pl. discs 〈disks〉), usato in ital. al masch. – Termine corrispondente all’ital. disco, diffuso anche in Italia (con riferimento soprattutto a dischi fonografici o a quelli usati [...] in elettronica) in determinate locuz. nelle quali compare in posizione ora di soggetto ora dicomplemento; in partic., compact disc, floppy disc, disc jockey (v. i singoli lemmi). ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] verbo, e il verbo stesso, è transitivo, quando ha la possibilità di accordarsi con un nome in accusativo (o complemento diretto), intransitivo quando il caso o complemento è diverso dall’accusativo, oppure il verbo è usato assolutamente. 5. Pittura ...
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lativo
agg. e s. m. [der. del lat. latus «portato» (part. pass. di ferre «portare») sul modello di ablativo]. – Caso della declinazione ugrofinnica, con valore locativo; il termine si adopera anche in [...] riferimento ad altre lingue per designare la funzione dicomplementodi moto a luogo. ...
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chi1
chi1 pron. [lat. qui e quis], invar. (radd. sint.). – 1. Pron. relativo. Può essere masch. e, più raramente, femm., e significa «colui che, colei che»: chi entra per ultimo, chiuda la porta; prov. [...] di rompe e soggetto di paga; e con funzione diversa dal sogg.: scegli chi vuoi tu (oggetto di scegli e di vuoi); a chi tocca, tocca (compl. diterminedi , femm., e può avere funzione di soggetto, di predicato e dicomplemento: chi è?; chi è venuto?; ...
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condurre
(ant. condùcere) v. tr. [lat. condūcĕre «condurre insieme, stipendiare, prendere in affitto», comp. di con- e dūcĕre «guidare, condurre»] (io conduco, tu conduci, ecc.; pass. rem. condussi, [...] vita, trascorrerla, seguire un tenore di vita (determinato dall’aggettivo o da un complemento): finora ho sempre condotto una fin qua. Fig., arrivare a un termine: condursi a un’età avanzata; con questi soldi spero di condurmi sino alla fine del mese; ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] l’ordine indicato o determinato dalla parola (aggettivo o complemento) che segue: elenco degli attori in o. alfabetico i principali sign. del termine è la locuz. in ordine a, usata, spec. nel linguaggio burocr. e comm., invece di in merito a, rispetto ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] all’appello; sono venti anni ormai che manca dal paese. Con il compl. ditermine, in frasi quali mi manchi, mi sei mancato, ci mancherai, ci manca molto e sim., riferite a persona di cui si sente, si è sentita o si sentirà la lontananza, e quindi il ...
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TERMINE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Il complemento di termine può essere introdotto dalla preposizione...
In grammatica, complemento di t., il complemento che risponde alle domande a chi, a che cosa, e indica la persona o la cosa a cui è diretta l’azione espressa dal verbo (in it. il complemento è di norma introdotto dalla preposizione a; in lat....