alare3
alare3 v. tr. [dal fr. haler «tirare la gomena», di origine germ.]. – Nel linguaggio marin., per lo più assol., tirare un cavo o una catena, a mano o con altro mezzo; quando la manovra è fatta [...] è già legato a una caviglia, agendo a scosse e facendo scorrere la legatura ad ogni colpo (a. a sequaro). Seguito da complemento: a. un’imbarcazione, un idrovolante a terra, sugli appositi scali di alaggio. Il verbo si usa anche, con sign. analogo ...
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passo3
passo3 s. m. [deverbale di passare]. – 1. a. L’atto, il movimento di passare; passaggio: permettere, consentire, o negare, impedire, vietare, proibire il p. (a qualcuno, oppure in un luogo, per [...] , come atto di cortesia o di rispetto); il p. è mio, ho io il diritto di passare per primo. Anticam., anche seguito da complemento: il p. del fiume, e sim. b. Passaggio, come attraversamento di uno spazio, di un territorio: essere di p. in un luogo ...
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dependance
dépendance ‹depãdã′s› s. f., fr. [propr. «dipendenza», der. di dépendre, dal lat. dependēre «dipendere»]. – Edificio minore che serve di complemento a quello principale, soprattutto con riferimento [...] ad alberghi, case di cura e sim.; poco com., in questo sign., la forma italiana dipendenza ...
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fatto2
fatto2 s. m. [lat. factum, propr. part. pass. sostantivato di facĕre «fare»]. – 1. a. Avvenimento, azione, fenomeno, ciò che si compie o si è compiuto: assistere, essere presente al f.; mi è capitato [...] Con sign. generico, serve a introdurre l’enunciazione di un avvenimento o la constatazione di una realtà, espresse mediante un complemento (il f. di ...) o una proposizione (il f. che ...): il f. della sua tragica morte ha destato profonda commozione ...
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leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con [...] la sera leggo sempre prima di addormentarmi; è una persona che ha letto molto. d. Seguìto da proposizione oggettiva o da complemento di argomento, per indicare il contenuto di uno scritto: ho letto nel giornale che il concerto è stato rinviato; hai ...
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rivenire
v. intr. [lat. revĕnire, comp. di re- e vĕnire «venire»] (coniug. come venire; aus. essere). – 1. Venire di nuovo; più genericam., ritornare: prima di partire è rivenuto a salutarci; Ne la corte [...] Qual uom da cupo e grave sonno oppresso Dopo vaneggiar lungo in sé riviene (T. Tasso); anche assol., senza il complemento: la quale come rivenne, così gittò un gran sospiro (Boccaccio). b. Provenire, derivare, essere prodotto: E rivien da costor [da ...
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pungere
pùngere (ant. o poet. pùgnere) v. tr. [lat. pŭngĕre] (pres. io pungo, tu pungi, ecc.; pass. rem. punsi, pungésti, ecc.; part. pass. punto). – 1. a. Ferire leggermente con un oggetto che ha l’estremità [...] Parini, in cui è satireggiato un «giovin signore» dell’alta società milanese). Ant., ferire con accuse (precisate dal complemento): al cortegiano si convien aver grandissima riverenzia alle donne, e ... chi è discreto e cortese non deve mai pungerle ...
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clitico
clìtico s. m. e agg. [tratto da (en)clitico e (pro)clitico, in quanto elemento comune alle due voci] (pl. -ci). – In linguistica, forma monosillabica atona che non ricorre isolatamente ma viene [...] hanno essenzialmente funzione pronominale (ci, gli, la, le, lo, mi, si, ti, vi) o di sintagmi avverbiali (ci, ne) o di complemento partitivo (ne), sono staccati dal verbo se lo precedono (per es., mi sento bene), uniti al verbo se lo seguono (per es ...
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spalmare
v. tr. [der. di palma1, col pref. s- (nel sign. 5); propr. «distendere con la palma della mano»]. – 1. a. Stendere uniformemente sulla superficie di un oggetto un leggero strato di una sostanza [...] di catrame aspettano all’ormeggio i partenti (I. Calvino); talvolta, ma non com., con uso di agg., sottintendendo il complemento: Né per tranquillo mar legni spalmati (Petrarca). Nell’industria tessile, come agg. e s. m., con riferimento al tessuto ...
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nucleare
agg. [der. di nucleo]. – Del nucleo, relativo al nucleo, che costituisce un nucleo. Ha sign. specifici e ben determinati in alcune discipline: 1. a. In biologia, relativo o appartenente al nucleo [...] frase, i suoi componenti elementari, che ne costituiscono il nucleo, cioè il soggetto e il predicato verbale, eventualmente il complemento oggetto; e frase n. è detta la frase formata dai soli componenti elementari. 3. In fisica e in chimica, il ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante nelle reazioni immunitarie, influenzando...
complemento
compleménto [Der. del lat. complementum, da complere "completare, portare a compimento"] [LSF] Ciò che completa una cosa. Il termine indica spesso un ente complementare: per es., c. di un angolo è lo stesso che angolo complementare,...