direttodirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, [...] d., altro nome del complemento oggetto; per il discorso d., in sintassi e stilistica, v. discorso2, n. 3 b. l. In ottica, raggio d., che proviene direttamente dalla sorgente, per es. da una sorgente luminosa (contrapposto a raggio riflesso ...
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complementocompleménto s. m. [dal lat. complementum, der. di complere «compiere»]. – 1. Ciò che completa una cosa: l’educazione familiare è c. necessario di quella impartita a scuola; esercizî pratici [...] attributi e apposizioni: c. diretto, o c. oggetto, quello che dipende direttamente dal verbo transitivo, cui è nella marina. 4. In matematica, c. di un angolo, l’angolo complementare, cioè l’angolo la cui somma con l’angolo dato è un angolo retto ...
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predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] (complemento p. dell’oggetto, per es., in «lo hanno eletto rettore»), completando il significato del verbo; funzione p. dell’aggettivo (in contrapp. a funzione attributiva), quando il collegamento tra l’aggettivo e il nome non avviene in modo diretto ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] agente, soggetto dell’azione, e che, nella frase con verbo transitivo attivo, costituisce il complementodiretto del verbo, cioè il complemento oggetto; questo, nelle lingue indoeuropee con declinazione, è indicato dal caso accusativo, nelle altre ...
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dirigere
1. MAPPA DIRIGERE significa avviare qualcuno o qualcosa verso una direzione o mandarlo verso una meta (d. i propri passi verso casa; d. lo sguardo verso la sommità della torre); può significare [...] o una rappresentazione teatrale (nel caso rappresentato negli ultimi quattro esempi, il complemento oggetto può essere sottinteso: il Maestro ha diretto magnificamente, il regista ha diretto in modo deludente). 4. L’altro è quello di indirizzare l ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] assume anche valore finale). 3. Per estens., in alcuni complementi vicini al compl. di termine italiano o al dativo latino: a. Per indicare la persona cui qualche cosa è destinata o diretta: sta preparando la cena per i figli; c’è una lettera ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] verbo stesso, è transitivo, quando ha la possibilità di accordarsi con un nome in accusativo (o complementodiretto), intransitivo quando il caso o complemento è diverso dall’accusativo, oppure il verbo è usato assolutamente. 5. Pittura di genere (e ...
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indiretto2
indirètto2 agg. [comp. di in-2 e diretto]. – 1. Non diretto, che non procede diritto ma subisce deviazioni o soste; più spesso, che giunge a un effetto attraverso operazioni intermedie o con [...] al soggetto o al predicato apportando una precisazione all’enunciato; sono in genere tutti i complementi diversi dal complemento oggetto o diretto (e quindi i complementi di specificazione, di termine, di luogo, di tempo, ecc.), i quali di solito si ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] è unito al sost. con le prep. a, in, non ha sign. proprio, ma lo acquista dal sost. stesso. Con complementodiretto: a. fortuna, sfortuna, essere fortunato, sfortunato; a. coraggio, essere coraggioso, a. timore, temere, a. colpa, esser colpevole, a ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] ) o apparenti (m. parallattici) della stella stessa; m. diretto, m. retrogrado, movimento di un corpo celeste, in partic. nella didascalia con moto, che si aggiunge come indicazione complementare del movimento di un pezzo (per es., andante con ...
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Le lingue indoeuropee nella loro fase antica mostrano una concordanza abbastanza notevole sia per le forme sia per i significati dell'accusativo.
Per la forma si ha al singolare maschile e femminile -m (dopo consonante -í): greco λύκον, ποιμένα...