nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo [...] cioè il soggetto e il predicato verbale, eventualmente il complemento oggetto; e frase n. è detta la frase formata della coesione dei nuclei atomici, che, in terminidi interazioni elementari, costituiscono una manifestazione dell’interazione forte ...
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soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. [...] termine della filosofia e della psicologia, qualifica sia ciò che non si può pensare esistente se non in rapporto con il pensiero, sia ciò che è tipico di Gli corrisponde, in ital., il complementodi specificazione soggettiva («il rispetto dei figli ...
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tavolo
tàvolo s. m. [der. di tavola]. – 1. Forma ormai più com. e spesso esclusiva, soprattutto fuori di Toscana, per tavola nel sign. di «mobile» (ma tavola è esclusivo per la tavola da pranzo, fuorché [...] , simile a una titolatrice verticale. 3. Con uso fig., nel linguaggio politico e giornalistico, il termine, per lo più seguito da un complementodi specificazione, indica il luogo (ideale), l’occasione d’incontro tra gruppi politici, parti sociali ...
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privazione
privazióne s. f. [dal lat. privatio -onis, der. di privare «privare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di privare e di esser privato: p. dei diritti civili, politici, della libertà personale; p. [...] . nell’insegnamento del latino), complementodi privazione, quello dipendente da aggettivi o sostantivi o verbi che denotano mancanza, privazione, sottrazione di qualche cosa; si associa abitualmente al compl. di abbondanza, di significato opposto. 2 ...
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inchiesta
inchièsta s. f. [der. di inchiedere, part. pass. inchiesto]. – 1. a. Indagine svolta oralmente o per iscritto per determinare lo stato oggettivo di fatti, situazioni, e sim.: fare, svolgere, [...] altro genere. 2. a. Domanda, richiesta. In questa accezione (anche seguito da complementodi specificazione) è ant. o letter.; si conserva però in locuz. specifiche come, per es., nel linguaggio della marina, i. della bandiera, facoltà riconosciuta ...
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pensoso
pensóso agg. [der. di pensare]. – 1. Assorto in pensieri, immerso in qualche riflessione: se ne stava tutto p. in un angolo; s’incamminò con aria p. verso casa; Solo e p. i più deserti campi [...] mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); è terminedi tono più letter. che pensieroso, e indica piuttosto tu pur mi lasci alle pensose Membranze (Foscolo). 2. Seguito da complemento o da prop. subordinata, che ha il pensiero rivolto a qualche ...
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rimessa
riméssa s. f. [femm. sostantivato di rimesso, part. pass. di rimettere]. – 1. L’azione di rimettere, il fatto di venire rimesso, nel sign. di «mettere di nuovo» o di «ricondurre allo stato precedente», [...] in cui è seguìto da un determinato complemento: r. di nuovi germogli, riferito a piante (anche con valore concr., come sinon. di rimessiticcio, il nuovo germoglio); r. in scena di una commedia; r. in volo di un aereo, il ritorno al volo normale ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con [...] precisazione all’enunciato; sono in genere tutti i complementi diversi dal complemento oggetto o diretto (e quindi i complementidi specificazione, ditermine, di luogo, di tempo, ecc.), i quali di solito si uniscono al sostantivo o al verbo reggente ...
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usare
uṡare v. tr. e intr. [lat. *usare, der. di usus, part. pass. di uti «usare»; v. uso1 e uso2]. – 1. tr. a. Fare uso, servirsi di qualcosa, o anche di qualcuno, sia per una particolare utilizzazione [...] con un compl. ditermine, fare qualcosa a vantaggio o a svantaggio di uno: usatemi la carità di aiutarmi; usatemi questa verbo). Col sign. di valersi, servirsi, e per estens. sfruttare, il verbo può avere come complemento anche persone: il direttore ...
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gonfiare
v. tr. e intr. [lat. conflare, propr. «ravvivare il fuoco soffiando», comp. di con- e flare «soffiare»] (io gónfio, ecc.). – 1. tr. a. Riempire d’aria o di gas una cavità limitata da pareti [...] Manzoni). Con complementodi cosa, esagerarne ad arte l’importanza, farla apparire più importante o più grave di quanto è di chi gode di una reputazione superiore ai suoi reali meriti e ne va superbo; come s. m., terminedi cucina meno com. di ...
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TERMINE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Il complemento di termine può essere introdotto dalla preposizione...
In grammatica, complemento di t., il complemento che risponde alle domande a chi, a che cosa, e indica la persona o la cosa a cui è diretta l’azione espressa dal verbo (in it. il complemento è di norma introdotto dalla preposizione a; in lat....