titolo
tìtolo s. m. [dal lat. titŭlus]. – 1. Con riferimento all’antichità romana (per la quale è di uso frequente, anche oggi, la forma lat. titulus), iscrizione apposta alle immagini degli antenati; [...] Analogam., t. accademici, quelli conseguiti al terminedi un corso di studî universitarî (per es., «dottorato oppure molarità). c. In immunologia, per t. del complemento si intende l’attività complementaredi un siero, mentre per t. degli anticorpi si ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] di modo, senza sostanziale differenza: complementodi modo o m. (v. modo); avverbî di modo o m. (v. avverbio e modo); c’è modo e m. (più com. c’è modo e modo) di , come tu desideri. Più spesso i due termini si distinguono in quanto modo ha sign. meno ...
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compimento
compiménto s. m. [der. di compiere, compire]. – 1. Il compiere o compire, esecuzione, adempimento: dar c. a un’opera, a un lavoro; nel c. del proprio dovere; condurre, portare a c., a termine; [...] , ella è nella intera indipendenza dalle altre (P. Verri). A compimento, letter., per completare, in aggiunta: a c. di quanto aveva detto; come locuz. avv., ant., compiutamente, interamente. 2. ant. Complemento, nei sign. grammaticale e matematico. ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o [...] , e anche come compl. ditermine, la forma atona si (si scusò con tutti; si batté la fronte, ecc.; nell’inf. in enclisi: scusarsi con tutti, battersi la fronte). Assai spesso, come compl. oggetto ma anche con i complementi già veduti, è rafforzato da ...
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qualita
qualità (ant. qualitate) s. f. [dal lat. qualĭtas -atis, der. di qualis «quale» secondo il modello del gr. ποιότης «qualità» da ποῖος «quale» (il calco è dovuto a Cicerone)]. – 1. a. Proprietà [...] (o cedere o offrire deliberatamente) una torre in cambio di un cavallo o di un alfiere. d. In grammatica, complementodi q., che ha la funzione, in concorso con l’aggettivo qualificativo, di determinare una persona o una cosa esprimendone una qualità ...
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funzione
funzióne s. f. [dal lat. functio -onis, der. di fungi «adempiere»]. – 1. Attività svolta abitualmente o temporaneamente in vista di un determinato fine, per lo più considerata nel complesso [...] : parola che compie la f. di soggetto, di predicato, dicomplemento, di attributo (e più genericam., in 5 a), è detta funzione, in glossematica, ogni relazione tra due termini, che possono essere entrambi costanti, o entrambi variabili, o uno costante ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] volta in volta essere opportunamente sostituito. Regge per lo più due complementi, il compl. oggetto e un compl. di luogo o ditermine, e sono questi che ne determinano caso per caso il significato. 1. In genere, far stare in un luogo, far passare da ...
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stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] senza dir male di qualcuno, non può farne a meno; ma in altri casi, spec. quando senza è seguito da complemento, il verbo assol., sta bene, formula di approvazione, di consenso. Con compl. ditermine, a proposito di cosa spiacevole che sia accaduta e ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto [...] di arruolamento dell’equipaggio di una nave, per il quale esso percepisce (in luogo o, qualche volta, a complementodi p. del basso in una fuga di Bach per clavicembalo. In questo sign. però è preferito il termine voce. In relazione al fatto che una ...
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prossimo
pròssimo agg. e s. m. [dal lat. proxĭmus, superl. di prope «vicino»]. – 1. Molto vicino (nello spazio), che si trova a brevissima distanza: l’albergo è p. alla stazione; siamo p. alla meta; [...] la condizione o il limite indicati dal verbo o dal complemento seguente: il sole era p. a tramontare; i nostri sogni sembravano p. a realizzarsi; il termine è p. alla scadenza; e con sogg. di persona: il malato è ormai p. alla guarigione; siamo p ...
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TERMINE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di termine è un complemento indiretto che indica la persona, l’animale o la cosa su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Il complemento di termine può essere introdotto dalla preposizione...
In grammatica, complemento di t., il complemento che risponde alle domande a chi, a che cosa, e indica la persona o la cosa a cui è diretta l’azione espressa dal verbo (in it. il complemento è di norma introdotto dalla preposizione a; in lat....